Abitazioni in vendita in criptovalute: un nuovo annuncio in un paesino nella Valle della Tresa. È il terzo in un anno. Ma nessuna ha trovato un compratore finora
MONTEGGIO - «Vendo casa in bitcoin». Sorprende un po' la scritta comparsa sulla lavagna di un negozio a Losone: la stessa sui cui il proprietario – ammette – era solito pubblicizzare «uova o formaggi tipici del territorio» fino a poco tempo fa. L'immobile si trova invece a Molinazzo, nel piccolo nucleo storico di Ramello, tra i boschi della Valle della Tresa. Un rudere dall'aspetto tutt'altro che futuristico. Costo: 40 bitcoin, circa 300mila franchi.
«Digiuno di internet» - È la terza casa messa in vendita in criptovalute in Ticino da un anno a questa parte. Il venditore, un pensionato losonese, ha pensato bene di aggirare le agenzie immobiliari, con una trovata di marketing che – a quanto si è visto finora – è però tutt'altro che una garanzia di successo. «Se sono pratico di monete virtuali? Non ne ho mai posseduta una – spiega al telefono a tio.ch/20minuti –. Non ho nemmeno messo l'annuncio su internet: non mi fido, troppi truffatori».
Ville invendute - Ma la fama dei bitcoin, evidentemente, è uscita dalla cerchia degli “smanettoni”. L'avventura immobiliare in Ticino è iniziata a giugno scorso, con una villa in vendita ad Ascona, in via Collina 28. Ne parlarono i giornali, ma in un anno «abbiamo avuto solo un paio di contatti con curiosi, senza intenzioni serie» spiega l'intermediario Stefan Christiani. La villa con parco da 329 bitcoin (2,5 milioni di franchi) è ancora lì, invenduta.
«Pregiudizi infondati» - Lo stesso vale per un'altra abitazione, messa in vendita a marzo a Magliaso per 461 bitcoin (3,5 milioni di franchi) e tutt'ora visibile sul sito dell'agenzia Remax.ch. «Il problema è che c'è ancora molta diffidenza, la gente pensa ad affari loschi, al riciclaggio di denaro. Pregiudizi infondati» constata Christiani. «Inoltre il valore delle criptomonete ha fluttuato parecchio nell'ultimo anno, crando incertezza. Per quanto ci riguarda, la visibilità ottenuta non è bastata a compensare questi aspetti, e le difficoltà del mercato immobiliare in Ticino in generale».
«Solo curiosi» - Per la casa di Monteggio vale lo stesso discorso. In un mese nessun interessamento. «A parte qualche curioso che ha fatto delle foto davanti alla lavagna» spiega il proprietario. Le uova e i formaggi, senz'altro, si vendevano meglio.