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GRANCIATruffati da un negozio di serramenti: «È scomparso nel nulla»

09.02.18 - 06:00
Il racconto del calvario di una signora che aveva versato 8’800 franchi di acconto, ma non ha mai visto la merce ordinata. E fra le vittime del raggiro non vi sono solo i clienti
fotolia
Truffati da un negozio di serramenti: «È scomparso nel nulla»
Il racconto del calvario di una signora che aveva versato 8’800 franchi di acconto, ma non ha mai visto la merce ordinata. E fra le vittime del raggiro non vi sono solo i clienti

GRANCIA - È una truffa da svariate decine di migliaia di franchi e che coinvolge diverse persone quella che è stata messa in atto da un rivenditore di serramenti del Parco commerciale Grancia. È una vittima del raggiro a raccontarci quanto accaduto.

I fatti - «A settembre ho firmato un contratto con un negozio di Grancia per l’acquisto di alcune persiane. La fattura era di 17’600 franchi, con un acconto di 8’800 franchi. La merce sarebbe dovuta arrivare a novembre, ma hanno avuto un problema con la produzione perché - a loro dire - la ditta fornitrice della merce sarebbe stata momentaneamente chiusa per delle verifiche dopo che vi era stata una fuga di gas. La consegna è stata posticipata a gennaio», racconta la nostra interlocutrice.

Arriva il mese di gennaio, ma ancora nessuna notizia della merce. La donna prova a prendere contatto con il negoziante, che le dice che era in corso lo sdoganamento e che si sarebbero fatti vivi loro. «Da allora non è più reperibile in alcun modo, né via mail, né tramite telefono», precisa la donna.

La signora si reca dunque al negozio assieme al marito, ma lo showroom è “chiuso per lutto”. Altro tentativo qualche giorno dopo: il cartello scompare, ma il negozio è sempre chiuso. Davanti all’entrata, anche altri clienti raggirati. La donna non demorde e dopo alcune ricerche su internet trova la ditta fornitrice delle persiane, un’azienda di Salerno: «Li ho contattati e mi hanno detto che da 4-5 mesi non hanno più ordini da questo negozio di Grancia. Anche la fuga di gas era un’invenzione». Nei giorni scorsi ecco dunque la denuncia al Ministero pubblico.

Clienti e artigiani - Telefonicamente siamo riusciti a raggiungere altre due vittime del raggiro. La prima avrebbe dovuto ricevere una porta in vetro il mese scorso, ma da quando ha pagato i 2'000 franchi di acconto il negoziante è scomparso. «Sono andata in polizia per sporgere denuncia contro questo truffatore, che va fermato subito. Poi sono andata al negozio e ho provato nuovamente a contattarlo, ma nulla», ci racconta.

Non sono però solo i clienti ad essere caduti nella "trappola". Anche alcuni artigiani che hanno eseguito dei lavori per il negoziante di Grancia non sono stati pagati. Uno di loro lamenta una fattura scoperta da circa 1'200 franchi, «e conosce altri artigiani che sono sulla stessa barca».

Non pagava le pigioni - Il direttore del Parco commerciale Grancia Fabio Canciani - da noi contattato - pur non essendo a conoscenza dei casi di truffa conferma tuttavia che il negoziante avesse dei problemi finanziari. Negli ultimi mesi non sarebbe riuscito a pagare l’affitto. «Non riusciva più a sostenere i costi, abbiamo quindi trovato un accordo per chiudere il contratto. Quando ci troviamo in queste situazioni, specie se si tratta di una società a garanzia limitata, rinunciamo al recupero crediti perché si arriverebbe al fallimento dell’azienda». «Per noi l’importante è il recupero della superficie, che il locatario deve ancora liberare», conclude Canciani.

 

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