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QUINTOIl cielo sopra la Valascia è un po' più (bianco)blu

29.08.17 - 15:35
Il presidente Lombardi guarda con fiducia verso il futuro della nuova casa dell'Ambrì Piotta. Il cantiere dovrebbe partire a marzo 2018. Il costo dell'impianto sarà di 42 milioni
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Il cielo sopra la Valascia è un po' più (bianco)blu
Il presidente Lombardi guarda con fiducia verso il futuro della nuova casa dell'Ambrì Piotta. Il cantiere dovrebbe partire a marzo 2018. Il costo dell'impianto sarà di 42 milioni

AMBRÌ - A poco meno di due settimane dall’inizio del campionato arrivano buone nuove per quanto riguarda la nuova casa dell’HCAP. Il cantiere dell’agognata Nuova Valascia dovrebbe infatti partire a marzo 2018. «Pensiamo di reperire i finanziamenti entro tre mesi», specifica il presidente del Club leventinese rivelando che nel progetto pista è entrata a far parte - oltre ai finanziatori già noti - pure l’UBS.

La Nuova Valascia, concepita e disegnata dall’Archistar Mario Botta, avrà un costo totale di 48 milioni di franchi, 42 dei quali solo per la costruzione dell'impianto. Oltre all'investimento garantito dal primo istituto bancario elvetico, altri due milioni verranno dalla banca WIR mentre ulteriori due verranno garantiti dal prestito di un privato.  

La storia dell’Ambrì-Piotta sembra quindi destinata a continuare là, dove tutto cominciò 80 anni fa. «Da aprile, da quando abbiamo ottenuto la salvezza sportiva, sono stati fatti molti passi avanti - ha sottolineato ancora Filippo Lombardi - ora possiamo guardare con fiducia al futuro, alla costruzione della nuova pista».

Cosa è davvero cambiato, citando i numeri? Cosa spinge a pensare positivo?

«Il fatto che sono stati ridotti sensibilmente gli "ingombri" dell'impianto e di conseguenza i costi. Siamo riusciti a scendere a una spesa preventivata finale di circa 42 milioni di franchi».

Non i 48 milioni ultimamente "dichiarati".

«I 42 milioni di cui parlavano riguardano solo la costruzione dell'impianto. A quella cifra si devono aggiungere i costi per le demolizioni (500 mila franchi), quelli per la costruzione dei rifugi della protezione civile (2.5 milioni), quelli per l'acquisto del terreno (1.4 milioni) e quelli per progetto e procedure di acquisizione (1.5 milioni). Tutto sommato si dovrebbe arrivare a circa 48 milioni. Costo non proibitivo».

Che potrà essere sostenuto grazie all'interessamento di più banche.

«Esatto. Il nostro business plan è ora più sostenibile. Certe spese non si affrontano a cuor leggero ma di certo si possono gestire con minori problemi». 

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COMMENTI
 

Meridiana 6 anni fa su tio
sono disponibili delle storiche magliette con scritto " dal Ceneri in giù SI-SÜDA dal Ceneri in su SÜ-SIDI" carinao no ? Certo, è che i Gran Consiglieri che voteranno contro questo credito, non saranno più eletti perché a loro verranno a mancare i voti dal Ceneri in su e qualche manciata di quelli provenienti dal Mendrisiotto e dal Malcantone...;-)) Questo fa parte delle strategie mondane AUGURI e meno Bla Bla ma fatti concreti

Bibo 6 anni fa su tio
Risposta a Meridiana
Non c'è niente da votare...se il progetto parte i contributi sono automatici... E non sono sussidi ma contributi per la delocalizzazione previsti dalla legge...

Sarà 6 anni fa su tio
Risposta a Meridiana
Bella... Però nell'hockey ticinese non tiene: il Lugano per avere la pista non ha sudato per niente. Sudiamo noi contribuenti!

Danylee 6 anni fa su tio
Oh miscredenti non credete più al vostro GURU? Spero che gli appalti, previo concorso, vadano a ditte svizzere (con alta partecipazione di apprendisti svizzeri). Non fosse così va beh..... milioni persi sul cantone.... ma dalle vostre parti.... levantina...........pena

Wunder-Baum 6 anni fa su tio
E' giusto investire, in quanto l'investimento da, di conseguenza, lavoro ad aziende, imprese, artigiani, ecc., praticamente una bella "boccata si ossigeno". Bisogna però pensare al dopo investimento ed quindi ben riflettere se il costo dell'opera sarà poi ammortizzato con eventi o altre ricorrenze legate allo sport.

SSG 6 anni fa su tio
Risposta a Wunder-Baum
con la speranza che per ridurre i costi iniziali non si vada a prendere aziende, imprese, artigiani esteri o padroncini vari...

vulpus 6 anni fa su tio
Cosa si aspettano i tifosi e i cittadini? Veramente un impianto da oltre 40 milioni ? C'è da dubitarne. Poi i costi di costruzione lieviteranno e quelli di gestione ancora sconosciuti.Non si potrebbe fare qualcosa di più modesto e abbordabile e destinare il surplus alle giovani leve? E poi la politica e i relativi tecnici dovrebbero prendere coscienza della realtà e rivedere se effettivamente non sia riattabile l'attuale pista, spettacolare, eliminando anche quel teorico pericolo che a memoria d'uomo e di storia mai si è presentato? Esistono i ripari valangari, esiste un folto bosco, e la neve diventa sempre più rara . e se proprio ci fossero delle situazioni a rischio , rinviare le partite onde tranquillizzare le coscienze. Oggi soluzioni tecniche possono deviare anche evntuali slavine, senza procurare danni. Il ci^ttadino pantalone si pone qualche domanda sulla reale necessità di ostruire una tale cattedrale in valle. Sicuramente ci vuole coraggio, ma bisogna agire al più presto. I finanziamenti va benissimo caro presidente, ma non sono a fondo perso: oggi imprestano,domani bisogna rendere

Bibo 6 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Il pericolo non è solo teorica...io mi ricordo almeno 2 volte che la valanga è arrivata fino alla pista! Il problema non è se volere o no sistemare la vecchia pista e/o rinviare le partite in caso di pericolo (cosa già prevista oggi) perchè proprio la legge non lo permette, punto! In zona rossa non si può costruire o eseguire lavori di una certa importanza, se la Valascia attuale fosse già a norma delleultime richieste della Lega non ci sarebbero probéemi, resterebbe lì e niente nuova pista ma siccome non è così si costruisce altrove, semplice no? ;-)

GI 6 anni fa su tio
Business plan ora più sostenibile.....ma, sempre mancano i fondi propri (o mi sbaglio ?)....importante è che il cielo sia ora un po più (bianco) blu.....content lü, content tücc....

Wenz 6 anni fa su tio
Avrebbe dovuto partire almeno 2 anni fa secondo il grande parlatore e imbevitore di promesse da politico qual è. Vorrei proprio vedere come gestiranno la struttura e gli eventi nel periodo estivo senza ghiaccio quando in questa stagione potevano avere 2 eventi di un certo spessore alla Valascia ma per prima cosa sono riuscita ad inserirli nella stessa data per poi (facendo spostare una a Biasca) a non fare nemmeno l'altro. Bell'organizzazione veramente. Per conto mio stanno solo studiando il modo per spiegare alla gente che non la faranno ad Ambrì ma in altra sede. Ul bel vede le poc distant!!!!!

bananajoe 6 anni fa su tio
"dovrebbe partire..." No comment, ho già detto la mia in più di un'occasione e tutta questa faccenda ha ormai oltrepassato ta tempo ogni limite di buon senso e trasparenza!

bobà 6 anni fa su tio
mi accodo al coro : Bavüscia! Bavüscia! Bavüscia! Non ti crede ormai più nessuno! I lavori dovevano partire nel 2016 Poi nel 2017 Secondo me partiranno nel 2099 ah ah ah

Benji78 6 anni fa su tio
Quindi hanno, a detta del Lomba, un business plan più sostenibile. Ma i soldi non ancora. Mi piacerebbe conoscere anche i costi di gestione di un impianto del genere e come il Lomba pensa di coprirli. Un modo di fare un po' Giuliniano.

gp46 6 anni fa su tio
Risposta a Benji78
Le vie dei politici sembra siano infinite....

fenius 6 anni fa su tio
bavuscia...

fenius 6 anni fa su tio
bavuscia....

lancelot_1967 6 anni fa su tio
HAHAHAHAHAHAHAHAHA
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