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CANTONEPoveri camionisti: quanta tristezza in quelle cuccette

01.06.18 - 15:49
Vacanze e festività dilatano i tempi di percorrenza sulle autostrade svizzere. I conduttori di mezzi pesanti si raccontano in un video tra nostalgia, frustrazione e solitudine
Poveri camionisti: quanta tristezza in quelle cuccette
Vacanze e festività dilatano i tempi di percorrenza sulle autostrade svizzere. I conduttori di mezzi pesanti si raccontano in un video tra nostalgia, frustrazione e solitudine

BELLINZONA – I cantieri, le code, le pause legate alle festività e ai relativi ponti. Mai come nell’ultimo periodo i nervi dei camionisti che transitano sulle autostrade svizzere sono stati messi a dura prova. I periodi lontani da casa, complici anche le pause obbligatorie imposte dalla legge, si dilatano a dismisura. Tio/ 20 Minuti, presso le aree di servizio e di sosta di Bellinzona e di Moleno, ha incontrato alcuni autisti di mezzi pesanti, che si sono raccontati davanti alla telecamera. Nelle loro parole, una sensazione di solitudine e di nostalgia che li accompagna ogni giorno.

La famiglia a mille chilometri – La storia più emblematica è quella di Agricolo. Un uomo sulla sessantina che ogni settimana fa la tratta tra Pesaro e la Svizzera, per poi percorrere le autostrade della Confederazione in lungo e in largo. Agricolo ci fa salire sul suo camion, ci mostra la sua cuccetta. «Qui dormo per quattro notti a settimana. La mia famiglia vive a mille chilometri da qui. È chiaro che mi manca. E mi manca anche il divano. Mi mancano le comodità».

Con l’aiuto di Padre Pio – Sul vetro di Agricolo, che trasporta mobili da ben 27 anni, c’è un adesivo di Padre Pio. Appesi allo specchietto retrovisore, alcuni portafortuna. «Si tratta di regali delle mie figlie», sospira. A microfoni spenti confessa: «È dura alla sera. Mangi al ristorante, dove capita, e poi ti metti a dormire. Che altro puoi fare? La televisione ce l’ho. Ma sono stanco morto, logorato dalla giornata. Pensate anche solo alle ore di attesa al portale del San Gottardo».

Fermi in coda – E logorato è pure Andrey, camionista rumeno. Arriva dalla Svizzera tedesca e sta viaggiando verso l’Italia. «Con tutti questi cantieri viaggi male – ammette –. Stai sempre fermo, in coda. E poi fai fatica a stare nei tempi di guida previsti dalla legge. Mi hanno tenuto bloccato nella zona di Erstfeld per circa un’ora».

Il peluche per il bambino – Anche Andrey soffre di nostalgia. «Sono ortodosso. Mi porto dietro qualche simbolo, una medaglietta, un’immagine. Per farmi coraggio. Però la famiglia è lontana. A volte, non la vedo per settimane». In quel momento passa Chris, un altro rumeno. Non parla bene l’italiano. Però, dal finestrino, ci mostra un peluche. «È per il mio bambino. Mi aspetta in Romania».

Stanchezza psicologica – Insomma, l’immagine del camionista forzuto e senza sentimenti, con l’interno della carrozza di guida interamente tappezzato da immagini di donne nude, sembra solo un miraggio di fronte agli uomini che ci troviamo di fronte. Dalle loro parole emerge tanta frustrazione e anche parecchia stanchezza. «Soprattutto psicologica», fa notare Emil, un camionista tedesco. Emil non vuole farsi filmare. Ma ammette: «Quando ho iniziato questo mestiere, circa 10 anni fa, ero affascinato dalla figura del camionista. A lungo andare, però, stare al volante ti consuma. E ti senti sempre solo, ti mancano gli affetti».

Tanta pazienza – Infine, ecco Rolf, basilese. Sta facendo la sua canonica pausa. Una sigaretta, un panino, una bibita. «Nei periodi in cui ci sono le vacanze e le festività è una catastrofe. Ci sono problemi sia a nord, sia a sud del Gottardo. E passi un’infinità di tempo fermo, con le mani in mano». Rolf, nonostante tutto, sembra prenderla con filosofia. «Contro questo stress non puoi proprio fare niente. Puoi solo stare tranquillo e avere tanta, tanta, pazienza».

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COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
È una professione che può piacere, ma che come in questa situazione ha anche dei risvolti negativi. La maggior parte sono dei padroncini, che pur di guadagnare qualcosa ,sono disposti anche a fare lunghe pause e colonne. Il trasporto pesante su strada è sempre ancora molto pratico e conveniente.Il transito attraverso le Alpi è praticamente gratuito .Bisognerebbe mettere dei limiti numerici al transito sotto il Gottardo, e gli altri sui treni, parificando i costi di transito tra strada e ferrovia. Rimane il problema del trasporto interno, dove pure le merci per comodità vanno sempre più su strada.Sono stati levati i terminal delle FFS periferici, ora i risultati sono anche questi.

beta 5 anni fa su tio
Se ci fosse il Nobel per i commenti inopportuni e se certi sapessero cosa sia il loro lavoro probabilmente alcuni andrebbero a nascondersi .

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a beta
Beta, io lontano da casa qualche giorno alla settimana non mi farebbe che bene ;-))

beta 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
A te sicuramente farebbe bene .................... star bene o almeno meglio !!!! Buona giornata .

aquila bianca 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Qui abbiamo un letto in più.... ;O) Imbarcati e traghetta...... ;xD Scherzi a parte, mi spiace che ancora qualcosa non va..... ;-(((( FORZA E CORAGGIO TATONE* Un abbraccio dall'aquilotta che ti tiene i pugni <3 Buona giornata a tücc in famiglia ;-** p.s. purtroppo la connessione non é sempre attiva, il resto funziona alla grande... :)))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Che cara che sei !!! Posso dormire con te perché di notte ho paura ? ;-)))) Non si arrabbierà l'ex capo se fa un'opera pia ;-)))))) Adesso vado dove ho detto prima, spero di trovare la strada ;-))) Ciaoooo, salutoni a te e al "boss" e buone lunghe vacanze ;-)) Ps : "il resto va alla grande" vuol dire che l'aria e il mare fanno bene ?;-)))

aquila bianca 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Per rispetto all'ospite, lui fa come gli eschimesi; ti lascia il talamo con moglie annessa..... ;-)))))))))))))))))))) Dormirà sul terrazzo, con i tappi nelle orecchie.... ;o) Grazie Tatone, il boss ricambia i saluti e si accoda agli auguri affinché tu possa stare meglio..... Un abbraccio e cari saluti anche a S. ;-*** p.s. decisamente si..... :)))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a beta
Si, ma da solo ;-)) A parte questo non posso rischiare perché è arrivata un'altra gabola ed è meglio che non mi allontani troppo dal S. Giovanni. Potrei al massimo affittare quel "ronco" che c'è nelle vicinanze ;-)) Ciaoo, saluti a A..

Vee 5 anni fa su tio
Questo articolo parla di PERSONE che per il loro lavoro fanno degli enormi sacrifici e rinunce. Sicuramente non decidono loro da dove passare. Piace a tutti sedere sul proprio divano la sera e stare con la propria famiglia, ma tanti di questi non possono farlo perché devono stare in giro anche settimane. Sicuramente anche altri mestieri sono sacrificanti, ma questo articolo parla di loro. Quindi non capisco certi commenti. Come già detto, grande rispetto e tanta forza a questi professionisti e alle famiglie.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Vee
Sul fatto che piaccia a TUTTI stare la sera sul divano con la famiglia ho qualche dubbio ;-))

Nicklugano 5 anni fa su tio
Tutti questi transiti passano in Svizzera unicamente perché costa meno... il Brennero lo paghi caro, il Bianco altrettanto, le autostrade per arrivarci sono stracare. Solo noi regaliamo il passaggio per quattro soldi ed in più ci teniamo gli altissimi costi della rete stradale. L'Europa ringrazia sentitamente!

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Oggi piagnucolano per l’orribile lavoro che fanno. Tra qualche anno, quando i camion guideranno da soli, piagnucoleranno perché non avranno più questo orribile lavoro.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Dopo una trentina d'anni di matrimonio, molti sarebbero contenti di star via da casa qualche giorno ;-))

Lonely Cat 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
È la prima cosa che ho pensato tra gli aspetti positivi di questo mestiere :))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Ho "abbondato" un po' sugli anni e penso che tu non sia l'unico che l'ha pensato ma non ha avuto il coraggio di metterlo nero su bianco ;-) Quando l'ho sposata l'avrei soffocata di baci, adesso mi pento di non averlo fatto ;-))

comp61 5 anni fa su tio
grazie a voi posso provare le scarpe arrivate dal bangladesh in 3 giorni e rispedirle al mittente perché non mi piacciono.

sedelin 5 anni fa su tio
grande rispetto per il duro lavoro che svolgono. se finalmente le ditte trasportassero le merci su rotaia - alptransit costato miliardi! - il problema sarebbe risolto.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Il problema è che molte gallerie non sono ancora "adattate" all'altezza di certi veicoli pesanti (specialmente a sud ). Poi ci sono quelli che magari in Svizzera scaricano in tre o quattro punti e per forza di cose devono far capo alla strada.

GI 5 anni fa su tio
eppure c'è persino chi riesce a completare un cruciverba mentre viaggia....questo è anche stress...

tip75 5 anni fa su tio
una soluzione fare il giro come ai bei tempi o rotaia, il resto sono solo bla bla, allora possiamo dire poveri asfaltatori,poveri lavoratori in miniera o in fabbrica e bla bla bla
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