Quattro classi delle medie di Cernobbio trascorreranno alcune ore di ginnastica in una bocciofila. Obiettivo: avvicinare giovani a uno sport tradizionale e far interagire due generazioni distanti
CERNOBBIO - Lunedì sera, il Consiglio comunale di Lugano ha approvato una mozione volta ad introdurre dei corsi facoltativi di dialetto alle scuole elementari, in particolare nelle ore del doposcuola. Non è però l’unico caso di “ritorno alle origini” che sembra delinearsi negli ambienti scolastici. A ridosso del confine italo-svizzero, a Cernobbio, c’è un’altra novità in tal senso: le lezioni di ginnastica alla bocciofila.
I ragazzi delle prime medie del “Don Umberto Marmori” (quattro classi per un totale di un centinaio di allievi) trascorreranno infatti alcune ore che normalmente passano in palestra alla Bocciofila Nisciolano, dove degli "istruttori" insegneranno loro regole, tecniche e valori di quello che è a tutti gli effetti uno sport, «non un gioco da osteria», come suggerisce l’ideatore del progetto Ernesto Bianchi sulle pagine del Corriere di Milano. Il tutto sfocerà poi in un torneo finale.
L'idea è nata per avvicinare i giovani a una realtà a molti sconosciuta e per unire due generazioni, permettendo loro di fare qualcosa di divertente e istruttivo assieme. E chissà che, fra i ragazzi di Cernobbio, non si nasconda qualche talento che decida di proseguire con bocce e boccino.