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CANTONEAprono un bar, ma non hanno un franco da parte

14.05.18 - 08:30
Tendenza allarmante nella Svizzera italiana, la “terra degli esercizi pubblici”. Il presidente di GastroTicino: «Troppa gente, dopo pochi mesi, ha già l’acqua alla gola»
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Aprono un bar, ma non hanno un franco da parte
Tendenza allarmante nella Svizzera italiana, la “terra degli esercizi pubblici”. Il presidente di GastroTicino: «Troppa gente, dopo pochi mesi, ha già l’acqua alla gola»

LUGANO – Un bar ogni cento abitanti in Ticino. Uno ogni 250, mediamente, nel resto della Svizzera. La terra degli esercizi pubblici è oggettivamente a sud delle Alpi. Con un “ma” grande come una casa. Perché la percentuale annua di fallimenti e cambi gerenza si aggira attorno al 20%. E sono sempre di più gli esercenti che gettano la spugna dopo pochi mesi dall’apertura dell’attività. «È un trend che non ci piace – sostiene Massimo Suter, presidente di GastroTicino – troppa gente non fa il passo secondo la gamba. E si ritrova con l’acqua alla gola».

Attacco al secondo pilastro – Circa centomila franchi. È la cifra che, mediamente, serve per aprire un bar in Ticino, considerando anche l’arredamento e le modifiche infrastrutturali. «Spesso per coronare il proprio sogno si prelevano i fondi del secondo pilastro. Oppure ci si fa finanziare da aziende private. L’esempio classico è quello della ditta produttrice di birra, che si assume l’onere dell’avviamento del locale, ma vincola il gerente a dovere vendere un determinato prodotto, a specifiche condizioni, per alcuni anni».

A spalle scoperte – Il problema, secondo Suter, è però un altro. «In molti si lanciano nell’avventura della ristorazione senza avere le spalle coperte. Uno, prima di aprire un’attività, dovrebbe avere da parte i soldi per garantire un anno di affitto al proprietario dello spazio e un anno di stipendio ai dipendenti. Tanti esercenti non fanno neanche un business plan. Dopo due-tre mesi hanno già terminato i soldi e si sentono con le spalle al muro perché non generano subito utili».

Il mito – Attualmente sono circa 2'500 gli esercizi pubblici nella Svizzera italiana, considerando bar, ristoranti, mense e affini. «Ne chiude uno, e ne aprono due – fa notare Suter – il mito del bar non muore mai. Perché fare il gerente è uno dei modi più semplici per credersi imprenditori. Fa gola. Vendi e incassi subito. Ma è un’illusione, se non sai fare quadrare i conti e non hai inventiva».

Le responsabilità dell’edilizia – Suter se la prende, inoltre, con le pianificazioni edilizie. «È assurdo. In ogni nuovo stabile che viene costruito, ci si infila un bar o un ristorante. In questo modo i proprietari degli edifici hanno un affitto garantito. Io sono per la libertà di commercio. Ma questa tendenza va a scapito della qualità dell’offerta».

Selezione naturale – Qualche anno fa si ipotizzava un’inevitabile selezione naturale per quanto riguarda il numero di esercizi pubblici in Ticino. «E questa, col tempo, si verificherà senza dubbio. Purtroppo, prima che un locale chiuda, passa comunque del tempo. E intanto, a suon di offerte stracciate, si rosicchia comunque una fetta di clientela ai locali “buoni”».

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
Ahh caro signor Suter lei é un po' freddino.....

Calabrin 5 anni fa su tio
... che novità... già costa 10'000.- tra scuole...corsi e quant'altro per avere la pantente....in altri cantoni si aprono i bar... e si hanno questi soldi ancora in scccarsela...... senza contare gli affitti da "pentagono" che girano....meditate !!!!

87 5 anni fa su tio
Giusto per spennare quanto più possibile i futuri esercenti, e dato che esiste già l'inutile obbligo di avere la figura del gerente per aprire un locale pubblico: quando c'è l'iscrizione di un gerente per un'attività (nuova o "recuperata"), è d'obbligo aprire un conto bancario su cui versare almeno 6 mesi di affitti e gli stipendi di almeno 2 persone e oneri sociali; denaro che sarà disponibile non prima di 7 mesi dall'apertura dell'esercizio pubblico. In questo modo si scoraggiano gli esercenti improvvisati, e forse si riesce a ridurre il numero di esercizi pubblici in Ticino. Burocrazia più o burocrazia meno, per la nuova imprenditoria questo cantone è indirizzato verso una sola destinazione: il fondo del baratro. Ma a scuola esercenti cosa insegnano se non le basi dell'imprenditoria?

nordico 5 anni fa su tio
Tutto ciò che è scritto nei commenti qui sotto confermano ancora di più la mia idea che molti bar-pub-ristoranti-pizzerie-piadinerie appartengono a gruppi il cui scopo è unicamente di sbiancare soldi neri. Altrimenti certi numeri non si potrebbero giustificare.

SSG 5 anni fa su tio
Il signor Suter dovrebbe impegnarsi maggiormente a livello politico per far cambiare certe tasse che mettono in ginocchio tutti gli esercenti (vedi AVS e IVA). Un esercente per sopravvivere deve per forza diventare un delinquente importando il più possibile dalla vicina Italia, trafugando i conti e pagando poco e magari anche in nero. Uno onesto non riesce ad arrivare all'anno d'attività. Se vuoi fare concorrenza con l'estero devi abbassare i prezzi, quindi pagare meno spese (una specie di zona franca per la ristorazione). La gente si fermerebbe in Ticino, i turisti sono più attratti.

TheOsage 5 anni fa su tio
Ciao Signor Suter, uno fa la scuola esercente, si ndebita, poiché alcuni si indebitano già solo per frequentare la vostra scuola, e dopo che ha speso questi soldi dovrebbe mettere l'attestato nel cassetto e non provare ad aprire un bar e recuperare i soldi spesi? Ma se realmente volete limitare queste aperture, fate 2/3 anni senza corsi così non ci saranno nuovi impprovvisati imprenditori che vorranno aprire una bar. Ah no, non si può altrmimenti come campa GastroTIcino.

Nicklugano 5 anni fa su tio
Aprono un bar, ma non hanno un franco da parte ?? Ma, caro Suter, queste cose non le spiegate nei corsi per esercenti ?

angie-angie 5 anni fa su tio
Ho sentito dire che è un buon metodo per entrare in possesso dei soldi della cassa pensione per poi comperare una casa all'estero... Qualcun d'altro ne ha sentito parlare?

Zico 5 anni fa su tio
però la scuola per esercenti rende: vero sciur Suter? in quanti altri cantoni esiste questa scuola che spenna l'esercente ancor prima di aprire? prima di dare consigli si dovrebbe riflettere. tutto qui

miba 5 anni fa su tio
Risposta a Zico
Concordo, mai commento fu più appropriato

Nicklugano 5 anni fa su tio
Risposta a Zico
Infatti: ecco dove sta il problema

mark72 5 anni fa su tio
Sinceramente credo che bisogna fare una legge che limita il numero di bar,pub per ogni comune vicino dove abito c'è un palazzo dove ci sono due bar divisi solo dall'entrata del palazzo e in meno di 100 metri oltre a questi due bar c'è ne sono altri 4 sinceramente mi sembra un po'esagerato

KilBill65 5 anni fa su tio
Purtroppo oggi si lasciano fare le cose con poca informazione o si rilasciano permessi con facilita'.....Poi ci meravigliamo dei fatti!!...Il Cantone si faccia delle domande ogni tanto....

GI 5 anni fa su tio
E' il mondo del "riciclo".....manco non lo sapessero...

Nicklugano 5 anni fa su tio
Saremo eternamente riconoscenti al Signor Suter per le sue perle di saggezza, ma quanto affermato lo si sa da almeno 10 anni. Ovviamente, fare il gerente potrà anche essere il modo più semplice per credersi imprenditori, ma come mai questi gerenti vengono sfornati a gruppi di un centinaio all'anno ed a colpi da 9'000. cadauno proprio dalla struttura che lui stesso presiede? Possibile che un gerente cosi perfettamente formato non allestisca un business plan e poi non sappia neppure come amministrare il suo locale ? Guardate che ci sono esercenti, io ne conosco diversi, che non hanno bisogno di frontalieri semipagati in nero, con contratti al 50% e con occupazione al 100%, e chi più ne ha, più ne metta... sanno però fare il loro lavoro!

Shion 5 anni fa su tio
Risposta a Nicklugano
Possibile sì siccome le licenze si possono anche comprare!

Nicklugano 5 anni fa su tio
Risposta a Shion
Sarà, ma sinceramente questo non mi risulta...

tip75 5 anni fa su tio
quando c'era la clausola del bisogno c'erano meno ristoranti e tutti stavano bene, ora invece capaci o meno e con soldi o meno è un vero massacro e la legge come sempre lo consente

Pepperos 5 anni fa su tio
Non mi piace Sutter! Ma due cose giuste le ha dette: un anno affitto, un anno stipendio.
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