Fabio Stefanini, da anni gestore di un bar, è confrontato ogni mattina con il degrado della spiaggia d'Avegno. «Ogni giorno raccogliamo vetri, bottiglie, cartacce e migliaia di mozziconi dalla sabbia»
AVEGNO - Non c’è pace per le spiaggette ticinesi. Dopo il caso di littering che ha coinvolto la spiaggetta di Arbedo, si registra un nuovo caso di degrado e maleducazione sulle sponde della Maggia ad Avegno.
Durante il periodo estivo, le spiagge della località valmaggese vengono infatti prese d’assalto da ticinesi e turisti che cercano un po’ di refrigerio dalla canicola. Negli anni il fiume è diventato una meta molto ambita e per questo motivo le autorità locali si sono impegnate per mantenere, preservare e valorizzare questo piccolo angolo di paradiso sul fiume Maggia.
Ma purtroppo l’impegno a volte non basta quando si ha a che fare con ignoranza e maleducazione. E la situazione immortalata questa mattina da Fabio Stefanini, gestore del Bar la Kibanda! da 6 anni, lascia poco spazio all’immaginazione. «Ogni giorno due o tre persone sono costrette a fare il giro di tutta la spiaggia per raccogliere la spazzatura lasciata qua e là», ci racconta Fabio infastidito. Poi il gestore fa il triste inventario di quello che giornalmente viene abbandonato nella sabbia. «Vetri, bottiglie, cartacce, migliaia di mozziconi, pezzi di plastica e tanto altro ancora. Accendono fuochi per cucinare e lasciano il carbone arso ovunque sulla spiaggia. Insomma, ci vediamo confrontati con un centro di spazzatura non differenziata».
La situazione, oltre che pericolosa, è pure dannosa a livello turistico. «Lo staff della Kibanda ogni giorno deve affrontare l'ignoranza di alcune persone che mettono a rischio sia la spiaggia stessa, sia la salute degli altri bagnanti, tra i quali diversi bambini».
Il gerente del locale conclude con un appello per tutti: «Abbiamo delle spiagge meravigliose, cerchiamo di mantenerle pulite».