Solari, presidente del Festival del Film di Locarno dal settembre 2000, ricorda quella volta in cui incontrò Paolo Villaggio su un volo Lugano-Roma
LOCARNO - La notizia della morte di Paolo Villaggio - che dalle 7.30 di stamane sta facendo il giro del web - ha scosso tutti.
L’attore passò diverse volte in Ticino: l’ultima risale al 2015, quando al Palazzo dei Congressi di Lugano portò lo spettacolo “A ruota libera”.
Quindici anni prima, nel 2000, fu uno dei grandi protagonisti del Festival del Film di Locarno: in quell’occasione, in compagnia del regista Denis Rabaglia, presentò in Piazza Grande “Azzurro” (Italia, 2000) e, nel contempo, fu insignito del Pardo d’Onore.
In quegli istanti Marco Solari non lo incontrò, ma qualche anno dopo - «se non sbaglio nel 2010», ricorda il presidente della rassegna cinematografica - scambiò quattro chiacchiere con lui su un volo Lugano-Roma: «Paolo Villaggio mi chiese inizialmente se fossi il presidente del Festival, dicendosi - subito dopo, scherzando - disponibile a ritirare un altro Pardo...».
«Ricordo che fece anche un’altra battuta - aggiunge Solari - Definì il festival “molto bello” e “molto svizzero”: purtroppo, visto che l’aereo stava per atterrare, non riuscii a chiedergli cosa intendesse per “molto svizzero”...».
Si dice che l’attore genovese fosse un po’ scorbutico, un po’ burbero: «Devo dire - conclude Solari - che durante quel veloce scambio di battute non ebbi questa impressione, anzi: il ricordo che ho di quell’incontro è di un Paolo Villaggio estremamente gentile, di un Paolo Villaggio estremamente sorridente...».