A suonare la carica è Giuseppe Modica, coordinatore dei City Angels: «Urge un centro di prima accoglienza. Se ne parla da anni, ma non si fa nulla. Eppure non serve chissà cosa…»
LUGANO – «È inaccettabile che in una città come Lugano una persona sia costretta a passare la notte su una panchina». Giuseppe Modica, coordinatore dei City Angels, non usa mezzi termini nel commentare il caso del senza tetto trovato a dormire nel tunnel pedonale di Besso. Modica, che ormai da anni guida il noto gruppo volontario degli angeli della strada, è categorico: «A Lugano urge un centro di prima accoglienza. Se ne parla da tempo, ma non si fa niente».
Tanti locali sfitti a disposizione – «Avevamo fatto un’analisi degli edifici comunali, ma al momento siamo fermi. Riconosco che a livello politico non c’è un forte supporto su questo tema». Parole della municipale Cristina Zanini Barzaghi, rilasciate a Tio/ 20 Minuti. Il numero uno dei City Angels suona la carica. «Sembra che si stia parlando di chissà cosa. Sarebbe sufficiente avere a disposizione uno dei tanti locali sfitti che ci sono a Lugano. In modo da poterlo adibire a luogo di primo soccorso».
La povertà negata – Un posto in cui chi si trova in difficoltà può passare alcune notti. In attesa, dopo le valutazioni delle autorità, di una soluzione più stabile. «Stiamo portando avanti questa battaglia da tempo – dice Modica –. Ma notiamo che non si trovano mai misure nell'immediato. È come se si volesse negare che in Svizzera esista la povertà».
In inverno il periodo peggiore – Invece, e le cifre statistiche lo indicano chiaramente, il problema è in aumento. È giudicato povero il 7,5% degli elvetici. In Ticino addirittura il 17% della popolazione. E tra queste persone, c’è anche chi finisce in strada. «Soprattutto nei mesi invernali – precisa Modica –. Nella bella stagione i senza tetto dormono nei parchi. Quando fa freddo, invece, cercano luoghi riscaldati, come ad esempio le sale di attesa della stazione. E allora li si nota di più. Vogliamo davvero che si arrivi al prossimo inverno senza avere trovato una soluzione? La politica sta ignorando questo problema».
Volontari disponibili – Secondo Modica ci sarebbero anche parecchi volontari a disposizione per accudire gli eventuali senza tetto in questi locali. «Noi ci siamo. E anche Fra Martino con i suoi collaboratori. Basta un appartamento con due locali. Uno per gli uomini e uno per le donne. E con un bagno in comune. Non occorre che la struttura resti aperta sempre. Solo quando ce n’è bisogno. Adesso la Città deve reagire».