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SAN BERNARDINO (GR)L’agonia di una perla che non brilla più: il video tra la gente del villaggio

22.11.17 - 07:01
Non ci si illude: gli impianti storici non riapriranno. Christian Vigne, responsabile dell’ente turistico locale, invita tutti a reinventarsi: «Puntiamo sugli eventi. Abbiamo un grande potenziale»
L’agonia di una perla che non brilla più: il video tra la gente del villaggio
Non ci si illude: gli impianti storici non riapriranno. Christian Vigne, responsabile dell’ente turistico locale, invita tutti a reinventarsi: «Puntiamo sugli eventi. Abbiamo un grande potenziale»

SAN BERNARDINO – Non ci si illude più a San Bernardino. Il fuoco di paglia dello scorso inverno resterà tale. Un puro esercizio formale, tanto per non avere problemi burocratici. La famiglia Ghezzi, proprietaria delle strutture di Confin 2000, non riaprirà gli impianti di risalita. Nel villaggio ci si aggrappa al mezzo milione di franchi investito dal Comune di Mesocco sulle piste di Pian Cales, dedicate a principianti e a sciatori più tranquilli. «Porteranno qualche cliente in più – dice Christian Vigne, direttore dell’Ente Turistico Regionale del Moesano –. Per il resto bisogna reinventarsi».

Rassegnazione – Questo, a San Bernardino, sarà il quinto inverno, sugli ultimi sei, con gli impianti di risalita “storici” chiusi. Negli scorsi giorni si era ipotizzato un ritorno di fiamma da parte della famiglia Ghezzi, che detiene la licenza degli impianti ormai da decenni. Ma il tempo stringe. E, oggettivamente, appare impossibile organizzarsi per l’inverno imminente. Nessuno ci crede. E basta dare un’occhiata al video realizzato da Tio/20 Minuti per le vie del villaggio per capire come tra esercenti e imprenditori regni una certa rassegnazione. «San Bernardino era una perla del turismo svizzero – dice un esercente –. Adesso siamo diventati anonimi».

Le alternative – Tra i delusi c’è anche Vigne. Che invita comunque tutti a non abbassare la guardia. «Stiamo intensificando gli accordi con Splügen. In modo che lo sciatore esperto può magari soggiornare a San Bernardino e andare a Splügen a sciare. Puntiamo anche sugli eventi. Sui mercatini, sulle manifestazioni. San Bernardino non va più vista solo come una località sciistica. E lo abbiamo più volte dimostrato. Oggi abbiamo anche tanti turisti di giornata. Gente che viene qui solo per vedere la neve e passare una giornata in mezzo alla natura e alla quiete».

Un valore aggiunto non sfruttato – Sulle piste di Pian Cales va aperto un discorso a parte. Il Comune di Mesocco ha lavorato bene. Rinnovando anche il centro sportivo, con un investimento di 1,5 milioni. Ma è mancata un po’ di comunicazione all’interno, tra gli operatori del settore. L’impressione è che si stia spingendo troppo poco su questa alternativa. «È un peccato – sostiene Vigne –. Ci sono dei limiti da questo punto di vista. Purtroppo si sta dando poco peso all’investimento. Gli attori principali, cioè gli operatori, non sono coinvolti». 

C’è chi chiude e chi apre – Si torna a parlare di alberghi e di ristoranti. Dove alcuni stanno tremando per i conti che faticano a tornare. «Gli alberghi storici hanno chiuso – precisa Vigne – mentre, per contro, si sono viste le aperture di due nuove strutture (Aparthotel S-Bernardino ed e-Room) e in questi giorni sono state posate le modine per una nuova struttura ricettiva».

Prezzi alti e improvvisazione – La situazione globale, tuttavia, è in stallo. E questo fondamentalmente a causa di due fattori. Vigne è onesto: «Da una parte, i proprietari degli immobili chiusi tengono i prezzi troppo alti e non trovano accordi con i potenziali acquirenti. Dall’altra, c’è troppa gente che si improvvisa. E che viene a San Bernardino per tentare la carta della ristorazione. Alla fine ne va della qualità del servizio».   

La via giusta – Da una parte la famiglia Ghezzi. Dall’altra il Comune di Mesocco. Tutti gli altri col fiato sospeso. Ad attendere un’intesa che non c’è più. E che forse non tornerà mai. «Noi non possiamo entrare in materia – ammette Vigne –. Dobbiamo concentrarci su cosa possiamo fare con le risorse attuali. Creare iniziative e cercare di essere più attrattivi. Questa è la via giusta. Sperando in una mano da parte della meteo».  

 

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COMMENTI
 

beta 6 anni fa su tio
In certi posti, certe autorità, sono convinte che i soldi, per chi deve solo pagare , cascano dal cielo . Posteggi; tutti a pagamento e quei 4 pseudo gendarmi solo con il blocchetto delle multe in mano . Pagamento minimo un franchetto quasi come a Saas Fee . Buon senso = zero . Ufficio " turistico " con 3 divieti di ... fermata .( stabile ristrutturato con spesa quasi milionaria ) Prezzi da, in certi siti, fuori di testa. Investimenti da spendi e spandi grazie alle tasse di soggiorno che danno un bel contributo . ( es. nuovo centro sportivo ) Lungimiranza dei ... politici non oltre la punta del loro naso . Vedi nuove modine con il tappeto mobile che ci passa in mezzo . La colpa la danno ai Ghezzi che come privati fanno come é ovvio il loro interesse . Poi ci si chiede perché il paese, in certi momenti , é moribondo . Forse farsi una piccolo autocritica sarebbe auspicabile .

Zico 6 anni fa su tio
la domanda principale alla quale nell'articolo non si fa cenno è: ma quanto costa aprire questi impianti? se no è come parlare del sesso degli angeli

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Piuttosto chiediti, come hanno fatto i nostri vecchi a costruire da ZERO un intero impianto sciistico, e ora non riescono nemmeno a tenerlo aperto?

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a Lore62
non lo so, ma visto che si parla di soldi mi piacerebbe sapere quanto costa tenere aperti gli impianti per una stagione. immagino che il Comune ed il cantone lo sappiano ed anche i privati che gestiscono gli impianti

rexlex 6 anni fa su tio
comunque meglio reinventarsi, c’è poco da fare affidamento sulla neve: ne vedremo sempre di meno. vedi monte tamaro...

Lore62 6 anni fa su tio
Norme e assicurazioni dai costi proibitivi danno una mano a far fallire tutte queste attività pubbliche! Si stanno mangiando tutto quello che hanno costruito in passato i nostri vecchi...

Bandito976 6 anni fa su tio
Queste sono le conseguenze di una Svizzera sempre piú europeizzata. Al posto di pensare alle regioni periferiche pensano a creare linghe d'asfalto per favorire ulteriormente traffico estero e inquinamento importato

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Ecco perche gli imprenditori falliscono...

Panterarosa 6 anni fa su tio
Se non conosci le cose, informati prima di dire stupidaggini. I Ghezzi ci Hanno provato in mille modi (ampliamento di impianti ed alberghi, cessione degli impianti al comune, condivisione di eventuali perdite, ecc), e il comune ha sempre risposto loro picche. E adesso pretendi anche che ci mettano del loro per fare regali ad altri (incapaci)?

Miao84 6 anni fa su tio
Risposta a Panterarosa
non si tratta di regalare ad incapaci, ma di realizzare il giusto prezzo, o secondo te e' meglio tenere tutto chiuso?

rexlex 6 anni fa su tio
Risposta a Panterarosa
qualcuno sa dirmi quando scadono le licenze e se poi il comune rientra in possesso delle strutture?

Baghera 6 anni fa su tio
Risposta a Panterarosa
Ci hanno provato? ampliamento di impianti ed alberghi? cessione degli impianti al comune? Ahh quest'ultimo si a un prezzo da capogiro, ed è anche per questo motivo che vari imprenditori interessati hanno rinunciato!!! Il comune invece rispetto alla famiglia Ghezzi negli ultimi anni ha investito milioni in infrastrutture pubbliche, campeggio, ha acquistato l'impianto di Piancales, tappettini per bimbi e slitte, nuovo centro sportivo, ecc. Il comuna non ha sempre risposto picche? probabilmente perché è solo stufo di contribuire e non ricevere niente in cambio. Oltretutto La fam. ghezzi ha una concessione quindi sono i responsabili degli impianti, Se un ente pubblico come i comuni devono intervenire per salvare tutte le imprese in difficoltà o che come in questo caso vogliono solo fare i loro profitti anche a scapito di una regione intera allora siamo messi molto ma molto male. Già ma è più facile dar la colpa al comune e ai suoi abitanti. Forse è qualcun d'altro che deve informasi.

Miao84 6 anni fa su tio
Complimenti alla famiglia Ghezzi, veri imprenditori, piuttosto che trovare un prezzo e far girare l'economia di una zona importante, tengono chiuso, BRAVI IMPRENDITORI...BRAVI

pillola rossa 6 anni fa su tio
Accoglienza col tappeto rosso a bucalettere di delinquenti ricercati in tutto il mondo e nulla per la gente del posto...

tip75 6 anni fa su tio
povero Ticino...tutto pieno solo di traffico e ormai cose che non funzionano più, tutto proibito e stracaro e nessun servizio solo multe e traffico

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a tip75
è GR ma non cambia molto...

skorpio 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Infatti. Io lo considero TI e amche l articolo è sotto TI e la famiglia in questione è ticinese

skorpio 6 anni fa su tio
Qui come in altri posti del Ticino ( es. Via Nassa) i proprietari, piuttosto che abbassare i prezzi preferiscono tenere vuoti i locali...

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a skorpio
è GR
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