Il SEV passa all'attacco in difesa dei diritti dei 34 dipendenti della NLM licenziati con il nuovo anno: «Intraprenderemo varie azioni»
LOCARNO - Le acque del Verbano continuano a rimanere agitate. Non sono infatti bastati i volantini distribuiti negli scorsi giorni per far cambiare il destino dei 34 dipendenti che con il nuovo anno verranno lasciati a casa dalla Navigazione Lago Maggiore (NLM). E non sono di certo bastate le risposte ottenute dalla Direzione e dal Consiglio di Stato e valutate ieri sera durante l'assemblea dei lavoratori. «I dipendenti - spiega il Sindacato del personale dei trasporti (SEV) - non hanno ottenuto alcuna prospettiva concreta per il proprio futuro occupazionale e contrattuale».
Una situazione che il SEV non esita a definire «inaccettabile». «In questa vicenda ci sono accordi internazionali, si sono formati gruppi di lavoro, ma ci si è dimenticati di chi il lavoro lo svolge tutti i giorni: le 34 persone licenziate, tutte residenti nel Cantone. Questo deve fare riflettere sulla dignità che questi lavoratori come tanti altri in Ticino meriterebbero».
Ora però i dipendenti - appoggiati dal sindacato intendono reagire. «Hanno deciso di fare valere i loro diritti. L'Assemblea ha deciso una serie di azioni volte a tutelare gli interessi degli impiegati NLM bacino svizzero».
Insomma tira una brutta aria sul Lago Maggiore, sperando che si riesca ad evitare la bufera e si possa far ritornare il sereno.