Il Consiglio federale ha proposto di respingere la mozione di Marco Romano per includere le tratte mancanti delle linee ad alta veloci nella fase di ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria 2030/35
BELLINZONA - La ProGottardo non accetta la proposta negativa del Consiglio federale sul completamento della progettazione di Alptransit e chiede al Consiglio di Stato e alla Deputazione ticinese di reagire.
La proposta del Consiglio federale è di respingere la mozione presentata dal consigliere nazionale PPD Marco Romano che chiedeva al Governo di attivarsi per includere da subito nella fase di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria 2030/35 (FA 2030/35) la pianificazione e la progettazione delle tratte mancanti delle linee ferroviarie ad alta velocità da confine a confine, lungo tutto il territorio svizzero, sia tra il sud e il nord sia tra l’est e l’ovest.
La ProGottardo, riunitasi d’urgenza,ha preso atto «con grande preoccupazione» della risposta del Consiglio federale: «La motivazione è superficiale - si legge nella nota -, burocratica, tecnica, riduttiva. Non considera gli aspetti strategici, ambientali, economici di queste infrastrutture , e non è politica».
Il comitato all’unanimità si augura che «tale proposta possa ancora essere corretta dalla Commissione dei trasporti e/o dal Parlamento, e quindi la mozione accolta». Il comitato chiede che nella riunione tra la Deputazione ticinese a Berna e il Consiglio di Stato il tema, che non risulta all’ordine del giorno, venga inserito e trattato a fondo: «Consiglio di Stato, Parlamento e Consiglio federale devono occuparsi del tema come essa merita».