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LUGANOXanax e alcol: «Ragazzi, occhio al mix letale»

26.06.17 - 08:05
Psicofarmaci venduti di nascosto nella zona della pensilina. Teenager disperati che cercano di fuggire dalla realtà. L’allarme degli esperti: «Aiutiamo questi giovani»
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Xanax e alcol: «Ragazzi, occhio al mix letale»
Psicofarmaci venduti di nascosto nella zona della pensilina. Teenager disperati che cercano di fuggire dalla realtà. L’allarme degli esperti: «Aiutiamo questi giovani»

LUGANO – Mischiano psicofarmaci ad alcol. Spesso Xanax e vodka. E poi entrano in uno stato in cui non capiscono più nulla. Perdono completamente il controllo del loro corpo. Alcuni recenti casi legati a giovani del Luganese spingono gli esperti a lanciare l’allarme. Ad esempio Raffaele Mattei, direttore della Fondazione Amilcare: «È spaventoso pensare che questi ragazzi, sovente minorenni, ingeriscano simili miscele. C’è un disagio crescente da parte dei teenager ticinesi che vivono situazioni di vulnerabilità personale e sociale». 

Alla ricerca della quiete – Un fenomeno nascosto. Difficilmente quantificabile. Ma allo stesso tempo estremamente preoccupante. Alcune persone informate riferiscono di uno spaccio di psicofarmaci nella zona della pensilina, nel centro di Lugano. Benzodiazepine, magari sottratte a genitori in cura, vendute per pochi franchi. «È una voce che è giunta anche a me – sottolinea Guido De Angeli, operatore di Radix Svizzera italiana e responsabile del progetto danno.ch – si tratta di giovani che in questo mix cercano una sorta di quiete, uno stordimento che li allontani dalla realtà quotidiana. Non rendendosi conto di ciò che rischiano».

Effetti devastanti – Sì, perché gli effetti di simili comportamenti possono essere devastanti. Lo spiega Alessandro Ceschi, responsabile medico e scientifico dell’Istituto di scienze farmacologiche della Svizzera italiana. «Un ansiolitico come lo Xanax ha lo scopo di calmare e sedare il paziente. Se combinato con l’alcol, si ha un potenziamento dell’effetto depressivo del sistema nervoso centrale. Parecchio imprevedibile. Le conseguenze possono portare all’arresto respiratorio, al coma, o addirittura al decesso. Chi assume la miscela solitamente subisce e rischia di causare danni a sé stesso. Anche se, in alcune situazioni, può comunque esserci una reazione cosiddetta paradossa, ovvero contraria, manifestata con agitazione, confusione ed eventualmente atteggiamenti aggressivi».

Con la rabbia dentro – Ma chi sono questi ragazzi? E perché si trovano in difficoltà? «Sono giovani incavolati neri per la loro vita – sostiene Mattei – ragazzi che hanno subìto di tutto e di più. In Ticino ce ne sono a decine. Minorenni cresciuti in famiglie disadattate, con adulti che hanno a che fare con droga o con alcol. Ci sono bambini che dal momento in cui vedono la luce, iniziano a girare da un istituto all’altro. Poi, quando diventano adolescenti, sono pieni di rabbia e vogliono dimenticare ciò che hanno trascorso».

La diffidenza verso gli adulti – De Angeli aggiunge: «Spesso questi ragazzi sono figli di persone che già assumono psicofarmaci. E quindi riescono a sottrarre le pastiglie alla mamma o al papà. Oppure loro stessi hanno la ricetta medica, perché stanno seguendo una terapia farmacologica. I servizi sociali? Fanno quello che possono. Nella Svizzera italiana ci sono varie offerte. Il problema è che questi ragazzi non si fidano più degli adulti. Non vogliono andare in un ufficio ed esporre i loro disagi. Per questo avrebbero bisogno di qualcuno che sappia indirizzarli. Il mio è un appello spontaneo: se qualcuno è a conoscenza di una situazione di difficoltà, non perda tempo e la segnali ai servizi sociali».

Senza la licenza di scuola media – Giovani che durante il giorno non hanno nulla da fare. Le loro ore le trascorrono nel vuoto più assoluto. In tasca non hanno magari neanche la licenza di scuola media. «E questo complica ulteriormente la loro condizione – fa notare De Angeli – si sentono inutili. Falliti». «A me personalmente è capitato che alcuni di loro mi chiedessero aiuto – ammette Mattei – solitamente chi prova questo mix non ci vuole ricascare. Ha quasi paura di riprovare. Il problema è anche un altro. Ci sono troppi psicofarmaci in circolazione. E le case farmaceutiche, che li producono, hanno riguadagnato un potere eccessivo».

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COMMENTI
 

sedelin 6 anni fa su tio
troppi psicofarmaci prescritti troppo facilmente per "addormentare" il problema invece di risolverlo. buoni affari per le ditte farmaceutiche e per i medici, per i quali meglio sedare che capire la radice del problema.

BigEasy 6 anni fa su tio
C'est la vie..

navy 6 anni fa su tio
Ho perso mio padre all'età di 12 anni. E' stata dura. Mia mamma ha fatto da papà e da mamma. Nonostante il suo metro e qualche centimetro è stata GRANDE, FORTE e DETERMINATA ed ha saputo gestire l'equilibrio famigliare. No, non è stato facile ma era ed è sempre presente, sempre attenta. Oggi, attorno a me, vedo tante famiglie che, di famigliare hanno poco, troppo poco. Certo, se qualche anno fa, anche se non eri un scienziato di tuo ma avevi la testa sulle spalle, ti potevi gestire e riuscivi, comunque, ad avere soddisfazioni. Oggi i tempi sono questi che, anche con una qualche sconfitta formativa, una qualche cilecca, ti senti perduto. Nel periodo adolescenziale non è facile ma e in quel periodo che i genitori devono fare i genitori. La formazione e cultura di quest'ultimi è sicuramente UN fattore d'aiuto ma non è IL fattore. L'attenzione, la costanza ed il senso di famiglia sono, a mio modesto parere, i collanti per far sì che, quanto meno, il giovane alla ricerca del suo io, non si perda per strada...............

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Se metti a dimora un alberello e non gli dai il sostegno di cui ha bisogno, mai lamentarsi se poi non cresce diritto !!! Hai avuto accanto un "piccola grande donna". Io ho avuto la fortuna di averne accanto due che con non pochi sacrifici sono riusciti nel loro intento e ora sono lassù, fieri di quello che hanno fatto e a volte li ringrazio per avermi "passato il testimone" ;-))

miba 6 anni fa su tio
Risposta a navy
Hai riassunto molto bene il concetto. Il voler accampare scuse e/o pretesti (colpa dello stato, della società, del lavoro, della scuola, ecc ecc) non ha nessun senso ma è un ulteriore mezzo per sfuggire alle proprie responsabilità ed ai propri errori (sempre meglio scaricarli sugli altri che riconoscere i propri, o forse sbaglio?)

siska 6 anni fa su tio
...e aggiungo che se un essere umano trova già il deserto in famiglia, purtroppo là fuori potrebbe o troverà un'altro deserto. Non tutti riescono a farcela e a reagire per non affogare, quindi mi dispiace immensamente per questi giovani e non potrei mai provare disprezzo. Invece noto come tanti in questà società provano sentimenti dispregiativi specialmente con i più deboli.

siska 6 anni fa su tio
Bravo, esatto sig. Rocco IIlongirb, lei ha centrato in pieno e concordo pienamente con lei. Non ho potuto risponderle tramite facebook perché non sono iscritta.

moma 6 anni fa su tio
Leggo giustamente che dietro questi giovani problematici non c'è stata un famiglia. Appunto la famiglia. Lo stato può ben poco se la famiglia che li svezza non c'è. Ecco il problema. La famiglia. La famiglia.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Lo Stato sta distruggendo la famiglia, e questi sono i risultati. E siamo solo agli inizi.

miba 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Esatto, tutto il resto sono solo scuse e/o pretesti

moma 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Ecco dove nascono i problemi. Con certe mentalità che accusano gli stati, le società, gli altri. Manca che accusano l'ONU, l'UE e tutto il mondo. Cosi non si va da nessuna parte. Fare un figlio è un lungo, immenso sacrificio . Qui sta il punto, il sacrificio che richiede.

^-^ Roby ^-^ 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Grazie MIM, stavo cercando di dire la stessa cosa ma riuscivo solo a scrivere un romanzo visto che ci mettevo i perché e i percome. Sintesi perfetta. Pienamente d'accordo.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
Lo stato, la società, ma chi sono sti cosi? Non siamo noi? si che siamo noi. Allora meditiamo. Ho fatto dei figli, ma li ho fatti con convinzione e li ho svezzati. Mi hanno dato problemi, vero, ma non li ho abbandonati ed ho risolto. Fatti un giro di sera, di notte nei posti pubblici a certe ore, poi capirai un pochettino cosa significa famiglia. Basta sempre dare la colpa agli altri dei propri problemi. Si perché lo stato è anche gli altri.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Si lo Stato e la società siamo noi. Sei tu che stai accusando, io ti ho solo risposto. Quando una società richiede che entrambi i coniugi lavorino, con ritmi sempre più serrati perché siamo carne da macello, quando lo Stato impone alle donne di lavorare (spacciandola come conquista sociale) e sposta verso la scuola l'educazione dei ragazzi, quando la società per ovvia conseguenza vede la casalinga come una persona di serie B, bhè allora vuol solo dire che il fondo è stato toccato e riemergere sarà sempre più complicato. La famiglia è il mattone della società, se lo distruggi le conseguenze sono ovvie.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
I due coniugi che lavorano. Brava, giusto. Ti chiedo quanti di questi lavorano perché hanno effettivamente bisogno e quanti lo fanno per permettersi qualche lusso? Comincia a togliere quest'ultimi, che non sono pochi, e vedrai che la mela si smezza. Tanto per citare un aspetto.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Ecco, ci sei arrivata. La stragrande maggioranza lavora per necessità, non per divertimento. Hai una visione distorta della realtà. Se fino a pochi anni fa un salario era sufficiente a un'economia domestica, ora non lo è più.

BRA_Zio 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Ha ragione Mim, siamo giunti a quel punto. Due salari sono necessari se hai figli, auto, affitto... Vai a sciare con la famiglia. Sei già spacciato. Vai in vacanza, sei sul lastrico.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
No, vedo anch'io la realtà sotto casa da vero ticines e lavoro dalle stelle alle stelle e pago di tutto e di più. In ogni caso, la verità è composta da un po' di quello che dici e un po' del mio pensiero.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a ^-^ Roby ^-^
Anche tu, colpa dello stato della società, degli altri. Troppo comodo.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Mamma mia quanti commenti demenziali mi tocca leggere...

BRA_Zio 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Sei un libero pensatore. Puoi esprimerti.E illuminare tutti. Scherzo dai!

gabola 6 anni fa su tio
Selezione naturale e troppi limiti

jena 6 anni fa su tio
tanto lo sapete benissimo chi li vende!!! basta star li 5 minuti e vedi quale é il "carretto" che tira la fila.... con il suo gregge di pecore al seguito. Questa é la dimostrazione che il buonismo é inutile. sono anni che va avanti! repressione dura e prigione!!!

elvicity 6 anni fa su tio
Forse perché troppo protetti quando erano piccoli, quando crescono non hanno gli 'anticorpi' per reagire alla vita... peccato
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