Cerca e trova immobili

CONFINE / CANTONEI frontalieri valgono decine di milioni per i Comuni di confine. Che non nascondono un timore

05.12.17 - 10:52
Preoccupa l'accordo fiscale tra Roma e Berna. L’assessore regionale: «Abbiamo infatti chiesto al Governo che gli accordi internazionali vengano definiti con la nostra partecipazione»
tipress
I frontalieri valgono decine di milioni per i Comuni di confine. Che non nascondono un timore
Preoccupa l'accordo fiscale tra Roma e Berna. L’assessore regionale: «Abbiamo infatti chiesto al Governo che gli accordi internazionali vengano definiti con la nostra partecipazione»

COMO - Quanto valgono i frontalieri in termini di ristorni? Diverse decine di milioni di franchi che finiscono nelle casse dei Comuni entro 20 chilometri dal confine. 

I ristorni relativi al 2015 - riferisce il portale espansione Tv - sono stati da poco distribuiti. Per quanto riguarda quelli indiretti (che vanno ai comuni con meno del 4% di frontalieri), la Regione Lombardia distribuirà alle Province di confine circa 16 milioni di franchi: 91mila a Lecco, 80mila a Sondrio, 8,8 milioni a Varese e 7,1 milioni a Como. I fondi dovrebbero servire per interventi sulla rete stradale e per la manutenzione di edifici pubblici.

Ancora più alte sono le cifre dei rimborsi diretti (che vanno ai Comuni di confine con più del 4% di frontalieri). Un esempio? 26 milioni e 697mila franchi per i Comuni della provincia di Como che, sommati agli oltre sette milioni di restituzione indiretta, ammontano complessivamente a oltre 33 milioni.

Risorse, queste, a cui i Comuni sono così avvezzi da essere diventate «di vitale importanza», come ammette l’assessore regionale Francesca Brianza che non nasconde profonde preoccupazioni per il futuro. «Per questo motivo esprimiamo seria preoccupazione per il nuovo accordo fiscale tra Roma e Berna, che non prevedrebbe l’esistenza dei ristorni stessi. Abbiamo infatti chiesto al Governo che gli accordi internazionali con gli Stati confinanti la Lombardia, vengano definiti con la nostra partecipazione, e che sia possibile istituire le zone economiche speciali così da favorire, attraverso la concessione di agevolazioni fiscali, sviluppo economico ed occupazione per le aree di confine”».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE