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CANTONEUn anno record per la sifilide

23.10.17 - 12:16
Nell’ultimo decennio i casi sono raddoppiati, anche in Ticino. L’esperto: «C’è meno paura dell’HIV»
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Un anno record per la sifilide
Nell’ultimo decennio i casi sono raddoppiati, anche in Ticino. L’esperto: «C’è meno paura dell’HIV»

Rapporti

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - Sono già 1’036 i casi di sifilide in Svizzera che nel corso di quest’anno sono stati segnalati all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Praticamente il doppio di quelli che si contavano nel 2007: allora erano 557. E ancora di più rispetto alla metà degli anni Novanta, quando le segnalazioni erano cinquanta. E considerando che il 2017 non è ancora terminato, per la fine dell’anno si arriverà presumibilmente a una cifra record. «Ogni settimana scopriamo nuovi casi» afferma Philipp Bosshard della Clinica dermatologica dell’Ospedale universitario di Zurigo, interpellato dall’Aargauer Zeitung.

Contagio maschile, ma non solo - La trasmissione della sifilide avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali, di qualsiasi tipo. Sarebbe particolarmente diffuso il contagio anale, come conferma anche un recente studio tedesco che tra le cause constata un aumento di sesso anale non protetto negli ambienti omosessuali. E le cifre dell'UFSP attestano che la malattia è contratta soprattutto dagli uomini (si tratta all’incirca del 90% delle segnalazioni).

Il timore dell’HIV - Ma come si spiega il costante aumento dei casi? «Riteniamo che negli anni Novanta fosse più diffusa la paura dell’HIV» afferma Bosshard. Pertanto all'epoca veniva utilizzato maggiormente il preservativo, che impediva anche il contagio da sifilide.

Ginevra e Basilea in testa - Il maggior numero di contagi si registra a Basilea-Città (30,04 su 100’000 abitanti) e Ginevra (31,66). In Ticino i casi, in rapporto alla popolazione, sono 14,96 (nel 2007 erano 7,3). Il nostro cantone è quindi in linea con il dato nazionale, che - come detto - nell'ultimo decennio è raddoppiato.

Clamidiosi e gonorrea - Nell’ultimo decennio si osserva anche l’avanzata di altre malattie sessuali, come la clamidiosi e la gonorrea. Per la prima nel 2017 si contano, attualmente, 8’748 segnalazioni, per la seconda 1’987. Per quanto riguarda il Ticino, nel 2016 l'incidenza della gonorrea era del 18,06% (in testa Zurigo con il 52,82%), mentre quella della clamidiosi era del 112,87% (i casi segnalati erano 400, un dato in linea con gli anni precedenti).

Più controlli - «Per evitare un ulteriore aumento delle infezioni, le persone dei gruppi a rischio dovrebbero sottoporsi a più controlli» dice Bosshard. La sifilide sarebbe comunque facilmente curabile: «Durante il primo anno d’infezione è sufficiente una dose di penicillina». Negli stadi successivi serve invece una seconda dose oppure un ricovero ospedaliero di due settimane circa.

Rapporto dell'UFSP - I dati relativi alle infezioni sessualmente trasmissibili sono inoltre stati presentati oggi a Berna, nell'ambito di una conferenza stampa sul rapporto annuale dell'UFSP. Rispetto al 2015 vi è stato un incremento del 20% per quel che concerne i casi di gonorrea (2'270 totali), del 15% di quelli di sifilide (733) e dell'8% di quelli di clamidia (11'013). Per il secondo anno di fila è invece risultata praticamente invariata la situazione dell'HIV, con un leggera progressione dell'1% a 542 diagnosi. Nel commentare i dati ai media, Daniel Koch, responsabile della divisione malattie infettive dell'UFSP, ha sottolineato che «fortunatamente il totale relativo all'HIV è quasi inalterato, ma non siamo ancora soddisfatti. In futuro bisognerà informare meglio la popolazione».

Campagna di prevenzione - All'interno della campagna di prevenzione Love Life, per la quale il budget annuale è di due milioni di franchi, è stato introdotto il safer sex check, «un breve questionario anonimo» disponibile online che offre raccomandazioni personalizzate in funzione delle propria sessualità, ha dichiarato Simone Eigenmann, della sezione prevenzione e promozione dell'UFSP. La prima regola da seguire resta quella di «utilizzare il preservativo durante la pratica di sesso anale e vaginale», ha anche ribadito. Da oggi Love Life affronta inoltre il tema del frequente cambio di partner sessuale, che comporta rischi molto maggiori di contrarre un'infezione sessualmente trasmissibile, con un'operazione di sensibilizzazione. Questa durerà due settimane e include manifesti, un breve filmato proiettato nelle principali stazioni e azioni sui social network.

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COMMENTI
 

nath 6 anni fa su tio
Zio, manchi sempre più. Con te ste cose non sarebbero manco esistite o almeno sarebbero contenute. ahah

nordico 6 anni fa su tio
Qui si parla solo di HIV, sifilide e gonorrea. Ma non finisce qui. Vi sono altre malattie che gravano sia sui "trasgressori" che sulle Casse Malati. Herpes genitale, Clamidia, Scabbia, Pidocchio del pube, Epatite B, Papilloma virus, Verruche genitali, tanto per citarne alcune. Bisogna decisamente fare un lavoro di responsabilizzazione. E, a volte, la responsabilizzazione passa anche dal borsello.

miba 6 anni fa su tio
"Sarebbe particolarmente diffuso il contagio anale, come conferma anche un recente studio tedesco che tra le cause constata un aumento di sesso anale non protetto negli ambienti omosessuali". Nell'articolo purtroppo non sono riportati i relativi costi a carico della sanità (visite mediche, terapie, medicamenti, degenze, magari anche lo psichiatra, ecc ecc ecc). Chi paga? Pink Cross e/o altre varie associazioni LGTB o magari chi li causa per la propria negligenza personale? No, vanno tutti rigorosamente a carico della LAMAL

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Infatti, gli etero non si ammalano mai, non si contagiano con nessuna malattia e neppure abortiscono per qualche gravidanza non desiderata...

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Se ricordo bene, in un servizio della RSI di poco tempo fà l'associazione degli omosessuali ha presentato un progetto di sensibilizzazione poiché si è visto un aumento dei casi di AIDS. Loro si sono mossi da tempo, mentre una sensibilizzazione generale non è più stata fatta, e a rischio non sono solo gli omosessuali. I bordelli anche in Ticino lavorano sempre a pieno regime...

miba 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Costi evitabilissimi caro Curzio e per i quali anche su di te vengono ripartiti i premi-LAMAL ma oggi o sei pro-LGTB oppure se ti azzardi a dire qualcosa passi subito per omofobo, c'est la (nouvelle) vie.....

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Sul complesso dei casi di malattie trasmissibili sessualmente, la minor parte sono provocate da omosessuali. La maggior parte è provocata da eterosessuali. Ovvio, visto che gli etero sono anche la stragrande maggioranza. L'importante è però, per te, puntare il dito contro gli omosessuali. Invece, visto che il tema costi sanitari ti sta a cuore, dovresti prendertela con l'intera categoria, quindi contro quelli che fanno scappatelle, sesso non protetto e comportamenti a rischio, indipendentemente se etero o omo. Si, i premi lamal li pago anche io, e pago anche i costi generati da quelli che si sfracellano quando scendono su una pista innevata con degli sci, quelli che si sfracellano quando fanno base-jumping e altri sport estremi. O anche quelli che finiscono in ospedale perchè si pestano fuori dai bar...

miba 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Vedo che non sei molto in chiaro sulla differenza tra malattia ed infortunio e su chi rispettivamente paga i costi corrispondenti (malattia SOLO la cassa malati, infortunio SUVA, RC, cassa malati). Mi sono basato ed ho riportato esattamente (copia & incolla) di quello che è descritto nell'articolo in oggetto e cioè che in questo gli omosessuali contribuiscono in BUONA PARTE. Minor parte e/o maggior parte dei costi come affermi tu: cifre? Dati? Fonti? Quello insomma che come ho già scritto non c'è nell'articolo

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
E anche quelli che bevono e mangiano troppo o male...

miba 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Ahi Curzio, mi dispiace davvero deluderti ma un'occhiata in internet mi dice che l'80% dei pazienti sifilitici sono omosessuali.....Guarda un po' tu

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Rileggi quello che ho scritto! Io mi riferisco alle malattie trasmissibili sessualmente nel loro complesso. Non solo alla sifilide. O pensi che curare le altre malattie sia gratis? Invece di puntare il dito solo contro gli omosessuali, ripeto, dovresti puntarlo verso tutti quelli che hanno un comportamento irresponsabile, praticando sesso occasionale non protetto. Comunque, puoi tranquillamente ammettere e confermare che sei omofobo e che gli omosessuali ti stanno sui marroni... Tanto in questo blog sei in buona compagnia! Ciao ciao Buona serata

miba 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
E la solita solfa, eppure l'avevo anche scritto (copio & incollo): oggi o sei pro-LGTB oppure se ti azzardi a dire qualcosa passi subito per omofobo, c'est la (nouvelle) vie..... Ciao ciao, buona giornata

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Si può anche non essere pro-LGTB ma le tue argomentazioni molto faziose (a leggerti sembra che gli omosessuali sono un rischio per la società visto che praticano rapporti più a rischio) mentre gli eterosessuali hanno una condotta appropriata e non costituiscono un problema.

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Nel caso specifico, l'omofobo lo si riconosce quando di fronte ad un argomento come le malattie trasmissibili sessualmente egli si scaglia unicamente contro gli omosessuali e non fa alcuna menzione dei comportamenti altrettanto irresponsabili da parte degli etero, dieci volte più frequenti. Ma come detto, sei in buona compagnia.

miba 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Riassumo e poi chiudo. In internet vedo che c'è un allarme in Europa ed in particolare in GB per un incremento esponenziale delle malattie veneree TRA GLI OMOSESSUALI. Ho semplicemente scritto che sarebbe interessante sapere le cifre di questi costi in quanto da noi vengono assunti dalla LAMAL (e quindi la negligenza di chi causa questi costi viene pagata dalla collettività degli assicurati e quindi da tutti noi). Ovviamente, anche se non l'ho scritto mi allaccio ai costi della sanità ed ai premi che paghiamo ANCHE PER LA NEGLIGENZA ALTRUI. Non sono io che afferma che il problema di questo SONO IN MANIERA MAGGIORITARIA GLI OMOSESSUALI ma chiunque abbia internet (cioè quasi tutti) può verificarlo di persona. Questi sono semplicemente I FATTI ma malgrado ciò c'è ancora chi si nasconde dietro il dito accusatore dell'OMOFOBIA. E con questo penso di essere stato chiaro e soprattutto non fazioso

nordico 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Purtroppo la LAMal risponde per molti tipi di comportamenti irresponsabili. Così cura i problemi broncopolmonari dei fumatori, si prende a carico dei costi generati dai forti bevitori, paga per il diabete di chi rimane tutto il tempo seduto a guardare la tv mangiando patatine e bevendo bibite zuccherine, e si potrebbe continuare. La LAMal è un prodotto creato ad arte per levare ogni senso di colpa di chi trasgredisce e per evitare di porre incentivi a una vita sana e virtuosa. Tanto ..... paga la Cassa Malati. Poi tutti si lamentano dei costi, ma nessuno ha il coraggio di mettere dei paletti a certe situazioni.

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a nordico
Se si vanno a cercare tutti i comportamenti a rischio o presunti tali non si finisce più e se si introduce il principio della responsabilità le cm e le assicurazioni in generale ne approfitterebbero e abuserebbero subito. Un alcolista o un malato di diabete che non si sa controllare sa di rischiare la vita, quindi la possibilità che non gli vengano pagate le cure non cambierà certo il suo "stile" di vita. Negli ultimi anni è stato fatto un grande lavoro di sensibilizzazione ad una migliore igiene di vita in generale, la scuola stessa dedica ore a questo argomento e credo che questa sia la strada giusta. Le malattie a trasmissione sessuale erano diminuite drasticamente dopo l'arrivo dell'AIDS, ora non se ne parla praticamente più e forse fà meno paura, quindi se la gente stà abbassando la guardia bisogna rinfrescargli la memoria... Sarebbe interessante vedere l'andamento di queste malattie dagli anni 80, quando arrivarono i primi casi di AIDS, ad oggi.
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