Il presidente Lombardi guarda con fiducia verso il futuro della nuova casa dell'Ambrì Piotta. Il cantiere dovrebbe partire a marzo 2018. Il costo dell'impianto sarà di 42 milioni
AMBRÌ - A poco meno di due settimane dall’inizio del campionato arrivano buone nuove per quanto riguarda la nuova casa dell’HCAP. Il cantiere dell’agognata Nuova Valascia dovrebbe infatti partire a marzo 2018. «Pensiamo di reperire i finanziamenti entro tre mesi», specifica il presidente del Club leventinese rivelando che nel progetto pista è entrata a far parte - oltre ai finanziatori già noti - pure l’UBS.
La Nuova Valascia, concepita e disegnata dall’Archistar Mario Botta, avrà un costo totale di 48 milioni di franchi, 42 dei quali solo per la costruzione dell'impianto. Oltre all'investimento garantito dal primo istituto bancario elvetico, altri due milioni verranno dalla banca WIR mentre ulteriori due verranno garantiti dal prestito di un privato.
La storia dell’Ambrì-Piotta sembra quindi destinata a continuare là, dove tutto cominciò 80 anni fa. «Da aprile, da quando abbiamo ottenuto la salvezza sportiva, sono stati fatti molti passi avanti - ha sottolineato ancora Filippo Lombardi - ora possiamo guardare con fiducia al futuro, alla costruzione della nuova pista».
Cosa è davvero cambiato, citando i numeri? Cosa spinge a pensare positivo?
«Il fatto che sono stati ridotti sensibilmente gli "ingombri" dell'impianto e di conseguenza i costi. Siamo riusciti a scendere a una spesa preventivata finale di circa 42 milioni di franchi».
Non i 48 milioni ultimamente "dichiarati".
«I 42 milioni di cui parlavano riguardano solo la costruzione dell'impianto. A quella cifra si devono aggiungere i costi per le demolizioni (500 mila franchi), quelli per la costruzione dei rifugi della protezione civile (2.5 milioni), quelli per l'acquisto del terreno (1.4 milioni) e quelli per progetto e procedure di acquisizione (1.5 milioni). Tutto sommato si dovrebbe arrivare a circa 48 milioni. Costo non proibitivo».
Che potrà essere sostenuto grazie all'interessamento di più banche.
«Esatto. Il nostro business plan è ora più sostenibile. Certe spese non si affrontano a cuor leggero ma di certo si possono gestire con minori problemi».