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LOCARNO«Anche Locarno intende vietare la vendita di canapa light?»

04.09.17 - 14:39
Il Consigliere comunale PS Fabrizio Sirica ha inoltrato un’interpellanza al Municipio, nella speranza che «non voglia aprire l’ufficio complicazione cose semplici»
TiPress
«Anche Locarno intende vietare la vendita di canapa light?»
Il Consigliere comunale PS Fabrizio Sirica ha inoltrato un’interpellanza al Municipio, nella speranza che «non voglia aprire l’ufficio complicazione cose semplici»

LOCARNO - «Sulla canapa light è stata fatta confusione?». È la domanda alla base dell’interpellanza che Fabrizio Sirica ha inoltrato al Municipio di Locarno. Il Consigliere comunale PS si rivolge all’Esecutivo per capire se intende regolamentare - come già fatto a Chiasso, Balerna, Lugano e Minusio - la vendita di canapa light mediante ordinanza.

«È una sostanza legale» - L'interpellanza intende innanzitutto «fare chiarezza a livello terminologico e giuridico»: la canapa cosiddetta “light” contiene un tenore di THC inferiore a 1%, «pertanto è una sostanza stupefacente e legale». Se nella maggior parte dei Cantoni la coltivazione e la vendita di questa qualità di canapa è possibile con una semplice notifica, in Ticino è presente la Legge sulla canapa (LCan). «Questa legge si è resa necessaria - continua il Consigliere comunale - nei primi anni del nuovo millennio per contrastare il fenomeno dei “canapai”, negozi che aggiravano la legge vendendo “sacchetti profumati”, teoricamente smerciati per profumare gli spazi abitativi, ma nella pratica acquistati dai consumatori per l’effetto ricreativo».

Rischio ricorsi - Il Consigliere comunale PS specifica pertanto come «negare la vendita di un prodotto legale sulla base della legge cantonale o di un’ordinanza municipale si scontrerebbe con il diritto superiore - nella fattispecie la Legge federale sul mercato interno (LMI) - e con il principio di libertà economica tutelato dalla Costituzione (art. 27)». Se eventuali preavvisi venissero impugnati, i ricorrenti probabilmente «si vedrebbero dar ragione dell’istanza proposta».

«Un accanimento» - Secondo Fabrizio Sirica quello nei confronti della canapa light è «un accanimento» volto a «demonizzare la canapa»: «In Ticino stiamo facendoci riconoscere per chiusura mentale e approcci dogmatici ed eccessivamente ideologici - conclude l’interpellanza -, che si scontrano con la realtà dei fatti e, nel caso della canapa light, anche con il diritto superiore».

Al Municipio viene pertanto richiesto - nella speranza che non si voglia «aprire l’ufficio complicazione cose semplici» - se «non ritiene più pragmatico e lungimirante concedere in maniera rapida preavvisi favorevoli alle richieste di autorizzazione».

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COMMENTI
 

Salbra 6 anni fa su tio
E ti pareva !!!!!!

sedelin 6 anni fa su tio
ha ragione! berna emana disposizioni e il ticino si deve adeguare, anziché complicare situazioni semplici.
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