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CANTONE / SVIZZERABus per Zurigo, i sindacati sono scettici

19.02.18 - 17:34
SEV e transfair intendono appurare che le condizioni salariali e di lavoro siano rispettate, nonostante le rassicurazioni dell’UFT
Keystone
Bus per Zurigo, i sindacati sono scettici
SEV e transfair intendono appurare che le condizioni salariali e di lavoro siano rispettate, nonostante le rassicurazioni dell’UFT

LUGANO - L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha rilasciato alla Domo Swiss Express SA la concessione per tre autolinee nazionali a lunga percorrenza. Una di esse collegherà l'aeroporto di Zurigo a Lugano, passando da Basilea e Lucerna (vedi articolo correlato).

La posizione di transfair - transfair vede gli autobus a lunga percorrenza come un complemento, sostenendo che anche gli operatori di autobus a lunga percorrenza debbano essere costretti a contribuire alle spese infrastrutturali. Il sindacato chiede una concessione conforme alla legge sul trasporto di viaggiatori (LTV). Le condizioni di lavoro in uso nel settore devono essere definite per lo meno sulla base dei contratti collettivi di lavoro esistenti, come quello di AutoPostale Svizzera SA e dei CCL ai quali sono sottoposte le altre imprese che offrono servizi di trasporto con autobus.

«La direttiva dell’UFT sui salari minimi nel settore degli autobus non basta!»: transfair si informerà presso l’UFT per quanto riguarda gli stipendi. Per il sindacato deve essere garantito il rispetto della legge sulla durata del lavoro. transfair rivendica buoni impianti sanitari e un’ampia infrastruttura (fermate, segnaletica, pubblicazione degli orari nonché accettazione di abbonamenti generali e a metà prezzo).

Per il sindacato rimane però tuttora poco chiaro cosa significhi «una sensibile concorrenza». Definizione che per transfair deve essere precisata a livello politico. La stessa cosa vale per lo sviluppo di un progetto concernente i terminal degli autobus. Gli obblighi per gli autobus a lunga percorrenza devono garantire condizioni uguali per tutti nei confronti degli operatori di mezzi di trasporto a lunga percorrenza e impedire prezzi troppo bassi per i biglietti. transfair analizzerà la concessione e valuterà anche la possibilità di discutere in merito alle condizioni di lavoro con gli operatori di autobus a lunga percorrenza concessionari.

SEV è «scettico» - Il Sindacato del personale dei trasporti SEV prende atto con profondo scetticismo del rilascio della concessione alla Domo Swiss Express SA. Il SEV teme che gli autobus a lunga percorrenza danneggeranno il traffico ferroviario, notoriamente più rispettoso dell'ambiente. Esso non condivide inoltre le rassicurazioni dellUFT secondo cui saranno effettivamente rispettate le condizioni salariali e di lavoro vigenti nel settore.

«Per quanto attiene alle consuetudini del settore, l'UFT aveva agito in modo piuttosto creativo in relazione con i salari dei macchinisti di Crossrail. Per tale ragione – annota la vicepresidente del SEV Barbara Spalinger – il SEV vorrebbe sapere come si intende agire con gli autobus a lunga percorrenza della ditta Domo». Al momento sono in corso chiarimenti su come ciò dovrebbe avvenire. Se necessario, il SEV non mancherà di valutare gli opportuni passi legali. Per prima cosa tuttavia interpellerà direttamente la Domo Swiss Express. «Questo perché, ovviamente, vogliamo negoziare un contratto collettivo di lavoro con questa azienda», aggiunge Barbara Spalinger.

Rischio boomerang per i committenti dei TP Il SEV è tuttora dell'avviso che lasciar circolare questi autobus sulle lunghe distanze nel traffico nazionale sia in contraddizione con la promozione del traffico a lunga percorrenza su rotaia, come attuata finora a suon di miliardi dell'ente pubblico. «Le linee di bus a lunga percorrenza gestite unicamente su percorsi redditizi faranno mancare alle FFS gli utili necessari per compensare i costi sulle tratte meno vantaggiose», spiega Barbara Spalinger. «Così facendo, in futuro l'ente pubblico dovrà sovvenzionare in misura ancora maggiore queste tratte periferiche, in modo da evitare lo smantellamento di altre prestazioni.»

Il SEV nutre serie riserve anche per quanto riguarda la concorrenza al traffico regionale viaggiatori, che pure beneficia di sovvenzioni pubbliche. Per Barbara Spalinger, «la prassi dovrà chiarire se questa concorrenza sia rilevante o meno dal punto di vista giuridico».

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COMMENTI
 

gabola 6 anni fa su tio
Dai sindacati,tra 2 giorni non ne parla piu nessuno e voi state tranquilli,ai verdi,ma non volevate mica far diminuire il traffico con alptransit? Gia avete capito che la teoria dei camion non sta in piedi,questa la conferma che se non cambia qualcosa coi prezzi nemmeno con li persone sta in piedi,sempre piu un buco nell' acqua in una montagna,e num a pagom
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