Il medico già noto per le terapie naturali a base di cannabidiolo è tra i promotori di un progetto per un allevamento con laboratori a Pregassona
LUGANO - La bava di lumaca? Si utilizza sempre di più nel settore cosmetico, ma anche in ambito medico. Ed è proprio nel secondo che intende fare il proprio ingresso la Helix Dispersa Sagl di Lugano, di cui fa parte anche il dottor Werner Nussbaumer di Gravesano, già noto per la prescrizione di terapie naturali a base di cannabidiolo. Ecco dunque che in una serra di Pregassona sarà prossimamente avviata «un’attività agricola legata all’allevamento e all’utilizzo delle risorse delle lumache», come si evince dalla richiesta per il cambio di destinazione in pubblicazione fino al 27 febbraio 2018 all’ufficio tecnico di Lugano. Un progetto che prevede la creazione di sette “giardini” per l’allevamento a terra e di quattro locali amovibili in cui avverranno i processi di estrazione, lavorazione e stoccaggio della bava. «In Ticino siamo i primi che si danno alla produzione di preparati terapeutici» afferma, da parte sua, Nussbaumer.
Si parla in particolare di pomate cicatrizzanti o per la pelle secca, come pure di sciroppi per la tosse o di nutraceutici contro le gastriti o le infiammazioni. «D’altronde già i nostri nonni mangiavano i lumaconi quale rimedio all’acidità di stomaco» sottolinea il terapeuta. Per lui non si tratta comunque di un modo per abbandonare la canapa, anzi: «Il cannabidiolo si può benissimo combinare alla bava di lumaca».
Ma come avviene l’estrazione? «Innanzitutto non bisogna torturare gli animali» ci dice, spiegando che con la somministrazione di una piccola quantità di ozono si induce la lumaca a produrre la bava. È una procedura che si può ripetere due-tre volte, a intervalli di una settimana. E in seguito? «Le lumache si possono poi mangiare».
La produzione e il consumo di bava sta registrando un vero e proprio boom nella vicina Italia, secondo una recente analisi dell'associazione dei coltivatori diretti. Ed è dall’Italia che saranno importate le lumache della razza Helix Aspersa Maxima: ogni tre mesi e mezzo circa è previsto l’arrivo, all'allevamento di Pregassona, di fino a una tonnellata di esemplari.