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LUGANO/ITALIA«La mia Ferrari targata Ticino fa invidia, tutto qui»

25.09.17 - 21:16
Parla l'imprenditore finito nella bufera per il "caso" del posteggio disabili in via Montenapoleone. Stasera è comparso in una puntata di Striscia La Notizia
«La mia Ferrari targata Ticino fa invidia, tutto qui»
Parla l'imprenditore finito nella bufera per il "caso" del posteggio disabili in via Montenapoleone. Stasera è comparso in una puntata di Striscia La Notizia

LUGANO/MILANO - Guido Malagutti non si nasconde. Quando la troupe di Striscia la Notizia è andata a "braccarlo" in Italia, nella puntata andata in onda questa sera, il 50enne residente a Lugano si è difeso. E lo stesso fa al telefono con tio.ch/20minuti. «Non scappo, sono un onesto professionista» racconta. La settimana scorsa l'imprenditore è finito nella bufera per avere posteggiato la sua Ferrari targata Ticino in un parcheggio per disabili in via Montenapoleone, a Milano. Almeno così hanno scritto i giornali italiani: accuse rispedite al mittente da Malagutti. «Io insultare i disabili? È tutta una montatura. Ho foto e testimoni».

La stessa versione ripetuta alle telecamere di Striscia. L'imprenditore sostiene di essere lui, la vittima. «Vittima di una congiura, un attacco mediatico: hanno visto in me un pretesto, la verità è che a Milano ce l'hanno con la Svizzera» contrattacca. Quanto al coinvolgimento di alcune sue aziende nei Panama Papers, taglia corto: «Quella è una storia vecchia, ma non sono società nascoste al fisco: sono dichiarate al fisco svizzero, perché io sono residente in Ticino. Non ho nascosto nulla alle autorità cantonali».

In effetti Malagutti risulta residente nel quartiere Besso, a Lugano, con la famiglia. E sulle ragioni del suo trasferimento dall'Italia, cinque anni fa, fuga ogni sospetto fiscale: «Volevo che mia figlia crescesse in un ambiente sicuro, non in un paese come l'Italia. Non ci torno quasi più».

E quel venerdì pomeriggio in Montenapoleone? «È stata un'eccezione. Sono andato a trovare mio figlio e ho approfittato per fare dello shopping». Ricostruendo i suoi movimenti, Malagutti afferma di non avere «affatto posteggiato nel parcheggio riservato ai disabili» e che ci sarebbero «delle fotografie a provarlo». Perché, allora, il litigio con il padre del ragazzo disabile? «Evidentemente non aspettava altro. È una questione di risentimento, se avessi girato con una Panda non sarebbe successo niente». La Ferrari targata Ticino «fa invidia a Milano. Non è come in Ticino, dove ce ne sono di più e nessuno si fa i fatti altrui. Evidentemente, oltre confine se ne vedono poche» conclude il 50enne. 

La versione è più o meno identica a quella fornita davanti le telecamere di Striscia la Notizia: « Le mani addosso? Io ho solo messo le mani avanti, per difendermi?», spiega quasi impaurito di fronte all'inviato che lo ferma mettendo una carrozzina per disabili sul tetto della sua supercar. 

Il programma di Canale 5 è riuscito a contattare anche l'altra parte coinvolta. Il padre del disabile è però di poche parole, e taglia corto: «La sua versione discosta dalla mia. È tutto in mano alle autorità che valuteranno l'accaduto».

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