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CANTONEDivisi sulle patate fritte che «inquinano la cucina tipica»

22.02.18 - 06:02
Una nuova legge introduce dei limiti ai grotti ticinesi. Patatine, lambrusco e vitello tonnato saranno banditi. Cosa ne pensano esercenti e clienti? Abbiamo fatto un sondaggio
Divisi sulle patate fritte che «inquinano la cucina tipica»
Una nuova legge introduce dei limiti ai grotti ticinesi. Patatine, lambrusco e vitello tonnato saranno banditi. Cosa ne pensano esercenti e clienti? Abbiamo fatto un sondaggio

LUGANO - Patatine sì, patatine no. In futuro, solo i grotti che offrono veramente prodotti del territorio potranno fregiarsi di questa denominazione tipica, in Ticino. Lo dice la nuova legge sugli esercizi alberghieri e la ristorazione (Lear) approvata dal Parlamento. La norma impone ai grotti che vogliono chiamarsi tali di evitare, ad esempio, vitello tonnato, lambrusco e patatine fritte.

Il sondaggio - Soprattutto in merito a queste ultime, i pareri però si dividono. Cosa ne pensano gli esercenti e soprattutto i clienti? Secondo un sondaggio condotto da tio.ch/20minuti, la maggioranza risicata si schiera a favore delle patatine. Per il 41 per cento dei partecipanti vanno «abbinate alla cucina tipica» mentre il 9 per cento, in loro assenza, cambierebbe addirittura ristorante. Il 49 per cento invece sostiene che in un grotto andrebbero vietate. 

«Inquinano la cucina tipica» - Anche gli esercenti sono divisi. Da una parte i “puristi” della cucina ticinese Doc: «Offriamo le patate al forno, se non sta bene i clienti vadano al fast food» provoca uno chef. «Questi prodotti inquinano la cucina tipica». Dall'altra i gestori, che fanno i conti con il portafogli. «Le patatine fritte sono molto richieste dalla clientela famigliare» e «senza quest'offerta faremmo molta fatica» spiega un ristoratore.

Gastroticino approva la legge - Il direttore di Gastroticino Massimo Suter, dal canto suo, approva la legge: «Negli ultimi anni in Ticino abbiamo assistito al dilagare di ristoranti che si definiscono grotti solo per questione di brand, serviva una norma a tutela della qualità». In questo il sondaggio gli dà ragione: il 52 per cento dei partecipanti definisce «necessaria e urgente» una norma a tutela della cucina tipica ticinese. A uno su tre è capitato «spesso» di non distinguere un grotto da un ristorante qualunque, per il menù. Al 45 per cento «qualche volta». 

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COMMENTI
 

SosPettOso 6 anni fa su tio
Nei grotti, le patate fritte non ci sono mai state e non ci sono nemmeno ora. Se trovate le patate fritte significa che siete in un ristorante che si definisce grotto malgrado non lo sia...

curzio 6 anni fa su tio
Possiamo anche parlare delle lasagne scongelate nel forno a microonde. Oppure del vitello tonnato...

Arciere 6 anni fa su tio
Mi sembra che si faccia tanto rumore per poca roba. Si trattasse di hamburger o nuggets capirei, ma una patata è una patata; al forno o fritta, cosa cambia? Poi nessuno ti obbliga a mangiarle, prendi pure la tua pulenta nostrana e lascia il tuo vicino scegliere ciò che vuole mangiare. Non vedo il problema. O allora stesso discorso con le bibite: gazosa per tutti e se vogliono una Coca vadano al fast-food; e boccalino di rosso o vadano alla birreria. I ristoranti fanno fatica, è normale che provino ad adeguarsi per sopravvivere.

Raims 6 anni fa su tio
Quindi il problema starà solo nell utilizzo del nome grotto? Eventualmente ci si potrà adeguare con un minimo di spesa da parte degli esercenti cambiando semplicemente una vocale.. magari esaltando anche le caratteristiche della cucina.. nei posti con problemi di igiene potrebbero adottare la denominazione gRatto, in quelli con cucina facilmente digeribile gRutto, in quelli che prediligono l utilizzo di prodotti afrodisiaci gRitto e chi più ne ha più ne metta.. Buona giornata a tutti ;-)
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