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LUGANOQuando la pelle si sfoga: «Io, sfigurata dallo stress»

12.09.17 - 08:00
La vicenda di una 30enne colpita dalla dermatite seborroica, dopo una lite in famiglia. Il dermatologo: «Malattie sempre più frequenti. Siamo troppo nervosi e troppo poco all’aria aperta»
Quando la pelle si sfoga: «Io, sfigurata dallo stress»
La vicenda di una 30enne colpita dalla dermatite seborroica, dopo una lite in famiglia. Il dermatologo: «Malattie sempre più frequenti. Siamo troppo nervosi e troppo poco all’aria aperta»

LUGANO – Da circa quattro mesi ha il volto ricoperto da brufoli, rigonfiamenti e croste. Storia di Francesca C., 30enne di Lugano, colpita dalla dermatite seborroica, una malattia della pelle legata (anche) allo stress. «Per diverse settimane ero letteralmente sfigurata – dice –. Ora la situazione sta lentamente migliorando». «Questo genere di malattie – spiega Stefano Gilardi, dermatologo e docente di dermatologia all’Università di Zurigo – è sempre più diffuso. L’uomo moderno è troppo nervoso e sta troppo poco all’aria aperta».

Infiammazione – L’Odissea di Francesca inizia dopo un litigio in famiglia, con una persona cara. Nei giorni successivi, i primi sintomi. L’infiammazione le assale il mento, il naso, la bocca… «Mi hanno spiegato che le mie ghiandole sebacee sono andate in tilt – fa notare la giovane donna – e non hanno più ricevuto abbastanza ossigeno. E così hanno iniziato a fare fuoriuscire del sebo. Sempre di più».

Un percorso psicologico – Francesca ora si sta curando. Con l’omeopatia, con prodotti naturali. «Ho fatto un percorso psicologico, di consapevolezza. Ho cercato di capire quale potesse essere la causa di tutto questo. A un certo punto ho preso coscienza di quanto accaduto. La rabbia immagazzinata durante il litigio famigliare, unita allo stress della mia vita quotidiana, ha scatenato tutto questo».

Scuola, lavoro ed emozioni forti – L’alopecia areata, che fa perdere i capelli in zone rotonde e circoscritte. La vitiligine, che corrisponde a una perdita di pigmentazione. E poi, ancora, l’esacerbazione di orticaria, la neurodermite atopica… «Malattie che possono avere varie cause – ammette Gilardi –, tra cui quella psichica. Di solito colpiscono persone che hanno già una certa predisposizione. E che non riescono a superare uno choc o una determinata situazione. Accade nei giovani in merito ai vissuti scolastici, agli adulti a causa del lavoro o di eventi emozionali importanti».

Nervosismo “indoor" – Per Gilardi l’aumento di questa tipologia di problemi è legato in particolare a due fattori. «La nostra quotidianità è sempre più stressante. E noi non siamo capaci di gestire bene questo stress. Inoltre, rispetto al passato, conduciamo sempre più una vita “indoor”. Se vivessimo, mediamente, un po’ più all’aria aperta, ci sarebbero fattori climatici, come il sole e la luce, che farebbero da agenti preventivi per questi disagi».

Due livelli di intervento – Difficile appellarsi a statistiche vere e proprie. Si sa, però, che la dermatite seborroica oggi colpisce circa il 5% della popolazione mondiale. «Per curare queste malattie psicosomatiche – precisa il dermatologo – occorre intervenire a due livelli. Da una parte con una cura mirata a ridurre le infiammazioni. Dall’altra occorre fare un lavoro psicologico per identificare la reale causa scatenante. Solo così si può davvero risolvere il problema. Solitamente consigliamo alle persone colpite da simili malattie di fare un soggiorno marittimo. L’aria di mare, e soprattutto la distensione nervosa dovuta alla vacanza, facilitano la guarigione del paziente».

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