Forti le differenze regionali e settoriali. Nel nostro cantone è atteso il maggior dinamismo
LUGANO - Il mercato del lavoro elvetico si presenterà sostanzialmente stabile nel secondo trimestre in Svizzera: lo segnala il barometro di Manpower, che mette peraltro in luce forti differenze regionali e settoriali. In Ticino è atteso maggior dinamismo.
A livello elvetico il 9% delle 750 imprese interrogate nell'ambito di un sondaggio intende assumere personale nel periodo aprile-giugno, il 5% punta a ridurre l'organico, l'85% non prevede cambiamenti e il 1% non è in chiaro sul tema. Dopo la correzione delle variazioni stagionali la "previsione netta sull'occupazione" risulta essere dell'1%, informa un comunicato odierno la multinazionale specializzata nelle risorse umane. Il dato è di 2 punti inferiore a quello dell'ultimo rilevamento, mentre sull'arco di un anno vi è stata una progressione di 1 punto.
I rami in cui vi è più ottimismo sono quelli dell'agricoltura (+10%), del commercio (+4%), dell'industria manifatturiera (+4%), dell'energia (+3%), della finanza e servizi (+2%). Nel servizio pubblico e nel sociale vi è piena stabilità, mentre in calo sono il comparto alberghiero e dalla ristorazione (-1%), i trasporti (+1%) l'industria estrattiva (-3%) e, soprattutto, la costruzione (-12%).
A livello regionale la maggiore propensione ad assumere è rilevata a Zurigo (+8%), mentre il Ticino segna un +3%. In netto calo è per contro la regione del Lemano (-5%).
Interessante, anche in un'ottica ticinese, è lo sguardo al di là della frontiera: l'Italia (-1%) è l'unico paese confinante con la previsione netta sull'occupazione negativa. A titolo di confronto la Germania è a +8%, l'Austria a +6% e la Francia a +4%.