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MORBIO INFERIORECasa San Rocco favorisce il rapporto tra generazioni

23.05.17 - 16:14
Il progetto “Intergenerazionalità in presenza e a distanza” usa la tecnologia per l'apertura nelle relazioni sociali
Foto Riccardo Croci Torti - errebiweb.com
Casa San Rocco favorisce il rapporto tra generazioni
Il progetto “Intergenerazionalità in presenza e a distanza” usa la tecnologia per l'apertura nelle relazioni sociali

MORBIO INFERIORE - Sabato 20 maggio si è svolta la consegna degli attestati ai tutor del progetto “Intergenerazionalità in presenza e a distanza” presso la sede della Fondazione Casa San Rocco di Morbio Inferiore.

È stata l’occasione per fare il punto della situazione del progetto iniziato 18 mesi fa in collaborazione con il Laboratorio di ingegneria e sviluppo Schürch su mandato del Dipartimento della Sanità e della Socialità. Il progetto ha lo scopo di valorizzare la solidarietà tra generazioni ed evitare l’isolamento sociale e geografico degli anziani attraverso l’uso della tecnologia. I tutor infatti entrano in relazione con anziani residenti nella struttura o che vivono nella Valle di Muggio e portano avanti delle attività di interesse grazie anche all’ausilio di supporti tecnologici. La tecnologia diventa dunque uno strumento che consente l’apertura nelle relazioni sociali ma anche un mezzo per nutrire gli interessi personali. Il progetto ha usufruito della collaborazione di SUPSI e della Scuola superiore medico-tecnica di Lugano.

Il Direttore della Fondazione Casa San Rocco, John Gaffuri, ha illustrato l’avvicinamento della casa al modello di riferimento sviluppato da CuraViva (associazione degli istituti sociali e di cura svizzeri) che concepisce la casa per anziani come un centro di quartiere dove oltre alle consuete cure, viene data importanza anche e soprattutto allo sviluppo e alla cura dei bisogni esistenziali dei residenti.

Paolo Beltraminelli ha voluto dare conferma dell’importanza dell’intergenerazionalità anche all’interno del dipartimento da lui diretto, e della necessità di messa in rete per poter coniugare le diverse esigenze di tutte le fasce d’età. «La nostra società – ha detto Beltraminelli- è una società di inclusione seppure con qualche difficoltà. È importante evitare l’isolamento degli anziani e seguirli in modo che possano continuare a vivere momenti ricreativi».

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