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Appuntamento il 2 maggio all'Auditorium dell'USI
LUGANO - Perché il pane è un simbolo di civiltà? Le ricette di cucina hanno qualcosa in comune con le ricette del medico? Perché al barbecue cucinano sempre i maschi? Perché mangiamo il formaggio con le pere?
Slow Food Ticino e Lugano Città del Gusto organizzano un incontro con Massimo Montanari per dare risposta a queste domande. Partendo dal presupposto che il cibo è strumento di convivialità e piacere, ma anche un importante tassello del patrimonio culturale di una società.
Ritenuto uno dei maggiori specialisti internazionali di storia della gastronomia, Massimo Montanari è professore di Storia medievale presso l’Università di Bologna, dove insegna anche Storia dell’alimentazione e dirige il Master “Storia e cultura dell’alimentazione”.
Da storico, contestualizza il cibo e tutto quello che gli ruota intorno. Da amante della buona tavola, osserva i cambiamenti delle nostre abitudini culinarie.
La ricchezza della cucina italiana e del nostro territorio non è solo frutto della varietà dei paesaggi che caratterizzano la geografia del paese, né dipende solo dalla molteplicità di culture che storicamente vi si sono incrociate e sovrapposte. Essa nasce anche (forse soprattutto) dal ruolo importante che il mondo contadino ha giocato nella costruzione di quel patrimonio, alimentando la cucina delle classi alte con saperi legati ai prodotti del territorio e al loro uso gastronomico.
La conferenza "Cultura popolare e cultura di élite nella formazione del patrimonio gastronomico" è in programma il 2 maggio, alle 18.15, presso l'Auditorium dell'USI.
