Ogni giorno vengono persi 250 oggetti sui treni, ma ritrovarli non è sempre facile. Lo sa bene un nostro lettore
LUGANO - È estate e tempo di vacanze, la gente viaggia molto e i treni sono strapieni. Con il caldo, lo stress e l'agitazione può capitare di dimenticare qualcosa nella carrozza, soprattutto se si viaggia con borse, borsette, valigie e sacchetti. «Giornalmente, nei 7’000 collegamenti ferroviari, vengono dimenticati in media 250 oggetti - ci fanno sapere le FFS -. Principalmente giacche, cappellini, guanti, ombrelli, chiavi, telefonini, sci e snowboard».
Di regola «circa un terzo degli oggetti smarriti viene recuperato dal proprietario, principalmente portamonete (82%) e cellulari (68%)». Per il ritiro le FFS applicano una tassa che va dai 5 ai 20 franchi. Se, invece, dopo 3 mesi il bene non viene recuperato, viene messo all’asta. Se si perde o si dimentica qualcosa sul treno, però, è bene sapere che con tutta probabilità l’oggetto perso non sarà mai più ritrovato.
Ne sa qualcosa un nostro lettore, che ha dimenticato il suo borsone pieno di vestiti sul TILO di venerdì 28 luglio, partito da Lugano alle 16.42 e diretto a Milano Centrale. «Ho chiamato subito il servizio FFS - ci racconta -. La collaboratrice del Rail Service mi ha informato che l’unico modo era compilare un formulario e attendere. Non si poteva avvisare nessuno a Milano».
«Solo treni a lunga percorrenza» - Dopo qualche giorno la sentenza: la borsa non è stata trovata. Da uno scambio di e-mail emerge che «tutti gli oggetti rinvenuti» dal personale FFS «in treno o nelle stazioni svizzere vengono inviati alla centrale a Berna». È possibile avviare «un incarico di ricerca al costo di 50 franchi, ma unicamente sui treni a lunga percorrenza (IC, ICN, EC, IR), accompagnati da personale viaggiante». Il tutto è limitato al territorio svizzero. La ricerca di oggetti smarriti in Italia «avviene tramite il Comune in cui è stato ritrovato l'oggetto, ma Trenitalia dispone di un servizio di ricerca oggetti smarriti soltanto per i clienti dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca».
«Il capotreno fa un giro nelle carrozze» - Dove finiscono, allora, gli oggetti dimenticati sui treni TILO tra Chiasso e Milano? «La domanda andrebbe posta alle ferrovie italiane», rispondono le FFS. Da Trenord - che si occupa della tratta italiana - ci informano che «solitamente il capotreno fa un veloce giro all’interno delle carrozze per rinvenire eventuali oggetti evidenti che consegna agli uffici di Cadorna o Garibaldi. Le informazioni vengono caricate su un file condiviso con gli operatori del call center».
Della borsa del nostro lettore, nel frattempo, neppure l’ombra. Il bagaglio non è stato consegnato neanche all’ufficio oggetti rinvenuti di Milano. «L’esperienza ci insegna - è l’ultima comunicazione ricevuta dall'uomo da parte delle FFS - che gli oggetti persi, non ritrovati entro 10 giorni, spesso vanno ritenuti persi per sempre».