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CANTONETasse di circolazione: «Siamo fermi al palo»

29.09.17 - 15:53
archivio tipress
Tasse di circolazione: «Siamo fermi al palo»

STABIO - «Alcune decisioni chiare del passato, come quella presa dalla popolazione in merito alla tassa di circolazione con il referendum contro gli ecoincentivi (vinto con una maggioranza schiacciante del 70%), sembrano già essere state dimenticate. Non si può non evidenziare come gli automobilisti ticinesi siano ancora tra coloro che più pagano in Svizzera». La relazione del presidente, Giacomo Garzoli, è stata tra i punti cardine dell’assemblea dell’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino, che si è riunita lo scorso 28 settembre presso la Banca Raiffeisen della Campagnadorna a Stabio.

Secondo Garzoli, malgrado l’estrema necessità di risorse finanziarie da destinare alla viabilità cantonale, sussiste un problema di fondo al quale il contribuente è purtroppo chiamato a rispondere in maniera eccessiva: non tutti gli introiti derivanti dalla tassa di circolazione, vengono ad oggi interamente riassegnati alla strada. Un sistema che andrebbe profondamente riformato. «Occorre coerenza. La nuova formula di prelievo fiscale dovrà riferirsi al principio di causalità ed essere quindi fondata sull’utilizzo dell’infrastruttura. Modelli unicamente radicati su criteri ecologici (consumo di CO2) non sono sani, e si discostano nettamente dal voto popolare contro gli ecoincentivi del 2015. Da questo profilo, l'iniziativa lanciata dal PPD offre certamente un importante spunto di riflessione, ma propone un criterio sbagliato, basato esclusivamente sul principio “chi inquina paga”».

Garzoli ha voluto anche soffermarsi su temi di respiro elvetico. In particolare, è tornato sulla vittoria ottenuta in relazione alla costruzione di un secondo tunnel del Gottardo: «È stato un voto che ha certamente rappresentato un punto d’arrivo fondamentale e che porterà benefici sul lungo periodo, sia in termini di garanzia del collegamento tra il Ticino e il resto della Svizzera, sia di sicurezza. Ma attenzione – ha proseguito Garzoli – esso è anche un punto di partenza per chi crede che la mobilità, oggigiorno, non poggi unicamente sul trasporto pubblico».

Un’altra pietra miliare per il nostro Cantone, è stata quella posta dal popolo il 12 febbraio 2017, con l’approvazione del FOSTRA. «I programmi legati ai piani d’agglomerato per il Mendrisiotto, Luganese, Bellinzonese e Locarnese, che hanno lo scopo di favorire il coordinamento nello sviluppo dei trasporti sgravando i poli dal traffico motorizzato, dovranno ora essere realizzati. Gli investimenti previsti ammontano a 200 milioni di franchi e riguardano ben 112 Comuni ticinesi. Si tratta di garantire una rete viaria affidabile al nostro Paese, e di gestire in modo più razionale la mobilità a vantaggio della qualità di vita della nostra popolazione», ha precisato Garzoli.

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