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CANTONEIl PLRT ribadisce il suo Sì alla nuova legge sui giochi in denaro

22.05.18 - 14:41
Caprara: «Si mettono a forte rischio anche moltissime attività legate al volontariato»
Il PLRT ribadisce il suo Sì alla nuova legge sui giochi in denaro
Caprara: «Si mettono a forte rischio anche moltissime attività legate al volontariato»

LUGANO - Un mercato dei giochi in denaro disciplinato anche in versione “online”, che «sappia continuare a garantire importanti risorse per la collettività, che tuteli il più possibile la popolazione dal gioco compulsivo e che assicuri adeguati controlli contro il riciclaggio di denaro». Sono questi gli obiettivi della nuova legge sui giochi in denaro su cui si voterà il prossimo 10 giugno. Legge che il PLRT, contrariamente alle indicazioni del partito svizzero, sostiene con molta decisione  «per amore del Ticino».

«Oggi - sottolineano i PLRT in una nota stampa - i giochi tradizionali nei casinò e quelli legati alle lotterie come SwissLos o Loterie Romande generano circa 1 miliardo di franchi l’anno di tasse, che vengono poi riversate a favore di eventi sportivi, culturali e a beneficio di AVS e AI. A questo andrebbero aggiunti altri 250 milioni di franchi circa (cifra che cresce ad un regime di circa il 15% annuo), che però non possono essere tassati, visto che sono legati al gioco online, i cui siti base hanno quasi sempre domicilio all’estero».

I referendisti argomentano che il blocco dei siti internet di società che non hanno sede in Svizzera sarebbe una «censura di Stato» e che sarebbe meglio puntare su un sistema di concessioni più aperto alla concorrenza. In questo senso, il PLRT ribadisce gli argomenti del Consiglio federale: «Vi sarebbe censura, se ai cittadini venissero negate informazioni. Ma il fatto di bloccare l’accesso ai giochi in denaro non autorizzati non equivale certo a una censura: la libertà d’opinione e di informazione non è infatti intaccata in alcun modo».

Ad opporsi alla legge sono le società con sede all’estero che gestiscono casinò virtuali o strutture simili. Si tratta dei medesimi soggetti che hanno finanziato la raccolta delle firme e la campagna. «Tutto questo - sottolinea il PLRT - non ha nulla a che vedere con la libertà di Internet. Internet non è infatti una zona franca dove la legge non vale, dove ognuno può fare quello che vuole. Anche in Internet, come nel mondo reale, vanno rispettate le regole. Il discorso vale anche per i casinò svizzeri che, per poter ottenere e mantenere la concessione federale di esercizio, devono offrire solide garanzie in materia di sicurezza, di prevenzione dalle dipendenze, di indipendenza di gestione e di irreprensibilità. Regole che dovranno valere, con la nuova legge, anche per i giochi online. È pertanto fuorviante da parte degli oppositori alla legge paragonare il gioco online a Netflix, Amazon, Booking o all’e-commerce in generale».

Secondo Bixio Caprara, presidente PLRT: «La nuova Legge federale sui giochi in denaro è la premessa indispensabile per il finanziamento di attività culturali e sportive; il referendum mette a rischio eventi come il Festival del film di Locarno e l’attività delle federazioni sportive cantonali. Senza dimenticare che, molte delle attività finanziate attraverso i fondi Sport-Toto e Swisslos sono attività legate al volontariato. Dico SI alla nuova legge perché in caso di bocciatura si metterebbero a forte rischio sostegni alle attività culturali e sportive legate al volontariato, componente essenziale della nostra società».

 

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