Quanto incassano i mediatori assicurativi tramite commissioni e bonus per portare nuovi affiliati alle casse malati? Un ex professionista del settore ci svela i conti
LUGANO - Parlare di casse malati a gennaio vuol dire parlare di tre tipologie di persone: quelli che hanno assorbito la batosta e hanno accettato passivamente l’aumento dei premi assicurativi. Quelli che sono riusciti a cambiare cassa malati e magari a risparmiare qualche franco. E poi c’è una terza categoria: quella dei professionisti del settore assicurativo che proprio in questi giorni tira i conti delle proprie commissioni maturate durante l’ultimo trimestre dello scorso anno.
Guardiamo allora nelle tasche proprio a questa categoria, partendo da una domanda: quanto elargiscono le Assicurazioni di cassa malattia ai propri consulenti assicurativi per ogni nuovo contratto stipulato? Parliamo di golose provvigioni e bonus da leccarsi le dita.
Per un contratto di cassa malattia base stipulato con un privato cittadino, la commissione riconosciuta è pressoché poco interessante e normalmente si aggira intorno ai 50.- franchi per contratto. Per una famiglia di quattro persone il consulente si porta a casa circa 200.- franchi.
La porta del paradiso si apre con la complementare - La situazione cambia notevolmente quando si inizia a discutere dell’assicurazione complementare. Non è obbligatoria, certo, ma come tutti noi assicurati sappiamo molto bene, farne a meno a volte è un po’ più difficile curarsi. E qui si apre la porta del paradiso per un consulente assicurativo. A dipendenza dell’età dell’assicurato e di tutte le crocette che metterà sul suo contratto, per la durata di un anno, la commissione può oscillare tra i 1’200.- e i 1’800.- franchi. Se poi l’assicurato non è single e deve provvedere alla copertura dell’intera famiglia, ecco che il malloppo per il bravo consulente diventa molto interessante.
E i premi aumentano - In fondo, è giusto che sia così, si dirà. Se un consulente assicurativo fa bene il suo mestiere, è corretto che sia riconosciuto. Quello che però è un po’ più difficile comprendere da parte dell’assicurato è l’incidenza di quanto questo sistema di commissioni e bonus va ad appesantire un premio sempre più esasperato per moltissime famiglie.
L’ex broker assicurativo ci svela le carte - Abbiamo provato a fare una simulazione per capire meglio con l’aiuto di un ex-broker assicurativo. L’assicurato è un uomo del luganese di 52 anni, single. L’assicurato desidera un contratto con una franchigia di 300 franchi e la copertura complementare con camera privata. Nessuna copertura infortuni, già coperto dal proprio datore di lavoro. Totale del premio mensile per il 2018: 611.60 franchi (il premio mensile per la stessa copertura nel 2017 era di 564.75 franchi, +8.3% di aumento). Successivamente il nostro ex-broker ci calcola la sua potenziale commissione sulla nuova polizza appena stipulata e, con il sorriso sulle labbra, ci dice che per un contratto così avrebbe portato a casa tra i 1600 e 1800 franchi, a dipendenza della compagnia assicurativa.
Possiamo forse evitarci questo costo? - La risposta è “no”. Che sia il vostro consulente assicurativo preferito, l’amico che procaccia contratti di casse malati come secondo lavoro, oppure il consulente diretto della compagnia di assicurazioni, non si potrà evitare. Neppure navigando su qualsiasi sito Internet che confronta prezzi e che a primo avviso sembrerebbe volerci far risparmiare. La commissione che s’intascheranno queste web company, una volta concluso l’affare, sarà poco inferiore da quella del nostro amico consulente. E in alcuni casi il riconoscimento di una commissione minore, sempre per il procacciamento online, c’è già solo mettendo in contatto un potenziale interessato con l’assicuratore stesso. E ora è anche più chiaro lo stalking che dobbiamo subire, soprattutto nel periodo da aprile a settembre, ben mirato per essere nei termini di disdetta contrattuale, dai call center che ci chiedono in svizzero tedesco se siamo contenti della nostra cassa malati.