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CANTONEGiovani in assistenza, ecco chi sono

22.02.18 - 11:42
Uno studio mostra che chi proviene da contesti familiari difficili è più incline a beneficiare di aiuti sociali
Ti Press
Giovani in assistenza, ecco chi sono
Uno studio mostra che chi proviene da contesti familiari difficili è più incline a beneficiare di aiuti sociali

BELLINZONA - I giovani che attualmente beneficiano dell’aiuto sociale nella maggior parte dei casi non hanno un diploma di studio di livello post-obbligatorio. Inoltre, gran parte di loro proviene da contesti familiari economicamente, e a volte anche socialmente, molto svantaggiati. È questo il quadro che emerge da uno studio commissionato dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) e condotto dal Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi della SUPSI (CIRSE).

Osservando l’evoluzione della proporzione di coloro che, da minorenni, beneficiavano di aiuti sociali come membri di famiglie in assistenza e quella attuale di chi ne è titolare, lo studio rileva come nella maggior parte dei casi il compimento della maggiore età ha comportato la necessità di richiedere un aiuto individuale. Il fatto di ricevere prestazioni sociali già prima del 2010, quindi in famiglia, predice fortemente il fatto di fruirne successivamente da titolare. Tradotto in poche parole, chi proviene da contesti familiari economicamente difficile è più incline a beneficiare di aiuti sociali.

Differenze si notano anche nel ciclo di studi successivo. Oltre la metà di questi giovani (55%) non ha, a tutt’oggi, conseguito alcun titolo di studio dopo la scuola media. Pochissimi hanno iniziato una scuola medio-superiore e praticamente nessuno l’ha terminata.

Per la maggior parte di questi giovani adulti, dunque, il ricorso all’assistenza sociale non sembra essere unicamente il frutto di scelte formative sbagliate, quanto piuttosto il proseguimento di una traiettoria di vita che, già dall’infanzia, li vedeva fruitori indiretti di sostegno sociale, o comunque in situazione di disagio economico.

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COMMENTI
 

samarcanda 6 anni fa su tio
Ê la grande povertà che crea questi disagi, ma non la si vuol vedere.

samarcanda 6 anni fa su tio
Date lavoro ai Ticinesi e residenti, altrimenti ogni lamentela diventa inutile e dannosa.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Bah, il fenomeno credo sia molto complesso e credo che sostanzialmente sia impossibile stabilire una causa specifica che porta determinati giovani a beneficiare dell’assistenza. Certamente un basso livello formativo unito ad abitudine a ricevere sussidi, come se fosse la normalità, gettano basi piuttosto pessime per il futuro di questi ragazzi. Tuttavia trovate una soluzione valida per tutti sarebbe praticamente impossibile. Bisognerebbe lavorare sui singoli casi ed individuare la strategia migliore per cambiare le cose. Per fare questo però servono risorse.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Purtroppo stai parlando di problemi complessi e solitamente gli stessi possono essere risolti con soluzioni altrettante complesse. L’equazione -15’000 frontalieri = - 15’000 disoccupati nostrani purtroppo non corrisponde alla realtà. In Ticino abbiamo importato aziende “feccia” che producono posto di lavoro con paghe da fame e non sopravviverebbero se avessero così per il perdonali normali (dignitosi per un ticinese per intenderci). Il problema ad ogni modo è mondiale e fonda le proprie radici nel liberismo estremo. Se non cambia il sistema il tutto peggiorerà sempre di più. Poco tempo fa addirittura Bill Gates è arrivato a criticare la politica fiscale di Trump, la quale, in estrema sintesi, mette soldi nelle tasche dei più ricchi e impoverisce i deboli. Ma è a livello globale che devono cambiare le cose. Le economie chiude non esistono più da decenni e le politiche protezionistiche per piccolo stati come il nostro non servono più a nulla. Questo sviluppo della società lo abbiamo determinato tutti noi con le nostre scelte politiche ed economiche. Ora possiamo solo fare autocritica e piangere. Io per lo meno, nel mio piccolo e per quelle che sono le mie limitate conoscente e competenze, ho sempre cercato di votare a favore dei poveri. L’ho fatto contro i miei interessi economici, ma non è mai servito perché sono i poveri stessi a tirarsi la zappa nei piedi.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
No, non voto a sinistra. Alle elezioni non voto mai la lista, mentre alle votazioni scelgo secondo il mio libero arbitrio, quindi a volte destra a volte sinistra. Dipende dal tema e dalle varie proposte. Quello che però è certo è che la Svizzera da decenni e oltre è governata da una maggioranza di centro destra e su questo c’e poco da discutere. In Ticino idem con patate, la Lega ha la maggioranza relativa... tuttavia il paese va allo sfascio. Forse il problema non sta solo a sinistra anche se convengo con te quando dici che negli ultimi anni quell’area politica ha preso una deriva preoccupante. Non credo si sia data alla finanza però; secondo me si limita a difendere i dipendenti pubblici e a portare avanti politiche di apertura che sono controproducenti, sia dal punto di vista elettorale che economico. Insomma, sono decisamente fuori tempo

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Non avendo la sfera di cristallo l'ho buttata li ;o))) A mio parere comunque pur dandoti ragione sulla maggioranza relativa che è a destra (Perchè la gente normale si e rotta le scatole delle idee di sinistra) PURTROPPO la reale maggioranza e quindi coloro che governano il paese (Anche il cantone) sono tutte le altre parti politiche che si definiscono di sinistra, di centro e verdi, che singolarmente sono il nulla o quasi, ma che messi insieme numericamente superano la destra, quindi e vero quando dici che in teoria siamo in un paese di destra, nella realtà quelli che governano realmente sono le sinistre. Ormai è da anni che la sinistra a livello mondiale si è data alla finanza, da noi è solo meno palese, ma sappiamo tutti chi gestisce i clandestini (Clero e sinistra) chi vuole i clandestini, chi in nome di finti ideali ambientali incassa cifre ingenti (Senza far nulla per l'ambiente) chi vuole la libera circolazione pur sapendo che da noi la pratica impoversce gli indigeni, chi vuole far entrare la Svizzera nell'UE pur sapendo che il popolo non lo vuole, chi ha screditato i referendum affossando per l'ennesima volta il risultato popolare, chi truffa (Poste e altro) e non finisce MAI in galera e nemmeno rimborsano il maltolto, questa è il sistema economico che la sinistra ha abbracciato. Saluti

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Per me la politica non dovrebbe più essere questione di destra o sinistra ma dovrebbe essere semplicemente una questione e di buoni politici e cattivi politici. E per buoni politici intendo persone competenti e che abbiano principi etici sani. Poi onestamente mi interessa poco che etichetta di partito abbiano appuntata al petto. Peccato che in Ticino queste persone scarseggino, ma tutto ciò è colpa di tutti, sopratutto di coloro che hanno queste qualità ma non si fanno avanti. Abbiamo chi ci meritiamo.

Calotta Polare 6 anni fa su tio
risposta a Laika1, ovviamente.

Calotta Polare 6 anni fa su tio
Perché, non ci sono gli aiuti sociali? Il "case management", la "task force" per l'inserimento professionale, il pretirocinio d'orientamento, il SEMO, il SAE in alcuni casi, "Spazio Ado" in alcuni altri casi e varie altre misure presenti sul territorio non sono delle buone offerte per i nostri giovani? Lei conosce questi servizi?

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Ma come? Non era colpa dei frontalieri?

Laika1 6 anni fa su tio
E gli aiuti sociali a questi ragazzi dove sono? Se secondo loro hanno già difficoltà le loro famiglie perche non vengono seguiti già subito dopo le scuole medie con assistenti sociali in modo di almeno avere un piccolo diploma!!!
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