Parla l’ultras colpito con un proiettile di gomma dalla polizia sabato a Cornaredo. È un 46enne che frequenta la curva. Ora rischia anche la diffida. Ma c’è chi lo difende
LUGANO – «Volete sapere come sta il mio occhio destro? Al momento non ci vedo». A raccontarlo è lo stesso ultras colpito al volto, sabato sera nei pressi di Cornaredo, da un proiettile di gomma sparato dalla polizia. Uno di quei tifosi del Lugano che si erano avvicinati al corteo dei fans dello Zurigo con l’idea di “sfottere” gli avversari. Lui è un 46enne, che da tempo frequenta la curva bianconera. «Non penso che il poliziotto abbia voluto mirarmi al volto – dice –. Fatto sta che sono stato colpito nella zona tra la ciglia e la palpebra. Pochi millimetri più in basso e avrei perso l’occhio».
Ematoma interno – Il protagonista della vicenda non sa ancora se avrà danni permanenti. È in attesa di nuove visite mediche. «C’è un ematoma interno – spiega –. Mi hanno detto che è troppo gonfio, c’è una quantità eccessiva di sangue all’interno e i medici non riescono a vedere la retina. Non perderò la vista, certo. Ma forse potrei avere conseguenze per sempre».
L’inchiesta penale – La polizia cantonale, intanto, ha aperto un’inchiesta penale nei confronti delle persone coinvolte negli episodi verificatisi dopo la partita di sabato tra Lugano e Zurigo. Stando a fonti informate, il 46enne, così come altri tifosi, rischia una diffida.
Pareri contrastanti – «Questa gente ci mette in seria difficoltà. Troppo facile adesso dare la colpa alla polizia», aveva tuonato Marco Ottini, responsabile della sicurezza a Cornaredo. Tra i presenti sul piazzale dello stadio, tuttavia, c’è chi ritene che le cose sarebbero potute andare diversamente e che la polizia abbia esagerato.
Un’idea idiota – È il caso di un tifoso che ha assistito alla scena. E che desidera restare anonimo: «Il 46enne in questione faceva parte di un gruppetto di una decina di persone. A mani nude e a volto scoperto si sono avvicinate al corteo degli zurighesi con l’intenzione di gridare “Zurigo, Zurigo, vaffanculo”. Un’idea idiota, data la grande sproporzione numerica. Gli zurighesi erano infatti più di mille. Fatto sta che alla polizia sarebbe bastato sparare in aria per fare indietreggiare questi personaggi. Oppure si potevano usare lo scudo e il manganello».