Bagnanti maleducati? È un tormentone estivo in Ticino. Mentre ad Arbedo ci si dispera, ecco la bella iniziativa dell’Associazione Golene di Terre di Pedemonte
TEGNA – Ormai è un tormentone. Sulle spiagge della Svizzera italiana ogni estate va in onda lo scempio. Plastiche, cartacce e bottiglie lasciate ai bordi del fiume. Per non parlare dei mozziconi delle sigarette e dei resti delle grigliate. Il caso più recente? Quello della spiaggetta di Arbedo, invasa dall’immondizia. Ma c’è anche chi, al contrario, si prodiga per mantenere l’ordine. È il caso dell’Associazione Golene di Terre di Pedemonte, che per il secondo anno di fila coinvolge i giovani del Locarnese nella pulizia della zona del pozzo di Tegna. «Nel corso dei mesi estivi – sottolinea il responsabile Paolo Formentini – un gruppo di ragazzi dai 15 anni in su si alterna nel perlustrare la regione».
Luoghi da proteggere – Un calcio alla maleducazione. Con simpatia e cordialità. Laura e Michelle sono due 15enni che da subito hanno deciso di imbarcarsi in questa avventura. «Mi dà fastidio vedere la gente che viene a fare il bagno in spiaggia e lascia qui i rifiuti», dice Laura . «Questi posti sono così belli che non meritano di essere rovinati in un modo del genere», aggiunge Michelle.
Sensibilizzazione – Giovani entusiasti, col sorriso in volto. Sono tutti volontari e ricevono un piccolo compenso simbolico, come incentivo. «Abbiamo un’ottima collaborazione col Comune – evidenzia Adriano Keller, membro dell’associazione –. La nostra vuole essere anche un’opera di sensibilizzazione. Non è perché ci sono persone volenterose come noi che bisogna continuare a lasciare i rifiuti in giro. Questi luoghi devono restare puliti e ogni bagnante ha le proprie responsabilità. Vogliamo che la gente lo capisca. Quando vediamo qualcuno che lascia il proprio posto, abbandonando cartacce o bottiglie, glielo facciamo notare gentilmente. A volte capita che i bagnanti reagiscano male, ma in generale il messaggio passa».
Sostenibilità – Soprattutto in luglio e agosto la zona del pozzo di Tegna è frequentatissima. Vi trovano refrigerio centinaia di persone. «Tempo fa – riprende Formentini – è stato piazzato un piccolo centro di raccolta dei rifiuti presso i parcheggi. Ma molte persone non sono ancora abituate a usarlo correttamente. Non fanno la raccolta separata dei rifiuti. Ammucchiano i sacchi come capita. Certo, è sempre meglio che abbandonare i rifiuti in mezzo alla natura. Ma alla fine questo genera, comunque, costi per il Comune». «Il nostro – aggiunge Keller – è anche un discorso di sostenibilità. Contro gli sprechi. Uno, dal momento in cui si reca in mezzo alla natura, dovrebbe avere un atteggiamento rispettoso».