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LUGANOVende cannabis light: gli negano il conto in banca

22.05.18 - 08:22
Il presidente della Acrt Sergio Regazzoni polemizza contro alcuni istituti di credito attivi in Ticino. «Politiche discriminatorie». La risposta: «Questione di reputazione»
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Vende cannabis light: gli negano il conto in banca
Il presidente della Acrt Sergio Regazzoni polemizza contro alcuni istituti di credito attivi in Ticino. «Politiche discriminatorie». La risposta: «Questione di reputazione»

LUGANO - La canapa light è legale. Un prodotto come un altro. Ma dalla legalizzazione all'accettazione, ce ne passa. Il Ticino in particolare si è distinto in diffidenza, finora: non sono mancate multe ai consumatori, sequestri di polizia direttamente dagli scaffali dei commercianti (Coop compresa). Nelle edicole a sud delle Alpi le sigarette al Cbd sono arrivate a febbraio, con quattro mesi di ritardo causa «resistenze burocratiche», riferimmo all'epoca. 

Niente conti in banca - Ora anche le banche si mostrano scettiche sul cannabidiolo. «Bacchettone» secondo i fan della foglia verde. La denuncia arriva dall'Associazione canapa ricreativa Ticino (Acrt) che segnala alcuni casi di istituti di credito che avrebbero rifiutato l'apertura di conti correnti ad aziende del settore.

«Diversi casi» - «Personalmente, mi è capitato due volte solo nell'arco delle ultime settimane» protesta il presidente dell'Acrt Sergio Regazzoni, e non lesina i nomi: Ubs e Bps Suisse. «Assolutamente no» sarebbe stata la risposta in entrambi i casi, alla richiesta di aprire un conto a nome della ditta Cannabis Ticino. «Parlo per esperienza diretta, ma sono a conoscenza anche di altri casi» afferma Regazzoni, che parla di «atteggiamento discriminante diffuso».

La parola alle banche - Abbiamo contattato alcuni istituti per capire se è davvero così. BancaStato ad esempio afferma di non fare «discriminazioni di nessun tipo» tra i clienti. Idem per Ubs, dove le verifiche e i processi «sono le stesse per tutte le aziende» precisa un portavoce. «Sul caso specifico non ci esprimiamo».

Questione di reputazione - Per Postfinance invece «un rapporto commerciale con aziende che commerciano canapa light è associato a maggiori rischi legali e reputazionali» e quindi «viene valutato attentamente». Bps Suisse invece avrebbe emanato nei giorni scorsi addirittura una circolare, vietando alle proprie filiali di aprire conti a produttori e commercianti di canapa light. «Forniamo indicazioni precise ai nostri consulenti» afferma la banca, che però «non rilascia dichiarazioni sulle proprie strategie rispetto a segmenti di mercato».  

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COMMENTI
 

pulp 5 anni fa su tio
Ancora una volta..... 1) In passato, se vogliamo sempre fare dietrologia, abbiamo avuto 2 guerre mondiali, campi di sterminio, organizzazioni terroristiche un po' ovunque e spesso finanziate dagli stati. Quindi guardare al passato è per quanto mi riguarda anacronistico. 2) i soldi di traffici illeciti.... ma ti sei mai chiesto cosa accade? Tu pensi seriamente che i trafficanti vengono in banca e dicono: buongiorno, siamo trafficanti e spacciatori, vogliamo aprire un conto e la banca apre.... Suvvia.... la criminalità organizzata (e si chiama così perché organizzata lo è davvero) è spesso molto fine e furba e quindi inganna anche le banche ed i controlli.... senza contare che se a volte c'è stata qualche mela marcia nel sistema (cosa inevitabile in qualunque ambito) se presa è stata punita e la lista di bancari finiti nelle rogne per queste cose ce ne sono a iosa. 3) dittatori.... stendiamo un velo pietoso, anche in questo caso, a volte ci sono "dittatori" che sono stati ricevuti con tutti gli onori del caso e poi tutto d'un tratto, cambiate le dinamiche interne allo stato o su interventi esterni (v. primavere arabe o altri interventi USA) quelli che erano persone rispettose sono diventate dittatori della peggior risma. Facile per le banche prevedere che cosa avrebbe potuto succedere.... oggi queste relazioni sono costantemente monitorate (sono considerati PEP) e quando si è appurato che ci fosse del malaffare, le banche hanno restituito il maltolto (del dittatore) allo stato di origine. 4) nel passato recente, la FINMA ha dimostrato ampiamente di punire in modo severo chi sgarra... ti dice niente il caso BSI? Ecco, quindi prima di parlare sempre male e sempre a senso unico sul sistema, bisognerebbe capirlo.....

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
ndr risposta a FA 18

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Mi ricordo , quando alcuni anni fa, le banche sconsigliavano ai propri dipendenti di fare le vacanze all'estero perché correvano il rischio di essere arrestati!!!..

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Fermo restando il diritto di una banca a scegliersi i clienti che vuole è veramente spassoso che rifiuti un conto ad un negozietto di canapa light (legale) per questioni di immagine... :-)))))))))))))))

Bacaude 5 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
E' spassosa una banca che pensa di avere un'immagine da salvaguardare...

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
acuto! ;-)

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Bacaude
Pensa che ridere invece se tu non digitassi con un "nickname" ma scrivessi con il tuo nome e cognome e così le banche potrebbero decidere di non avere nulla a che fare con te, visto come la pensi.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Va beh, dai pulp, le banche hanno sempre accettato tutti i soldi più sporchi provenienti da tutto il mondo quindi soldi frutto di evasioni, soldi di malavitosi, soldi di dittatori, soldi da traffici illeciti ecc..........., quindi niente di nuovo, è solo per ricordarlo a chi ha poca memoria.....

siska 5 anni fa su tio
Certamente che oggi le banche sono obbligate a dichiarare gli illeciti di clienti o di eventuali nuovi clienti perché esiste una legge federale ed internazionale quindi non possono più "aggirare" la legge stessa e non possono più accettare clienti con mega conti cifrati come era nel passato anche quello remoto. Le banche devono esistere come istituto che gestisce patrimoni leciti, elargire crediti a chi da delle credenziali di chi sogna di costruirsi qualcosa di propio. Però contesto il fatto che non voler aprire un conto a nome della cannabis ticino é alquanto ridicolo. Penso che la cannabis ticino sia monitorata e abbia credenziali non mafiose. Se non possono aprire un conto bancario allora lasciamo che siano altri (i delinquenti) a generare in nero la cannabis da smerciare. Non si costruisce una propia immagine sull' eccessiva fermezza e rigorosità perché per me é qui che casca l'asino...

Libero pensatore 5 anni fa su tio
il cliente può scegliere la banca che vuole. La banca può scegliersi i clienti che vuole. Non esiste un diritto ad avere un conto bancario, lo si ottiene se, e solo se, la banca è disposta ad aprirlo.

sedelin 5 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
certo! ma é pur giusto segnalare, che al di là del diritto, esiste un'etica professionale.

Libero pensatore 5 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Non vedo nulla di non etico nel rifiutarsi di aprire un conto a qualcuno che produce canapa light. Così come non vedo alcun problema etico qualora si rifiutassero di aprire una relazione per un postribolo legale. Le banche sono libere di assumersi o meno rischi a secondo delle proprie valutazioni. Io, ad esempio, non aprirei mai un conto ad un produttore di canapa light, perché ritengo che il rischio di avere problemi sia comunque elevato e quindi preferisco evitare di accollarmelo.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Ecco per fortuna c'è anche chi l'ha capita.... ps. Bellissimo l'esempio del postribolo, che mostra in dettaglio come non tutto quello che è legale, poi diventa "normale". Pensa ad esempio cosa penserebbero i clienti di una banca se si trovassero allo sportello fianco a fianco con un pedofilo che ha scontato la sua pena ed ora vive da uomo libero.... lo apriamo o no il conto a questo "signore"?

Libero pensatore 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Lo capisce chi lavora nel settore, gli altri si limitano a scrivere luoghi comuni dando ad intendere che le banche sono un covo di ladri corrotti che rubano ai poveri per dare ai ricchi. Ma ormai io non me la prendo più: con l’avvento di internet e dei blog ormai si fa disinformazione perché chiunque è legittimato ad esprimere la sua opinione, e poco importa se si tratta di qualcuno che conosce l’argomento o meno. Scrivono tutti di tutto e gli gente si informa e costruisce le proprie opinioni basandosi su notizie o teorie bislacche. Questo è il prezzo più caro che la società sta pagando per beneficiare degli enormi vantaggi garantiti dall’accesso alla rete. Purtroppo non vedo soluzioni a questo problema e credo anche che per molti politici questo fenomeno sia una manna dal cielo...

siska 5 anni fa su tio
Poi per me l'etica é tutta un'altra storia ma oggi l'etica esiste solo per fruttuosità. Le informazioni nel settore bancario ma le hanno date i giornali i procuratori nei tribunali negli anni passati e le persone leggono e si informano!!!!

siska 5 anni fa su tio
I titoletti caro sig. pulp se li tenga a casa sua. Prima di tutto personalmente mai stata una caga sentenze, semmai scrivo come tutti, la mia opinione come meglio credo. Anche vero che io vivo dall'altra parte della "barricata" e sicuramente non sono a conoscenza su tutte le dinamiche finanziarie che rientrano nell'economia bancaria o di chi da una vita naviga nelle banche, penso lei sia un conoscitore del settore. E ci mancherebbe che le banche non facessero più credito a chi desidera costruirsi una casa etc. etc. ma che banche e chi lavora nel settore si pongano su di un piedistallo mi viene solo da ridere, mi scusi ma guardi che le banche hanno accettato denaro non così pulito negli anni passati e di crolli ce ne sono stati andando ad impoverire la società. La mia domanda é: i giornali hanno scritto solo bambanate ed i procuratori hanno fatto solo inchieste del cavolo? Le banche per me restano e resteranno un mistero del mistero. Mi scusi.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Premesso che ho messo le virgolette, quindi per dirla semplice, ho utilizzato una modalità di espressione tipicamente dialettale che mi permetteva bene di sintetizzare un po' tutti i commenti che ho letto, trovo quantomeno bizzarro che ci si lamenti perché un istituto PRIVATO, decida di non entrare in tema di apertura per dei conti, in quanto reputa che determinate attività non sono interessanti e anzi, potrebbero cagionare un danno d'immagine. Poi che lei e molti altri, pensino alle banche (e purtroppo..... questo è forse il peggio...) ed ai suoi dipendenti come il male assoluto, mi stà anche bene, ma resta il fatto che il settore contribuisce all'economia del nostro paese e resta anche il fatto che se il malaffare gravita per definizione dove ci sono i soldi (e le banche) è altresì vero che si sono fatti passi da gigante per evitare proprio di intrattenere relazioni con tipologie di clienti a rischio. In tutto questo, ad oggi le banche hanno fatto di tutto e di più per evitare problematiche AML e chi sgarra peraltro ha anche pagato.... Detto questo, non voglio mettermi su un piedistallo, ma vorrei che si facessero i giusti e necessari distinguo prima di sparare a raffica su tutta la categoria e tutti gli impiegati del settore. Se così fosse, cosa dovrei dire: tutti ladri quelli che lavorano alla posta, per via di Autopostale? Tutti ladri i medici per alcuni di loro che hanno fatto false fatturazioni alle casse malati? Tutti pedofili ovviamente anche gli allenatori di società (v. un noto caso a Bellinzona) e chiaramente anche tutti pedofili i professori di tutte le scuole. Mi scusi, ma non si ragiona in questo modo e soprattutto ci si informa per capire meglio certe dinamiche.

siska 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Ho letto bene e ho compreso il suo post a 360°. Però nel passato ci sono stati scandali di non poco conto e noi persone del popolo, leggiamo gli articoli dei quotidiani ed inevitabilmente ci sta il pensiero negativo, poi é molto difficile credere a qualcosa che resta sempre in sospensione nel medio cielo e le dinamiche interne ed esterne alle banche l'hanno fatta "franca" più volte. Chiaro come il sole che fare di tutta un'erba un fascio non porta da nessuna parte ed il pensiero diventa logorroico e fissato.

Dioneus 5 anni fa su tio
Delle banche che parlano di etica? Siamo alla boutade sopraffina ormai. Come detto da altri, quando girano milioni provenienti dal traffico d'armi i soldi profumano e nessuno fa troppe domande, quando giungono da chi legalmente vende prodotti in canapa puzzano. Ma, tanto per sapere, lo stesso discorso viene fatto anche per postriboli e sexy shop? Giusto per sapere quanto in basso è caduto il Ticino Una bella denuncia contro queste banche e vediamo se cambiano regime

Shion 5 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Ben detto!

pulp 5 anni fa su tio
A tutti i "caga sentenze" qui sotto, consiglio di: a) denunciare chiunque (banche comprese) se hanno le informazioni di cui parlano (conti aperti a terroristi, trafficanti ecc. ecc.) b) di leggersi la LFINMA e poi di cercare a capire quali sono le attività che le banche svolgono e come le svolgono. c) L'iniziativa del 10 giugno è una ciofeca pazzesca e non ha nulla a che vedere con la decisione di una o più banche di fare un certo tipo di business..... l'iniziativa, non porterebbe a nulla di concreto. d) per coloro che sono così "avversi" alle banche, bisognerebbe che sappiano in concreto quanto pagano le stesse ed i loro dipendenti di tasse (che vanno a beneficio di tutti) e soprattutto che spieghino come potrebbero le persone (sane ed oneste) comperare casa senza le banche.... Insomma.... sempre a sparare a casaccio senza conoscere la materia, al bar sono proprio tutti buoni a fare gli allenatori.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
dimenticavo.... le banche (si proprio quelle cattivone) solo l'anno scorso hanno fatto centinaia di segnalazioni di affari illeciti all'MRos (e se non sapete cos'è andate ad informarvi).... questo a riprova che non è così semplice utilizzare la piazza svizzera per il malaffare. Difatti oggi se un delinquente dovesse riciclare, sceglierebbe decisamente altre mete... una su tutti gli USA.... paladini dell'etica (degli altri) e che in casa loro fanno tutte le porcate che vogliono (vedi Delaware o Nevada).

sedelin 5 anni fa su tio
c'entra relativamente ma votare SÌ all'iniziativa del 10 giugno aiuta senz'altro i lavoratori onesti e l'economia attuale che sta schiavizzando i deboli e arricchendo i già ricchi.

sedelin 5 anni fa su tio
c'entra relativamente, ma votare SÌ all'iniziativa del 10 giugno sarebbe un bene per tutta la gente onesta che lavora.

sedelin 5 anni fa su tio
soldi provenienti da dittatori esteri, dalla mafia, dalle armi, SÌ, soldi pulitissimi da attività lecite, NO => questo é il nostro bel ticino che si distingue per burocrazia all'italiana e teste quadrate.

siska 5 anni fa su tio
In un post recente avevo scritto cosa sono state (sono tutt'ora) le banche e cioè: negli anni '70/'80 e anche in parte negli anni '90 i conti erano talmente "puliti" che ci potevi mangiare sopra. L'economia in generale? Una scacchiera piena di giocatori dove il più forte o i più forti cambiano le pedine come meglio gli conviene e di danni ne hanno fatti, ma tanti!! L'etica delle banche? Il rigore? Ah ah ah ah ah ah ah ah propio vero sono buffoni!

Orso 5 anni fa su tio
Fintanto che devono riciclare i soldi dei trafficanti va bene. Ma se devono aprire un conto a una persona che vuole vendere creme e prodotti alimentari a base di canapa o tessili di fibra di canapa allora non va bene:) i denner e le pompe di benzina vendono la canapa light da fumare, erboristerie vendono prodotti a base di canapa, il bennet in italia vende olio di canapa…...ma qui la banca non ti apre il conto. Ma il problema sapete quale é? che se non ti aprono il conto non puoi costituire una società per il registro commercio. Il Ticino non interviene perché cantone "vecchio" e con una testa rimasta indietro in confronto al resto della Svizzera e del mondo. Ma il Ticino non ha capito che facendo cosi, non fanno altro che favorire il "nero" poiché non si sa dove versare i soldi delle vendite. E pensare che questa erba light NON sballa e NON é droga ma ha effetti benefici. Ma lo sapete che le ditte per animali come QUALIPET vende le gocce derivate dalla canapa per animali? e che i veterinari in ticino vendono farmaci a base di canapa? Le banche svizzere parlano di etica :) che barzelletta. Ma qui dovrebbe intervenire il cantone! Bloccano la libertà di commercio ed é anticostituzionale. Spero che qualche politico legga questo e che abbia lam voglia di fare qualcosa

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Orso
A parte la prima frase che contesto in toto (v. altri commenti che ho scritto), per il resto la politica non può imporre ad una banca PRIVATA di accettare dei clienti. E se ti consola, alcuni conti NON vengono aperti anche semplicemente se il cliente ha un domicilio fiscale che non rientra fra i mercati "core" della banca (uno svizzero che va in USA ad esempio avrà mille strade sbarrate nell'apertura dei conti).

driver1973 5 anni fa su tio
Quale reputazione???

Evry 5 anni fa su tio
Per Post.... si dice che è meglio maschersre la Ruoff...

navy 5 anni fa su tio
I soldi, nelle banche, devono provenire da attività pulite. Ad esempio, il ramo della costruzione. In Ticino, certe aziende e certe transazioni legate a dette aziende sono in odore di riciclaggio di soldi (soprattutto legati alla ndrangheta Calabrese) però permettono al mattone di fiorire. Allora va bene. Se vendi cannabis light e generi guadagni (LECITI) irrisori alle banche FAI SCHIFO.

Diablo 5 anni fa su tio
certo che le banche che parlano di etica e reputazione....BUFFONI

Pepperos 5 anni fa su tio
L'etica bancario in Svizzera, è accreditata in un altro conto corrente lavandino

Frankeat 5 anni fa su tio
E' risaputo che i conti li aprono con piacere ai grandi trafficanti di droga-armi-essere umani, ai mafiosi, ai camorristi, ai politici corrotti, ai criminali di guerra, ai dittatori, ai grandi evasori fiscali, I pochi spiccioli dei nostri negozi di canapa light non fanno guadagnare abbastanza.

baluba46 5 anni fa su tio
Giusto aprire o tenere aperti conti intestati a politici truffaldini d’oltreconfine o figli di dittatori del medio oriente. Vive la Suisse
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