Al tema delle "Fake news", ma anche dello sciopero dei giornalisti dell'Ats, è stata dedicata la giornata "Communico" di syndicom in programma questo pomeriggio
LUGANO - Fake news. Quasi tutti sanno cosa sono, ma molti meno sono in grado di difendersi. Ed è appunto questo il senso e il tema di "Communico", la giornata della comunicazione organizzata dal sindacato syndicom, che quest’anno sul fenomeno delle notizie-bufala. Un appuntamento, quello organizzato oggi alle 15 nell'aula Magna Supsi di Trevano, che ha visto la partecipazione del divulgatore e scrittore Massimo Polidoro e del giornalista Carlo Silini. Con loro anche i giornalisti dell’Agenzia telegrafica svizzera (Ats) che - spiegano gli organizzatori - «hanno raccontato la battaglia della più longeva agenzia di stampa della Confederazione che, con la sua credibilità, si oppone alle “fake news” e svolge un ruolo essenziale per la democrazia».
Polidoro e Silini hanno invece proposto una sorta di “vademecum”: perché proprio l'accesso universale all'informazione ha reso semplice e veloce anche la possibilità di controllare e di smentire. Gli strumenti ci sono, ma è necessario imparare a usarli. A "Communico" c'era anche Cristina Marcionetti, redattrice Ats di lingua italiana dal 1990, con la quale sono state ripercorse, spiega syndocom, «le delicate fasi dello sciopero e ci si confronterà sulla trasformazione dell’Ats e sull’impatto che avrà su tutti i media». Si è inoltre assistito alla visione del documentario (18 minuti) sullo sciopero Ats diretto dal regista Frédéric Gonseth, copresidente dell’associazione “Medias pour tous”.