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CAPRIASCABudget di 10 franchi al giorno e notti in tenda: così Yuri punta all’Iran in bici

29.05.18 - 06:02
Voglia di vacanze economiche ed ecologiche? Storia di un 28enne che sta per compiere l’ennesima impresa su due ruote: stavolta pedalerà per circa 8.000 chilometri
Budget di 10 franchi al giorno e notti in tenda: così Yuri punta all’Iran in bici
Voglia di vacanze economiche ed ecologiche? Storia di un 28enne che sta per compiere l’ennesima impresa su due ruote: stavolta pedalerà per circa 8.000 chilometri

CAPRIASCA – Puntate a vacanze ecologiche ed economiche? A Vaglio, in Capriasca, vive un 28enne che incarna l’essenza estrema di questi due concetti. Lui è Yuri Monaco, studia da operatore socio assistenziale e già in passato era finito sui giornali per le sue imprese in bicicletta. La sua nuova sfida ha dell’incredibile: raggiungere l’Iran, percorrendo circa 8.000 chilometri su due ruote. «È una specie di regalo che mi voglio fare – ammette –. Presto terminerò gli studi e da gennaio inizierò a lavorare».  

I precedenti – A luglio 2016 aveva percorso tutta l’Islanda in sella. Pochi mesi più tardi si era recato in Spagna, ad Alicante. Seguiranno le trasferte a Praga, e poi ancora a Salonicco, in Grecia, viaggio legato a un progetto benefico e alla necessità di raccogliere fondi per un campo profughi. Migliaia di chilometri macinati con le sue stesse gambe. «E pensare che avevo iniziato semplicemente a usare la bicicletta per gli spostamenti tra casa e lavoro. Per risparmiare».   

Gli stratagemmi – Yuri è l’esempio di come una trasferta, anche lunga, possa essere affrontata in maniera sostenibile «Solitamente dormo in tenda. E cucino con un fornello che mi porto appresso. Per andare in bagno uso i gabinetti pubblici, oppure ricorro alla natura. Ho un budget limitato. Di circa 10 franchi al giorno. Una volta a settimana mi concedo il lusso di dormire in un ostello, in modo da potere fare anche il bucato. Ci tengo all’igiene. Ma non sono in giro profumato, questo è certo». 

Ospitalità – A volte capita che la gente dei posti che frequenta, affascinata dai suoi progetti, lo ospiti. «Ho trovato parecchia ospitalità soprattutto nei Balcani, in particolare in Kosovo e in Bosnia. La gente ti dà tutto quello che ha. Lì mi sono davvero reso conto di quanto i nostri pregiudizi ci limitino nel conoscere il prossimo. Forse perché il ticinese medio ha una mentalità di base un po’ chiusa».

Niente comodità – Vacanze spartane. Senza un briciolo di comodità. «Quelle le ho già a casa. E mi bastano. Quando torno in Ticino, sono felice di ritrovarle, e le apprezzo ancora di più». Yuri ha anche una specie di diario online di viaggio su Facebook, “Lento è bello, cronache semiserie di viaggi in bicicletta”. «A fine agosto parto per l’Iran. È ufficiale. Provo un misto di emozione e di timore per l’ignoto. Ma è normale. Sarò in ballo per diverse settimane e farò centinaia di tappe».

La pace nel bosco – Un lungo viaggio in solitaria. Anche se poi, strada facendo, le persone che Yuri incontrerà saranno tantissime. «E ogni volta si creano legami, scambi. È bellissimo». Lo zaino è già praticamente pronto. È pieno di sogni, soprattutto. «Voglio spingermi oltre i miei limiti. Non devo avere paura di niente. Neanche di dormire in mezzo a un bosco. Anche se un po’ di inquietudine ogni tanto capita. Paradossalmente, più sono lontano dalle abitazioni e dagli essere umani, più mi sento tranquillo e al sicuro. Gli animali, in fondo, non ti fanno mai niente di male».

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COMMENTI
 

marcopolo13 5 anni fa su tio
Ercole Atene... quanto sei triste.

Corsica 5 anni fa su tio
ercole Atene questa scritto é per té! ridicolo e pieno di frustrazione! almeno lui ci prova! tu non dovevi fare famiglia se sapevi di essere corto di soldi! almeno lui ha un sogno ,ed é quello di vivere la vita fino in fondo. Saluti Corsica

Lonely Cat 5 anni fa su tio
“Lì mi sono davvero reso conto di quanto i nostri pregiudizi ci limitino nel conoscere il prossimo. Forse perché il ticinese medio ha una mentalità di base un po’ chiusa” Un po’ confuso il ragazzo, se consideriamo che poi dice: “Paradossalmente, più sono lontano dalle abitazioni e dagli essere umani, più mi sento tranquillo e al sicuro.” Speriamo solo di non sentirlo piagnucolare tra qualche settimana, quando sarà nelle mani di qualche gruppo terrorista in Iran e chiederà alla “mamma contribuente” di pagare qualche riscatto.
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