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La Dottoressa Poppins e la sua missione: «Far dimenticare ai bambini la malattia»

CANTONELa Dottoressa Poppins e la sua missione: «Far dimenticare ai bambini la malattia»

22.11.17 - 06:01
Chiacchierata con uno degli artisti della Fondazione Theodora. E il 26 novembre "Super Selfie" per aiutare i "Dottor Sogni" a riportare il sorriso ai giovani degenti
tio/20minuti
La Dottoressa Poppins e la sua missione: «Far dimenticare ai bambini la malattia»
Chiacchierata con uno degli artisti della Fondazione Theodora. E il 26 novembre "Super Selfie" per aiutare i "Dottor Sogni" a riportare il sorriso ai giovani degenti

LUGANO - I tempi cambiano e così pure i costumi. E mentre al cinema e in tv i clown assumono i connotati di figure terribili e per nulla divertenti, c’è chi continua ad “inforcare” il naso rosso per strappare qualche sorriso. Magari affrontando qualcosa di realmente terribile, come può essere la malattia di un bambino.

Così è per Pilar Koller da Rocha, in arte “Dottoressa Poppins” che, attraverso la Fondazione Theodora, aiuta i bambini in ospedale e le loro famiglie ad affrontare la difficile prova del ricovero. «Amo tantissimo i bambini e mi piace portare loro la magia», ci spiega mentre, in uno stanzino dell’EOC di Lugano, si prepara per una delle sue consuete visite ai piccoli degenti.

Come sei arrivata a indossare il naso rosso da clown?
«Volevo fare la dottoressa, ma avevo paura del sangue», aggiunge ancora la signora da Rocha, oggi attrice di teatro. «Poi un giorno mi è stato chiesto di vestire i panni della Dottoressa Poppins per curare l’anima dei bambini. Ho accettato».

Qual è il tuo obiettivo nel tuo lavoro con i bambini?
«Far dimenticare loro che si trovano in ospedale. Sdrammatizzare la malattia».

Perché hai scelto di farlo e cosa ti spinge a continuare?
«Quello che ricevo è così importante che mi fa andare avanti. Anche se ci sono momenti molto difficili. Segui un bambino per anni e ad un tratto viene a mancare. Ti ritrovi a piangere e a stare male perché ti senti in qualche modo responsabile per lui. La prima volta che mi è capitato sono dovuta andare da uno psicologo per farmi aiutare».

In quanti siete a portare un sorriso ai più piccoli?
«Oggi sono in tre i “Dottor Sogni” che coprono gli ospedali di Bellinzona, Lugano, Mendrisio e Locarno. Per oltre 10 anni, però, l’ho fatto da sola».

Come si arriva ad essere un “Dottor Sogni”?
«All’inizio con una formazione di diverse settimane che comprende anche le norme igieniche da seguire quando si è in ambiente ospedaliero. Poi si seguono corsi costanti di approfondimento».

Come si finanzia la Fondazione Theodora?
«Tramite sponsor fissi, raccolte fondi e donazioni da entità che collaborano con noi».

Smile on The Water, il Super Selfie per Fondazione Theodora - Tra queste collaborazioni vi è, ultima solo in ordine di tempo, quella con la comunità de "Ilsorrisovincesempre", (promossa da aziende, associazioni e operatori socio culturali) che, proprio in favore della Fondazione Theodora, il 26 novembre (tra le 13:00 e le 13:30) organizzerà un "Super Selfie Collettivo" sulle navi della Società Navigazione di Lugano (Lake Lugano Boat tours & Ristorante).

Chi raggiungerà l'imbarcadero Lugano-Centrale avrà accesso gratuito a una delle navi messe a disposizione sulle quali, una volta al largo, verrà scattato un selfie collettivo da un drone. È un appuntamento collettivo ideale per famiglie con bambini o gruppi di colleghi, amici o ancora appassionati di sport e, ovviamente, del sorriso. Essere presenti è fondamentale in quanto, per ogni persona che si presenterà, gli sponsor della manifestazione verseranno 1 franco che andrà a favore della suddetta Fondazione per aiutare a portare nuovi sorrisi ai più piccoli.

Per ulteriori informazioni sulla manifestazione "Smile on The Water" clicca qui

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COMMENTI
 

tip75 6 anni fa su tio
oleeeeee Pilar bravaaaa!!!
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