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LUGANOCala la notte sul "Mesopotamia" che apriva dalle 24 alle 6

14.06.18 - 08:09
Il kebab di Molino Nuovo sfruttava una falla nella Legge cantonale sul lavoro, ma l’Ordinanza appena entrata in vigore in Città ha messo tutti a nanna
Cala la notte sul "Mesopotamia" che apriva dalle 24 alle 6
Il kebab di Molino Nuovo sfruttava una falla nella Legge cantonale sul lavoro, ma l’Ordinanza appena entrata in vigore in Città ha messo tutti a nanna

LUGANO - Dopo mesi di movida notturna finalmente si dorme in via Curti a Lugano. Con le sue 96 ore e 57 minuti d’apertura alla settimana il take away, Kebab “Mesopotamia”, a due passi dall’università, era probabilmente un primatista nel suo genere. Il locale chiudeva infatti tutti i giorni alle 22, ma il venerdì, sabato e domenica la saracinesca a mezzanotte e zero uno veniva rialzata per sfamare fino alle 6 del mattino i clienti della notte. «Sono costretta a dormire coi tappi nelle orecchie» ha raccontato a Tio/20Minuti una persona che abita lì vicino.

Già lo scorso autunno la polizia comunale era intervenuta con un ordine di chiusura per ristabilire la quiete notturna, il gerente aveva garantito che si sarebbe adeguato. Ma poi aveva continuato con gli orari che ancora oggi si trovano online. Stiracchiando la legge come una piadina, il gerente sfruttava il fatto che i “kebabbari” non sottostanno alla Legge sugli esercizi pubblici (dove le aperture sono concesse tra le 5 del mattino e l’una di notte). Per loro vale invece la Legge cantonale sul lavoro, la stessa dei negozi. E qui sta la pecca, perché quest’ultima stabilisce quando devi chiudere, ma non quando puoi aprire. «Queste attività operano in una zona dove la libertà economica consente di sguazzare… per la mancanza di regole» spiega l’avvocato Marco Garbani, consulente legale di GastroTicino.

Fino a poche settimane fa, perché almeno a Lugano il problema è stato risolto dalla fresca “Ordinanza municipale sui punti di vendita di cibi da asporto”. L’articolo 4 è planato sul “Mesopotamia”, facendo cessare la babilonia: «I punti vendita di cibi da asporto possono rimanere aperti dalle 7 alle 22» recita la normativa comunale. «Non era l’unico negozio da asporto che creava questo genere di problemi di ordine pubblico» precisano dalla Polizia comunale di Lugano.

Fuori da Lugano potenzialmente il Far West rimane (in attesa della revisione della Legge sugli esercizi pubblici che, a determinate condizioni, vorrebbe includere anche i take away). «Non è questione di aperture selvagge - commenta il presidente di GastroTicino Massimo Suter -, piuttosto questi gerenti massimizzano le possibilità date dalla legge che parifica queste attività ai negozi. Nulla di fuorilegge, ma con la revisione in discussione si cercherà di portare un po’ di ordine». Nel resto del cantone, conclude Suter, il fenomeno riguarda i food truck che si piazzano fuori dalle discoteche.

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Vero Sabrina Balest tamburini, abito a Lugano e anch'io ogni mattina dalle 05.30 in poi e per ben 3 volte in diverse fasce orarie vengo svegliata dagli automezzi comunali pulisci strade rumorosissimi che a volte sono talmente incavolata nera.. non vado oltre. La tecnologia tanto decantata e allora fate qualcosa con questi strabusacoli molto rumorosi perché le persone a quell'ora vorrebbero dormire ancora un'ora o anche di più. Per quanto la città devo dire che é nettamente scesa di gradini praticamente per chi vuole passare una bella serata ha poche chance di trovare svariati locali e poter mangiarsi qualcosa a tarda notte. Chiudere locali e kebab-paninoteche non serve a niente perché gli ultra annebbiati dall'alcol ci saranno sempre. Boh...

Iron 883 5 anni fa su tio
Io penso che hanno ragione tutti: sia chi vuole dormire tranquillamente, sia chi vuole divertirsi la notte. Il problema è la città di Lugano che con la sua politica e la sua pianificazione sta lentamente uccidendo qualsiasi attività o divertimento fuori dalla sua sfera di controllo.

Indira69 5 anni fa su tio
Cittadina fantasma gestita da zombie amanti del controllo e dei divieti,risultato:una noia mortale condita da turisti under 70,venite a Lugano gente,ci si diverte un mondo,gente aperta e tollerante,ricchi premi e cotillon!

siska 5 anni fa su tio
Strano perché li intorno dove c'é il kebab, la maggior parte degli stabili sono abitati da assicurazioni, fiduciarie, studi medici, studi di avvocati e non credo che lavorino la notte, forse il problema sta che gli abitanti del quartiere attorno posti più in là hanno reclamato a più riprese....

Lourmarin 5 anni fa su tio
Se Lugano si decidesse di realizzare finalmente un quartiere dell'animazione come ad esempio il Flon a Losanna... di isolati composti da sole banche assicurazioni e fiduciarie e senza abitanti è piena la città. Basta volerlo. Ma Lugano rimpiange solo il passato del lucro e non ha nessuna visione nuova. Ma nessuna per quanto riguarda il far tornare la città viva. Non basta riempire il lungolago ogni we di walk run moto paillettes e auto di lusso

87 5 anni fa su tio
Che bella notizia! Finalmente in Ticino si potrà vivere sempre peggio la vita notturna. Già ci sono poche attività notturne aperte tutto l'anno, adesso si limitano quei punti di ristoro economici.¶ Secondo me vogliono ridurre gli avventori più giovani dei locali notturni. È risaputo che i giovani dispongono di meno denaro, e per questo la Città (Lugano) vuole creare il disagio ristorativo, non permettendo ai giovani di sfamarsi a modo loro. Questo modo di placare la fame era anche il motivo di una minore entrata economica in certi ristoranti (si mangiava meno prima di entrare in discoteca o altro, perchè si sapeva che si poteva mangiare un kebab dopo).

Pulentaebrasaa 5 anni fa su tio
Stiamo diventando patetici! Vada per Via Curti (e vabbè), vada per i negozi per il cibo da asporto siti in zone residenziali ma che caspita di fastidio danno i food truck che si piazzano fuori dalle discoteche? Allora se tanto mi da tanto si dovrebbero chiudere anche le discoteche perchè queste causano certamente molto più rumore che i food truck stessi. La nostra sta diventando una nazione del menga, in tutti i sensi!
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