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CANTONEPiù agone e meno coregonidi per i pescatori professionisti

29.05.18 - 14:58
Il prodotto complessivo della pesca professionale nel Verbano nel 2016 è stato di 35.3 t/anno, in calo del 17% rispetto all’anno precedente
TiPress
Più agone e meno coregonidi per i pescatori professionisti
Il prodotto complessivo della pesca professionale nel Verbano nel 2016 è stato di 35.3 t/anno, in calo del 17% rispetto all’anno precedente

BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio comunica che nel 2016 sono state rilasciate 4’046 patenti annuali per la pratica della pesca dilettantistica in Ticino (-0.3% rispetto al 2015). A queste vanno aggiunti 1’252 permessi gratuiti per ragazzi di età inferiore a 14 anni, pure assoggettati alla statistica di pesca. I libretti con i dati statistici sono rientrati nella misura del 91%, mostrando un calo di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Oltre alle patenti annuali sono state emesse 1'662 patenti turistiche (validità di 2 o 7 giorni). La percentuale di libretti ritornati per questa categoria di patenti è stato molto bassa (36%) e i dati raccolti risultano pertanto meno significativi.

Di seguito sono presentati in forma riassuntiva i dati relativi alle catture effettuate con le patenti annuali. Quelli relativi al pescato realizzato con patenti turistiche, vista l’esigenza di mantenere una confrontabilità con gli anni precedenti, sono stati elaborati e considerati separatamente.

Lago Verbano

Il prodotto complessivo della pesca professionale nel 2016 è stato di 35.3 t/anno, in calo del 17% rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione non è da imputare a una diminuzione nella pressione di pesca (+6% sulle giornate effettuate, +1% sui km di reti posate), bensì a un drastico calo nelle catture di coregonidi, i quali hanno fatto segnare - 62% rispetto al 2015 (-8.2 t/anno). Come di consueto, nel 2016 l’agone rappresenta la maggior parte del pescato professionistico totale (17 t/anno), seguito dai coregonidi (5 t/anno) e dal gardon (4.3 t/anno). Le catture con reti di siluro si sono attestate a 0.3 t/anno, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente.

Il pescato dilettantistico, con 4.3 t/anno mostra una situazione di sostanziale stabilità rispetto al 2015 (+4%), una volta presa in considerazione anche la pressione di pesca (+5% nelle ore di pesca effettuate). Le catture di coregone si situano in chiara controtendenza rispetto a quanto appena descritto per i professionisti, facendo registrare un aumento delle catture del 27%. Questo dato discordante tra le due categorie è verosimilmente da ricondurre al modo sostanzialmente differente nel quale le catture di coregone rispondono alla pressione di pesca dilettantistica, particolarmente orientata a questa risorsa nelle acque del Verbano. In termini ponderali, le specie di maggior interesse per i pescatori dilettanti sono state per l’appunto i coregonidi (0.9 t/anno), seguiti a ruota da luccio, pesce persico e agone (tutti tra le 0.7 e le 0.8 t/anno). Per la prima volta da quando viene censito nella statistica di pesca, i dilettanti hanno segnalato delle catture di siluro nel Verbano, nella misura di 0.1 t/anno.

Lago Ceresio

Nel 2016 la pesca professionale nel Lago di Lugano ha portato alla cattura complessiva di 21.2 t/anno di pesce, risultato inferiore del 6% a quello del 2015. Come già accaduto l’anno precedente, le ragioni di questo calo sono da ricercare in primo luogo nel fatto che anche la pressione di pesca ha subito una flessione (-8% nelle giornate di pesca, -16% nei km di reti posati), escludendo quindi la possibilità di un repentino calo della produttività totale del lago. Rispetto al 2015, si denota un chiaro calo delle catture di pesce persico (-34%) e una situazione di sostanziale stabilità nelle catture di lucioperca (-2%). Il coregone, dopo l’impennata nelle catture riscontrata nel periodo 2011-2014, ha raggiunto anch’esso una situazione relativamente stabile scostandosi del +3% rispetto al 2015. A livello ponderale, le specie maggiormente sfruttate dalla pesca professionale risultano il gardon (9.6 t/anno), seguito da pesce persico (3.2 t/anno), coregonidi (2.2 t/anno) e lucioperca (1.9 t/anno).

Il pescato dilettantistico è risultato pari a 10.2 t/anno, in calo del 24% rispetto a quanto prelevato nel 2015. Quest’importante diminuzione è da ricondurre in primo luogo al confronto con un anno particolarmente pescoso (il 2015), in secondo luogo al fatto che anche la pressione del prelievo ha subito una flessione (-10% nelle ore di pesca effettuate). La specie che di gran lunga si riconferma la preferita dai pescatori dilettanti è il pesce persico (6.5 t/anno), seguito dal lucioperca (1.3 t/anno) e il luccio (0.6 t/anno). Proprio il pesce persico ha fatto registrare una diminuzione del 35% in un solo anno: questo crollo è il fattore principale che ha determinato l’importante differenza tra i risultati complessivi degli anni 2015 e 2016. Questa particolare specie, molto abbondante nel Ceresio, è nota per i suoi cicli demografici altalenanti con picchi ogni 3-5 anni, l’ultimo dei quali è caduto per l’appunto nel 2015. Le variazioni riscontrate non destano quindi particolare preoccupazione, in quanto sintomatiche di un fenomeno ciclico che si ripete ormai da tempo. Degna di nota inoltre è la prima apparizione di siluro nelle catture del Ceresio, un individuo singolo di 6.5 kg nel Golfo di Agno.

Corsi d’acqua

Dopo un’annata contraddistinta da una temporanea stabilità, il trend generale costantemente negativo nelle catture di salmonidi degli anni precedenti è ripreso, portando il numero di catture a 28’439 unità nel 2016 (-5%). Di pari passo anche il prodotto ponderale ha subito lo stesso calo, attestandosi a 6.5 t/anno (-4%), la pressione di pesca ha invece fatto registrare un leggero aumento (+7% nelle ore di pesca complessive).

I dati di dettaglio indicano dei risultati molto diversificati da un settore all’altro, in linea generale si riconferma però la tendenza già riscontrata in passato, con un calo generale delle catture nei comparti fluviali di bassa quota e un incremento del prelievo nei settori più montani e negli affluenti.

Laghi alpini e bacini vari

Le catture nei laghi alpini e nei vari bacini risultano pari a 24'968 salmonidi (-2%) per un peso complessivo di 5 t/anno (-8%). Anche la pressione del prelievo è leggermente diminuita, facendo registrare una flessione del 3% nelle ore di pesca effettuate. Dei quantitativi di pesce indicati, grossomodo un quarto sono stati prelevati nei dieci bacini situati sotto i 1200 metri di quota. Il 2016 porta quindi con se una situazione in leggero calo rispetto all’anno precedente, che rientra tuttavia nella norma pluriennale degli ultimi 15 anni, contraddistinta da annate con risultati di gran lunga inferiori a quelli attuali negli anni 2014, 2009 e 2003.

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