Dopo le audizioni da cui sono emerse «dichiarazioni discordanti», Renato Scheurer e Claudio Blotti hanno deciso di aggiungere qualcosa «per evitare interpretazioni non corrette»
BELLINZONA - Al rapporto della Sottocommissione di vigilanza sul caso Argo 1 sono state allegate una e-mail di Renato Scheurer - capo dell’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento - e una lettera di Claudio Blotti - ex numero uno della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie. Vengono definiti «di precisazioni» in seguito alle audizioni.
Nella sua e-mail - come riportano alcuni media ticinesi - Renato Scheurer scrive ad Alex Farinelli: «Non escludo di non aver pienamente compreso la domanda». Scheurer si riferisce a quando in audizione gli è stato chiesto se si fossero accorti a un certo momento della mancanza di una risoluzione governativa. Lui aveva risposto: «Sì, quando ci siamo impiantati a Camorino, nel 2015. Io e Claudio Blotti ne eravamo consapevoli. Si è ritenuto che si sarebbe dovuto fare, ma non si è fatto perché eravamo troppo presi dall’attività». Nell’e-mail Scheurer sostiene ora di «non ricordare se la domanda fosse riferita alla sue conoscenze di oggi oppure alla consapevolezza» di allora, precisando di «non avere mai suggerito all’allora Direttore di Divisione di redigere una risoluzione».
L’e-mail di Scheurer e la lettera di Blotti sono state al centro di una riunione della Commissione della gestione convocata ieri nel corso della pausa del Gran Consiglio. Alex Farinelli - contattato da la Regione - ha sostenuto di non aver allegato prima la mail al Rapporto in quanto «considerata una comunicazione privata», indirizzata unicamente a lui. I nuovi documenti verranno trasmessi al Governo che, in possesso del rapporto della Sottocommissione da martedì, dovrà ora formulare delle osservazioni entro il 4 luglio.