Momento complicato per i convogli che collegano Svizzera italiana e capoluogo lombardo. Stop d'emergenza nel tunnel di San Martino per un TILO. Le FFS: «Disagi dopo l'introduzione del nuovo orario»
LUGANO – Il Ticino e Milano su rotaia sono ancora molto lontani. Lo indica l'ennesimo fine settimana di passione a cui sono stati sottoposti i passeggeri che dalla Svizzera italiana si muovono su rotaia verso il capoluogo lombardo, e viceversa. Nella serata di domenica, addirittura, un TILO che circolava verso nord è rimasto per una buona mezzora fermo all'interno della galleria di San Martino. Generando attimi di panico in alcuni viaggiatori che soffrono di claustrofobia. «È stata una situazione assurda – racconta Carlo F., uno dei passeggeri – nessuno ci ha spiegato cosa stava accadendo. Io ero diretto a Bellinzona. Una volta arrivati a Lugano ci hanno fatto cambiare treno. E poco più tardi, a Lamone, ecco un nuovo cambio forzato. Sono arrivato a casa con quasi un'ora e mezzo di ritardo».
Problemi anche all'andata – Ma la domenica di Carlo F. era iniziata con un altro inghippo non da poco. Uno stop di circa quaranta minuti alla stazione di Chiasso, al mattino, nel corso del viaggio di andata. «Anche in quel caso ci hanno fatto cambiare treno. Io avevo un appuntamento a Milano, per lavoro. E ho dovuto posticiparlo». E c'è pure chi racconta di essere rimasto a piedi sabato mattina, mentre alla stazione di Lugano attendeva l'Eurocity delle 9.20, in direzione di Milano. «Il treno è stato soppresso – dice Sandra L., una passeggera indispettita – abbiamo dovuto attendere quello successivo. Che era alle 11.20. Due ore di attesa».
Diversi treni in ritardo – Patrick Walser, portavoce delle Ferrovie federali svizzere (FFS), cerca di giustificare l'accaduto. «Da quando, a dicembre 2017, abbiamo introdotto il nuovo orario dei treni, si stanno registrando alcune difficoltà a livello di collegamenti tra il Ticino e Milano. Il fatto è che il nuovo orario è molto denso. E non dipende solo dalle FFS. Il ritardo di un treno non è quasi mai una questione isolata. Può causare disagi anche ad altri treni».
Fermi in galleria – Certo. Ma mezzora all'interno di un tunnel è un po' troppo. Per non parlare dei due cambi forzati. «Si tratta di disagi causati da una perturbazione all'apparecchio centrale – fa notare Walser – questa ha provocato il ritardo di diversi treni. Era stato segnalato un problema a uno scambio. I treni, finché la situazione non fosse stata chiara, avrebbero dovuto circolare su un binario solo. Il convoglio si è fermato in galleria perché il “segnale d’entrata” si trova proprio in prossimità del tunnel di San Martino. E questo significa che se il treno rimane bloccato lì, si ferma in galleria».
Le scuse – Un guasto tecnico, dunque. Che ha suscitato parecchio disappunto. Qualcuno, tra le decine di presenti, si è anche sentito male. «Naturalmente siamo dispiaciuti per i disagi con cui sono stati confrontati i viaggiatori – evidenzia il portavoce delle FFS – ma va sottolineato che non c'è alcuna prescrizione che precluda una fermata in galleria in caso di guasto tecnico».
Una coincidenza impossibile da prendere – Intanto, anche la nuova settimana pare essere iniziata sotto una cattiva stella. Almeno stando a quanto vissuto da Benedetto L. alla stazione di Mendrisio nel pomeriggio di ieri, lunedì. «Il regionale da Milano è arrivato con due minuti di ritardo sul binario 1. La coincidenza per Lugano è sul binario 5. Tutti i viaggiatori si fiondano nel sottopassaggio per vedere il treno per Lugano chiudere le porte al momento in cui arrivano sul marciapiede. Risultato? Mezzora di attesa nella bella Mendrisio».
Servizio clienti – Ritardi, guasti, coincidenze impossibili. Non c’è pace per la linea Ticino-Milano, già oggetto di critiche in passato. Walser di fronte alle lamentele dell’utenza, espresse a mezzo stampa, appare irritato. «I viaggiatori possono sempre rivolgersi al nostro servizio clienti».