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BISSONENuova frana in via Tre Sassi: «Deve morire qualcuno perché si decidano a risanare»

18.07.17 - 21:30
Le pietre hanno danneggiato il manto stradale e un’automobile parcheggiata. Gli abitanti della via sono preoccupati e stufi
lettrice tio/20minuti
Nuova frana in via Tre Sassi: «Deve morire qualcuno perché si decidano a risanare»
Le pietre hanno danneggiato il manto stradale e un’automobile parcheggiata. Gli abitanti della via sono preoccupati e stufi

BISSONE - Una nuova frana, l'ennesima, si è verificata lunedì sera in via Tre Sassi a Bissone. Attorno alle 22 alcuni residenti della via sono stati colti di sorpresa da un frastuono improvviso e sono immediatamente scesi in strada per verificare cosa fosse successo.

Immediatamente dopo la curva, scenario della frana avvenuta lo scorso 6 giugno, gli abitanti hanno rinvenuto diversi sassi di grosse dimensioni sul manto stradale, in prossimità di una zona in cui risiedono una ventina di famiglie. «I massi sono caduti dalla sinistra e hanno attraversato la strada, danneggiando un’automobile parcheggiata», ci racconta una lettrice residente nel comune.

Fortunatamente, vista la tarda ora, le rocce hanno provocato unicamente danni materiali. «Il più grosso dei sassi ha scavato un solco nell’asfalto prima di sbriciolarsi. Se avesse colpito una persona avrebbe potuto ferirla gravemente», ci viene spiegato, sottolineando che dopo un’ispezione avvenuta poche settimane fa un forestale aveva consigliato il risanamento del bosco al Municipio - in quanto «ritenuto pericoloso» - che aveva invece optato per la pulizia parziale della zona, «non toccando la parte interessata» anche da quest’ultima frana.

La vicenda, come riportato in precedenza, si trascina sin dagli anni ‘90, quando il Dipartimento del territorio invitò il Municipio a realizzare opere di prevenzione contro i pericoli naturali. Una storia la cui conclusione non è ancora stata scritta. «Purtroppo ad oggi ancora non è stato fatto nulla. Mi chiedo se stiano davvero aspettando che capiti un incidente mortale prima di decidersi a risanare», conclude la lettrice.

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