I capitali immessi nella società ammontano a 200 milioni, negli anni. Ora gli inquirenti devono capire dove sono finiti i soldi che erano nei conti della compagnia
LUGANO - Circa 12 milioni di franchi spariti dalle casse in appena quattro mesi, e finiti chissà dove. Sul buco della Darwin Airline le autorità (anche giudiziarie) vogliono vederci chiaro. Nei giorni scorsi l'Ufficio esecuzione e fallimenti di Lugano ha incontrato i precedenti amministratori della società, per verificare lo stato dei conti al momento della cessione della compagnia ad Adria Airways.
«I bilanci erano a posto» - La domanda è: come ha potuto il vettore sloveno, che ha rilevato a luglio scorso la compagnia aerea luganese, arrivare al fallimento in così poco tempo? Il vecchio management ticinese, ricordiamo, ha più volte dichiarato di avere consegnato ai nuovi proprietari «una compagnia solvibile con i bilanci in positivo» nell'estate 2017.
65 milioni di debiti "abbonati" - I numeri trapelati finora sono stati, sostanzialmente, confermati carte alla mano dagli ex-amministratori: 10 milioni di capitalizzazione al netto dei debiti, comprese ipoteche per circa 11 milioni di franchi. Questo grazie anche alla cancellazione di 65 milioni di debiti (postergati) da parte dei vecchi azionisti, per lo più locali, e di Etihad.
Soldi spariti chissaà dove - In totale, però, i capitali immessi nella società dalla sua fondazione ammonterebbero a oltre 200 milioni di franchi, tra investimenti e ricapitalizzazioni. Una cifra enorme, tutta sopportata dai vecchi azionisti. Ora toccherà agli inquirenti chiarire cosa ne è stato dei soldi che erano nei conti dell'azienda al momento della vendita. Stando ai nostri calcoli, ballano almeno 12 milioni di franchi. Soldi ricevuti in dote da Adria e volatilizzati: per lasciare posto a un unico, misterioso buco.