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CANTONEL’Oms sceglie un medico ticinese

30.08.17 - 11:03
Alessandro Ceschi nominato esperto per il “WHO Global Patient Safety Challenge Medication Without Harm”
L’Oms sceglie un medico ticinese
Alessandro Ceschi nominato esperto per il “WHO Global Patient Safety Challenge Medication Without Harm”

BELLINZONA – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha nominato il PD Dr. med. Alessandro Ceschi suo esperto per il “WHO Global Patient Safety Challenge Medication Without Harm”, il cui scopo è di contribuire alla sicurezza dei pazienti con una farmacoterapia e medicamenti che non causino danni. Unico esperto rappresentante svizzero per questo programma mondiale dell’OMS, il dottor Ceschi è responsabile medico e scientifico dell’Istituto di Scienze Farmacologiche della Svizzera italiana e della Clinica di farmacologia e tossicologia clinica dell’’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). È inoltre presidente della Commissione terapeutica EOC.

L’organizzazione dell’ONU mira a ridurre entro i prossimi 5 anni del 50% a livello mondiale i danni severi prevenibili connessi con i medicamenti, i cui costi, secondo sue stime, ammontano a 42 miliardi di dollari ogni anno nel mondo. La questione dei rischi legati alla scelta e alla somministrazione dei farmaci ai pazienti è da tempo al centro dell’attenzione anche di numerosi ospedali svizzeri. L’EOC ha dal canto suo già condotto diverse attività concrete in questo campo.

Errori tra i più frequenti negli ospedali - Gli errori legati alla farmacoterapia sono tra i più frequenti negli ospedali e possono toccare fino a un paziente su tre. Possono provocare diversi tipi di complicanze anche gravi, oltre che condurre a un secondo ricovero. Dopo aver recentemente partecipato tramite l’Ospedale Regionale di Mendrisio, insieme ad altri sette ospedali svizzeri, ad un progetto pilota nazionale sulla riconciliazione farmacologica svolto sotto l’egida della fondazione sicurezza dei pazienti svizzera, l’EOC sta ora elaborando un progetto che garantirà sistematicamente ai suoi pazienti un ulteriore aumento della sicurezza delle terapie medicamentose.

Quella lanciata quest’anno dall’OMS è la sua terza campagna mondiale a favore della sicurezza dei pazienti, dopo quelle sull’igiene delle mani e sulla chirurgia sicura, e durerà cinque anni. Il dottor Ceschi ha già partecipato quale unico rappresentante svizzero qualche settimana fa a un meeting con esperti provenienti da tutto il mondo per finalizzare tre documenti programmatici sulle “Situazioni ad alto rischio per la sicurezza farmacologica”, sulla “Polifarmacoterapia inappropriata” e sui “Punti di transizione delle cure”. Si tratta di documenti destinati a indicare la via da percorrere a livello mondiale in questo settore nei prossimi anni.

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