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MALVAGLIA«Insulti razzisti durante la partita? Vicenda gonfiata»

24.04.18 - 16:23
Dopo il polverone sollevato dai tifosi del Semine al termine della sfida contro il Blenio, arriva la reazione della società di casa: «Episodio isolato». Gli ultras rivali, intanto, rincarano la dose
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«Insulti razzisti durante la partita? Vicenda gonfiata»
Dopo il polverone sollevato dai tifosi del Semine al termine della sfida contro il Blenio, arriva la reazione della società di casa: «Episodio isolato». Gli ultras rivali, intanto, rincarano la dose

MALVAGLIA – «Quanto è accaduto è veramente assurdo». Queste le dichiarazioni del presidente del Semine calcio, Bruno Guidotti, a Liberatv, dopo la partita di terza lega disputata a Malvaglia contro il Blenio, lo scorso weekend. E, intanto, sui social network, i sostenitori della squadra bellinzonese parlavano apertamente di razzismo da parte della tifoseria locale nei confronti di giocatori di colore durante tutto l'arco del match. 

Il silenzio dei padroni di casa – Insomma, una vicenda apparentemente incresciosa. A maggior ragione se si considera il contesto amatoriale dell'incontro sportivo. Finora i vertici del sodalizio bleniese si erano chiusi nel silenzio. 

"Mandingo" – Interpellato da Tio/ 20 Minuti, tuttavia, il presidente Kryshna Bozzini ha voluto raccontare la sua versione dei fatti. «È successo un episodio alla fine della partita, questo è vero. A un giocatore del Semine è stata detta la parola "mandingo" (termine che fa riferimento a un gruppo etnico africano). Ma nulla di più. Nel corso della partita (vinta dal Blenio per 2-0) non ci sono stati episodi del genere. Tanto che sul rapporto arbitrale non figura la parola razzismo. Dai tifosi è arrivato qualche insulto. Questo però capita su tutti i campi». 

La precisazione – Bozzini è un fiume in piena. E ribatte alle parole di Guidotti. «Nella nostra squadra ci sono cinque balcanici, un portoghese, uno spagnolo, diversi italiani... Siamo da sempre aperti alle altre culture. Non mi va che per una parola detta da una persona che forse era pure al campo per caso si faccia passare la nostra gente per razzista». 

Le scuse – Il Blenio Calcio, nel frattempo, ha pure scritto una lettera alla Federazione ticinese. «Ci scusiamo ovviamente, se è stato detto qualcosa di sbagliato. Ci mancherebbe. Però questa situazione non va strumentalizzata. Io avrei anche evitato di fomentarla, sinceramente. La vicenda è stata gonfiata. Col giocatore "offeso" mi sono scusato anche io personalmente. Per noi la storia dovrebbe essere chiusa qui».  

Gli ultras chiedono la vittoria a tavolino – Dal gruppo ultras del Semine (cosi si definiscono sulla loro pagina Facebook), intanto, arriva una nuova presa di posizione. «Vogliamo la vittoria a tavolino. Non è stata usata solo la parola "mandingo". Ma anche "negro", "negro di m...". E sono stati più uomini, tra il pubblico presente, a pronunciare queste frasi. Ringraziamo il presidente e l'allenatore del Blenio per essersi scusati subito, a fine partita, a nome della società. Sono stati gentili. Ma i fattacci rimangono. E non si può fare finta di niente». 

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