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LUGANO / MILANOHipster ticinesi, ma si fanno la barba in Italia

18.04.18 - 07:04
Non solo la spesa al supermercato: c'è chi va oltre confine anche per una necessità più inusuale. I barbieri: «Arrivano soprattutto il sabato, da Lugano ma anche da Zurigo».
foto La Barberia di Milano
Hipster ticinesi, ma si fanno la barba in Italia
Non solo la spesa al supermercato: c'è chi va oltre confine anche per una necessità più inusuale. I barbieri: «Arrivano soprattutto il sabato, da Lugano ma anche da Zurigo».

LUGANO/MILANO - Nella “barberia” di Hiro Vitanza, in zona Navigli a Milano, il sabato è il giorno degli svizzeri. «Sono ottimi clienti, me ne occupo personalmente» racconta il 35enne. «Ho 5-6 clienti fissi dal Canton Ticino, ma qualcuno arriva anche da Zurigo. Non so perché, vengono tutti di sabato».

Un'ora e mezza per la barba - I barbieri social sono un fenomeno urbano, che ha preso piede negli ultimi anni nel capoluogo lombardo. Vitanza è il più famoso, con 300mila seguaci su Facebook, ma i nomi sono tanti (Bullfrog, Tonsor Club, Gum, Womo) e i clienti ticinesi stanno aumentando: segno che la barba hipster è sempre più di moda anche da noi. «Se si fanno un'ora e mezza d'auto per venire qui, un motivo ci sarà» sorride Vitanza.

Prezzi simili - A differenza dei pendolari della spesa al supermercato, il motivo non è (tanto) il prezzo. Nei negozi trendy di Milano barba e capelli costano dai 60-70 euro, 70-80 franchi in Ticino. L'offerta locale in realtà non manca: sono una decina i barber-shop attivi nel nostro Cantone, la metà nati negli ultimi quattro anni.

«Poco personale formato» - Il primo della nuova generazione è stato “Matt's” in via Pretorio, a Lugano. «Quando ho aperto nel 2014 avevo una lista d'attesa di mesi, ora ho assunto dei collaboratori ma il problema delle tempistiche rimane» spiega il titolare, il 26enne Matteo Schuppli. «Il problema è diffuso. Anche per questo, in effetti, molti scelgono le barberie di Milano più rinomate. Sono le nostre dirette concorrenti». 

«Io vado per l'atmosfera» - Oltre alle liste d'attesa «è una questione d'esperienza» conferma René, 41 anni e 5 cm di barba cresciuta a Lugano ma curata alla Barberia Italiana di corso Garibaldi, tra i grattacieli di Porta Nuova. «Calcolando casello e benzina non conviene nemmeno. Ma l'atmosfera urbana e alcuni optional sono impagabili, in Ticino è un'altra cosa». Luca, 23 anni, di Melide, è più drastico: «Per ora non c'è gara. La differenza? La fanno i prodotti, l'abilità, la cultura. Io scendo una volta al mese. Ma ne approfitto anche per fare shopping e commissioni». 

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