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CANTONEL'Italia al voto, anche fra i giovani in Ticino

02.03.18 - 07:00
Italiani, almeno per il passaporto, votano per dovere, per convinzione o non lo fanno proprio
Tipress
L'Italia al voto, anche fra i giovani in Ticino
Italiani, almeno per il passaporto, votano per dovere, per convinzione o non lo fanno proprio

LUGANO - Mentre domenica 4 marzo il Popolo svizzero si esprime su No Billag e nuovo ordinamento finanziario, l’Italia va alle urne per scegliere il nuovo parlamento. Due appuntamenti che si accavallano per molti ticinesi di origine italiana e un impegno più o meno sentito per i molti italiani residenti nel nostro cantone (più di 60mila in totale solo questi ultimi).

Il voto per corrispondenza si è chiuso ieri e l’esito della consultazione nella vicina penisola rimane incerto. Centrodestra avanti, MoVimento 5 Stelle primo partito e PD dietro, la possibilità di formare un governo sarà affidata a improbabili alleanze e possibili “inciuci”.

In Ticino, fra i giovani che hanno la cittadinanza italiana, si va da chi, come la 31enne di Lugano M.M., non vuole proprio sentir parlare di elezioni italiane perché ci sono già troppe votazioni svizzere a chi, come il 17enne A. P., ha addirittura implorato mamma, zia e cugina di lasciarlo votare con le loro schede «perché le elezioni mi interessano un casino». Di seguito altre storie.

Audrey, 21 anni, Gambarogno - «Sono nata a Biella e vivo in Ticino da quasi tre anni. Il 4 marzo è una data particolare per me perché si vota sia per le elezioni italiane sia sull’iniziativa No Billag e sento che mi farebbe più piacere poter esprimere il mio voto per le questioni che riguardano la Svizzera e il Ticino. Ora, infatti, la mia vita è regolata dalla legislazione svizzera, non da quella italiana! Ho comunque votato per le elezioni italiane perché è un diritto e dovere civico e non sono per l’astensione, ma non me ne farò molto del risultato. Potrebbe influenzare i rapporti bilaterali Italia-Svizzera? No, quelli non sono una priorità per i politici italiani».

T.I., 30 anni, Bironico - «Sono nato qui da madre italiana. Seguo la politica italiana sui social e sulle testate italiane. Spero che le elezioni portino stabilità e che gli italiani non siano sempre costretti a immigrare da noi, altrimenti noi ticinesi rimarremmo senza lavoro perché costiamo più di un italiano. Con la scusa che non facciamo lavori pesanti, poi, immaginiamoci gli scenari… Che cosa ho votato? Avrei voluto votare CasaPound, ma siccome non si presenta qui ho dovuto votare Berlusconi. Tanto resterà tutto com’è… con il PD. Un’ultima cosa: dovrebbero introdurre il voto per corrispondenza anche in Italia come per gli italiani all’estero. Tanti non votano per questo».

Francesca, 22 anni, Lugano - «Vivo in Svizzera da quando avevo 2 anni e mi sento più svizzera che italiana. Spero che queste elezioni portino un po’ d’ordine in Italia e migliorino la situazione economica e del debito. Il motivo principale per cui voto, del resto, è che gli effetti positivi di una migliore occupazione e di una situazione economica più solida in Italia si fanno sentire anche in Ticino. Tuttavia lo confesso: mi interesso della politica italiana solo in occasione delle elezioni perché devo scegliere cosa votare. Questa volta ho optato per l’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (Udc) perché sono dei liberali di centro-destra e non sono Berlusconi».  

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COMMENTI
 

Tato50 6 anni fa su tio
In una Nazione dove devi avere due età per poter votare non ci vedo nulla di democratico. Per la Camera possono votare chi ha 18 anni per il Senato 25 ;-(( Non parliamo poi del Referendum; da noi basta che 3 dicano si e 2 no ed è accettato, da loro basta rimanere a casa per non raggiungere il "quorum". E lo chiamano "Belpaese" che forse mi sta bene ma con leggi "razziste". È come se noi dovessimo votare per il GC a 18 anni e solo a 25 per il CdS. ;-((
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