Le lamentele dei viaggiatori ticinesi sono all’ordine del giorno. Soprattutto nella zona oltre San Gottardo. Ma c’è chi spiega: «È per tutelare gli operai che lavorano sui cantieri»
AIROLO – Continui cambi del limite di velocità. E radar, fissi e mobili, sparsi con regolarità. Raccontata così, la situazione lungo l’autostrada A2, in particolare tra Biasca e Lucerna, è paragonabile a una colossale trappola per fare cassetta. Di certo chi percorre quella tratta non è sereno. Le lamentele dei pendolari ticinesi sono all’ordine del giorno. E c’è chi parla di stress continuo e ingiustificato.
Nervi messi a dura prova – È il caso di S.T., 42enne che più volte a settimana fa la spola tra il Ticino e la Svizzera tedesca. E che ha documentato uno dei suoi viaggi con una serie di fotografie. «Radar, limiti di velocità ballerini e cantieri ci mettono a dura prova – sostiene –. Così arrivi a fine viaggio con i nervi a pezzi. E, sotto sotto, ti senti anche un po’ preso in giro dalle autorità».
Criminali al volante – Il fenomeno è noto anche a Renato Gazzola, portavoce del Touring Club Svizzero. «Da Biasca in poi – dice – è quasi tutto un cantiere. Ma si tratta di lavori necessari per mantenere una certa qualità dell’autostrada. Il vero problema è che ci sono automobilisti che circolano come criminali. E se non metti delle limitazioni, lasci in grave pericolo le decine di operai al lavoro sui cantieri. Questi lavoratori non hanno protezioni. Radar e limitazioni di velocità rappresentano l’unica soluzione per tutelarli».
Cosa dice la legge – «I limiti di velocità sulle autostrade – aggiunge Gabriele Crivelli, addetto stampa dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) – non sono stabiliti in maniera arbitraria. È la legge a definire i limiti di velocità massima e le condizioni che permettono di abbassarli. Sulle autostrade svizzere il limite generale di velocità massima è di 120 chilometri orari. È possibile abbassare questo limite in maniera permanente su determinate tratte, ad esempio per ragioni di sicurezza».
Decisione forzata – C’è poi la possibilità di abbassare i limiti di velocità solo in maniera temporanea. Ad esempio, in occasione di un cantiere, appunto. «In questo caso la velocità massima per ogni cantiere viene discussa e approvata dalle polizie cantonali. In tali circostanze, è chiaro che le corsie e gli spazi a disposizione dell’automobilista si fanno più stretti. Ci sono maggiori rischi per gli utenti della strada. Ma anche per gli operai e per il personale dei centri di manutenzione».
Le nuove direttive – A inizio gennaio è entrata in vigore una nuova norma concernente i cantieri autostradali, che prevede diverse misure, dalla segnaletica alla migliore separazione delle corsie. «L’obiettivo – evidenzia Crivelli – è quello di ridurre le situazioni di pericolo. A causa degli spazi ridotti, la sicurezza di utenti e operai in regime di cantiere passa, comunque, forzatamente da una riduzione nella velocità massima. In queste situazioni, i controlli radar da parte della polizia sono particolarmente auspicabili».
Incidenti mortali – Crivelli, infine, invita gli automobilisti a vedere anche il lato positivo della medaglia. «Il superamento dei limiti di velocità è una delle maggiori cause di incidenti mortali e di incidenti con feriti gravi».