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LUGANOIl nullatenente con permesso B e amicizie «preoccupanti»

13.02.18 - 08:22
La Procura ha spiccato un mandato di cattura nei confronti di un cittadino italiano, residente - fino a poco fa - nel Mendrisiotto
Il nullatenente con permesso B e amicizie «preoccupanti»
La Procura ha spiccato un mandato di cattura nei confronti di un cittadino italiano, residente - fino a poco fa - nel Mendrisiotto

LUGANO - In Italia risulta nullatenente. In Ticino ha avuto fino a poco tempo fa un contratto di lavoro, conti in banca, un permesso B e soprattutto amicizie. Tante amicizie. Con un «poliziotto» e un «politico», un «pezzo grosso». Almeno così dice, in alcune conversazioni registrate dalla Polizia cantonale. Il Ministero pubblico ha confermato a tio.ch/20minuti di avere emesso nelle scorse settimane un ordine di cattura nei confronti di un cittadino italiano residente – formalmente – nel Mendrisiotto. Il 55enne era un volto noto nel mondo delle corse d'auto, e avrebbe avuto un ruolo chiave nell'indagine per riciclaggio che ha coinvolto un ex quadro della Bsi, a settembre scorso. L'ex pilota, su cui pende un mandato di cattura, è un personaggio già noto anche alle forze dell'ordine: nel 2000 era stato arrestato, in Italia, per una maxi-evasione fiscale organizzata nell'ambito delle corse di rally.

Permesso non rinnovato - Il caso aveva fatto scalpore. Ma ciò non ha impedito all'uomo di trasferirsi in Ticino con tanto di permesso B, presentando all'Ufficio stranieri un contratto di lavoro e uno d'affitto. Sulla veridicità di quest'ultimo sono in corso accertamenti. Il contratto di lavoro invece è stato firmato da un'azienda del Mendrisiotto: il titolare, contattato al telefono, conferma di avere avuto alle proprie dipendenze il 55enne «fino a novembre, quando ho dovuto interrompere il rapporto di lavoro» perché il Cantone «non gli ha concesso il rinnovo del permesso».

Dichiarazioni preoccupanti - Ma agli atti c'è una conversazione registrata, in cui l'ex pilota vanta amicizie ancor più problematiche. Un «poliziotto» citato a più riprese, che lo avrebbe aiutato con le pratiche di residenza e un «politico» ticinese a cui avrebbe chiesto (senza ottenerli) dei favori. Per finire il legame più «preoccupante» secondo gli inquirenti: l'uomo – ignaro di essere registrato – cita alcuni «amici» di Nova Milanese, affiliati a un locale clan della 'ndrangheta. Proprio nell'hinterland milanese, dopo aver schivato il mandato di cattura, il 55enne sarebbe stato visto in pubblico l'ultima volta a dicembre. Durante una corsa di rally, neanche a dirlo.  

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