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Auto sempre più come computer: ma come si fa a non essere distratti?

CANTONEAuto sempre più come computer: ma come si fa a non essere distratti?

25.04.18 - 06:03
Uno svizzero su due “smanetta” col cellulare quando è al volante. Ma, nel futuro immediato, la situazione è destinata a precipitare. Ecco cosa ne pensano gli esperti
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Auto sempre più come computer: ma come si fa a non essere distratti?
Uno svizzero su due “smanetta” col cellulare quando è al volante. Ma, nel futuro immediato, la situazione è destinata a precipitare. Ecco cosa ne pensano gli esperti

CANTONE – Da una parte le autorità, che puntano sulla sensibilizzazione e ribadiscono di non volere inasprire le multe per chi usa il cellulare al volante. Dall’altra, la tecnologia che avanza. E che trasforma i nuovi modelli di auto in veri e propri computer. In mezzo, mille interrogativi. Che senso ha lanciare campagne soft come la recente “Distratti mai”, quando è la stessa industria automobilistica a stimolare il conducente verso la distrazione? «Di fatto – spiega Benjamin Albertalli, esperto di auto e giornalista automobilistico – il mondo dei motori sta sempre più evolvendo dal profilo tecnologico. Non è più solo il telefonino il problema. I sistemi “touch” si stanno moltiplicando. E le fonti di distrazione, in un certo senso, anche. Molte funzioni svolte dallo smartphone vengono ora integrate nei cosiddetti sistemi di infotainment».   

Fuori dal tempo – L’uso del cellulare è tra le prime cause di sinistri stradali, assieme ad alcol e alta velocità. Uno svizzero su due “smanetta” al volante col cellulare. E, stando alle statistiche della polizia cantonale, lo scorso anno, solo in Ticino, sono state comminate ben 4.000 multe per uso del telefonino alla guida. Numeri che fanno paura. Anche al Dipartimento delle istituzioni che, da qualche mese, ha appunto deciso lanciato “Distratti mai”, attraverso spot in radio e sul web. Un tentativo lodevole, ma forse anacronistico, di arginare un fenomeno destinato a esplodere.  

Il “touch” che non convince – «Per valutare quanto un sistema di infotainment ci distragga – sostiene Albertalli – bisogna farsi una domanda precisa. Per quanto tempo il nostro sguardo viene distolto dalla strada, e soprattutto quanto il nostro campo visivo si allontana dalla stessa? Volvo, tanto per fare un esempio, ha trasformato quasi tutti i suoi cruscotti in iPad». Niente tasti: anche il climatizzatore è “touch”. «L’unica eccezione è la rotellina per alzare il volume della radio. Come ensemble è poco intuitivo, in quanto occorre azionare lo schermo anche solo per aumentare la temperature dell'aria. Di conseguenza si rischia di passare troppo tempo con gli occhi distolti dalla strada.». Opel punta, invece, su un mix. «Lo schermo “touch” c’è. Ma ci sono anche tasti per scegliere alcune opzioni in maniera più immediata. La trovo una soluzione più equilibrata».
 
Il comando al centro della plancia – Mentre Range Rover si è dotata di comandi che, a seconda se li sfiori o se li premi, hanno una funzionalità diversa, BMW punta su un comando posto in prossimità della leva del cambio che coordina in maniera funzionale ciò che accade sullo schermo. «La mano, insomma, resta sempre allo stesso posto. E da lì si gestisce tutto, con solo brevi occhiate sullo schermo posto in alto al centro della plancia».
 
“Virtual Cockpit” – Interessante anche la strategia del gruppo Volkswagen. La scommessa sta nel concetto di “Virtual Cockpit”. «Con un interruttore sul volante ingrandisci e rimpicciolisci i vari menu del sistema, tra cui anche la cartina di navigazione, che appare quindi a fianco della strumentazione. Il campo visivo resta più vicino alla strada. L’unica pecca è legata al fatto che ci vuole un po’ di pratica prima di abituarsi a questo sistema».
 
Le informazioni proiettate sul vetro – Diverse case automobilistiche stanno introducendo la tecnologia dell’Head Up Display. «È un sistema che ti proietta sul vetro tutte le informazioni. Lo sguardo del conducente resta così sempre rivolto in avanti. Per questo motivo, è il modo più sicuro per verificare le istruzioni della navigazione o consultare la lista delle canzoni. La gestione di tutto il sistema avviene, però, sempre tramite i comandi classici».

Chiedi e ti sarà dato – I comandi vocali avranno sempre più potere. Ad esempio, presso Ford e Porsche. «È possibile con un semplice “ho freddo” alzare la temperatura. E grazie ai servizi online, basta dire “ho voglia di un caffè” e sul tuo monitor compariranno i ristoranti più vicini, con tanto di fotografia e di situazione dei posteggi negli autosili nelle prossimità».    
 
Porte aperte allo smartphone – Prospettive da brivido. Senza contare la potenza degli smartphone che, tramite i sistemi Apple Car Play e Android Auto, saranno sempre più integrati nella vettura. «Grazie al cellulare potrai impostare il navigatore ancora prima di salire in macchina. Sullo schermo del navigatore, appaiono varie applicazioni. Da Whatsapp alla posta elettronica, passando per quelle musicali».  
 
Il dubbio è nel presente – L’industria dei motori sta facendo a gara per proporre le diavolerie tecnologiche più avveniristiche. Tra una decina d’anni  robabilmente il conducente sarà abituato a usare questi supporti, che nel frattempo saranno sempre più perfezionati. Il problema, tuttavia, si pone ora. Siamo pronti a tutte queste novità, senza incorrere nel rischio di farci distrarre? Quale incidenza avranno queste nuove fonti di distrazione sul numero di sinistri che si verificheranno nel futuro prossimo sulle strade svizzere?
 
Sanzioni già severe – «La distrazione alla guida – fa notare Renato Pizolli, portavoce della polizia cantonale ticinese – è un’infrazione che, se rilevata, è punita con sanzioni severe (si può arrivare a 600 franchi di multa o, addirittura, al ritiro della patente). C’è, comunque, da sottolineare come, in molte auto, sono sempre più presenti i controlli vocali che permettono di mantenere gli occhi sulla strada ed entrambe le mani sul volante».

La sicurezza resta la priorità – Sulla stessa lunghezza d’onda, anche Albertalli. Che aggiunge: «In fondo le case automobilistiche sanno bene che certi dispositivi possono distrarre il conducente. E quindi lavorano sempre di più per migliorare la sicurezza dell’auto in generale. Dobbiamo essere coscienti che oggi quasi tutti hanno il vizio di prendere in mano il cellulare in ogni momento del giorno. Il fatto di fare in modo che le stesse applicazioni del cellulare possano essere visualizzate sullo schermo del cruscotto è già un grande passo avanti. Significa che il telefonino non dovrà più essere preso in mano quando si guida. Non sarà più necessario farlo».
 
Responsabilizzare, anziché reprimere – Pizolli, infine, spezza una lancia in favore degli spot di sensibilizzazione promossi dalle autorità. E ricorda come la responsabilizzazione dell’utente della strada resti una via, a lungo termine, più pagante rispetto alla repressione. «La prevenzione che viene fatta, non solo dal progetto Strade Sicure o dalla polizia cantonale, ma da tutti i partner impegnati in questo campo, è legata ad un semplice precetto: distratti mai. Quando si guida non ci si distrae e si tiene lo sguardo attento sulla strada».

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COMMENTI
 

tip75 5 anni fa su tio
dovrebbero punire i fabbricanti e vietare tutte queste distrazioni direttamente alla fonte. poi per chi guida e scrive sms la multa dovrebbe partire dai 1000 a crescere e non dai 100.il problema si risolverebbe in un battibaleno

negang 5 anni fa su tio
Chi acquista oggi un 'auto acquista un computer che governa l'auto. Ovvero tra 10 anni sara' talemnte obsoleta che non troverai piu' nemmeno un pezzettino di ricambio e alla prima scheda che si rompe devi cambiare tutta l'auto. Li stiamo andando grazie a tutta questa elettronica. Serve in certi casi ovviamente. Tutti i sistemi che ti evitano di fare un incidente ben vengano, radar, guida autonoma che permetta anche di scartare gli ostacoli, airbag, cinture pretensionabili ecc ecc. Quello invece che chiamano info-tainment, beh, serve solo a distrarre chi guida. E visto che i casi di incidenti per distrazione sono aumentati tantissimo significa che si sta andando nella direzione sbagliata. Io ho una BMW e sono il primo a dire che certi comandi essenziali per guidare dovrebbero essere raggiungibili con un pulsante diretto, sulla plancia e ben posizionato e non tramite navigazione all'interno di un menu come in un computer. Tutto cio' che serve alla guida dovrebbe essere a portata di mano e di click. Quindi boccio tutti i manopoloni multi funzione, devi continuare a guardare lo schermo per poterci navigare dentro, assurdo.

francox 5 anni fa su tio
Le case automobilistiche vogliono introiti post vendita, quindi fabbricano diavolerie che non possono stare troppo distanti dai garage (ufficiali, perché ci vuole il software) dove i meccanici costano come dentisti. Al posto di semplici mezzi di trasporto ci vendono complicati mezzi da colonna.

Roger maids 5 anni fa su tio
Le auto erano meglio 20/30 anni fa. L`unica cosa elettrica era forse l`alzavetro. Meno potenti sicuramente ma migliori da guidare e soprattutto senza tutta sta minc...ta di elettronica

francox 5 anni fa su tio
Risposta a Roger maids
Le mie prime auto, nemmeno l'alzavetro. Restavi senza batteria e le accendevi a spinta. Molte riparazioni le si potevano fare sotto casa. Ma soprattutto erano mezzi di trasporto e non mezzi da colonna...

negang 5 anni fa su tio
Basterebbe fare apposite leggi che vietino di vendere auto che una volta in movimento permettano agli occupanti di smanettare sui vari sistemi di bordo che vanno imposti PRIMA di partire. Stessa cosa per i telefoni, una volta in auto devono poter riconoscere di essere in un auto e smettere di funzionare se non connessi al sistema di borso a comando esclusivamente vocale. Fine delle diatribe.

francox 5 anni fa su tio
Già visto sulle moto il sistema BMW connectivity? La moto è uno degli unici posti dove posso dire di non sentire il telefono. Per quello che mi riguarda deve restare così.
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