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CANTONE / ITALIAL'Italia reclama il quadro di Isabella D’Este attribuito a Leonardo

18.04.18 - 08:35
Il Ministero della Giustizia italiano ha inviato lettera formale chiedendo il rimpatrio dell'opera d'arte
L'Italia reclama il quadro di Isabella D’Este attribuito a Leonardo
Il Ministero della Giustizia italiano ha inviato lettera formale chiedendo il rimpatrio dell'opera d'arte

ROMA - Con una lettera formale il Ministro della Giustizia ha chiesto alle autorità svizzere la consegna del quadro di Isabella D’Este attribuito a Leonardo. La lettera - riferiscono i media italiani - è stata spedita qualche giorno fa dagli uffici romani del Dicastero ed è stata redatta dalla Procura di Pesaro. 

La rivendicazione dell'opera avviene dopo la decisione definitiva della Corte di Cassazione che, nel febbraio 2017, ha confermato l’ordine di confisca del quadro. Da qui la richiesta di rientro in Italia del «presunto Leonardo», come viene definito dal procuratore capo della Procura di Pesaro, Cristina Tedeschini. 

Restano ora da definire le modalità con cui le autorità ticinesi intenderanno dar seguito all’ordine di confisca alla luce delle eventuali convenzioni esistenti tra i due Paesi. 

Niente da fare, invece, per la pesarese Emidia «Bibi» Cecchini, che ha visto svanire l’ultima speranza di impedire il rientro del quadro in Italia, con il rigetto del suo ricorso. «Ormai non ho più parole, né speranze – ha commentato ieri su Il Resto del Carlino – aspetto ancora che qualcuno mi venga a recapitare la sentenza definitiva di condanna. Sono passati 90 giorni, ma non mi è arrivato nulla. Eppure hanno fatto tutti i tre gradi di giudizio con tanta fretta. Cosa che non è frequente in Italia, ma con me sono andati velocissimi». 

La donna è stata infatti condannata a 1 anno e 2 mesi di carcere per "esportazione illecita di opere d’arte". Tra queste, appunto, il quadro di Isabella D'Este che aveva già venduto a un fondo arabo per circa 150milioni di euro. Transazione che non si concluse mai per l'arrivo, nel 2015, dei finanzieri da Pesaro che misero i sigilli alla tela nel caveau di una banca di Lugano. 

La Cecchini ha sempre sostenuto che il presunto Leonardo fosse stato sempre in Svizzera. Ma i giudici non le hanno creduto. 

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COMMENTI
 

Equalizer 5 anni fa su tio
Qualcuno mi spiega come sia possibile che una polizia estera venga in uno stato sovrano ad apporre i propri sigilli? Sono ad un passo dall'infilare il passaporto nel tritacarta tanto mi sembra che a questo punto non valga più di una cartolina pubblicitaria.

samarcanda 5 anni fa su tio
Bisognerebbe vederlo da vicino, ma così non sembrerebbe di Leonardo: troppo piatto.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a samarcanda
Beh difficile da dire.... ma se è stato "valutato" (e presumo da esperti) e se c'era anche chi era disposto a spendere 150 mio di EUR, beh forse liquidare in modo così semplice la sua origine non è facile.

samarcanda 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Comunque, non mi convince.
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