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BELLINZONAMigrazione dal pubblico al privato, quale futuro per l’EOC?

14.05.17 - 09:30
Secondo il Consiglio di Stato «non può essere impedito di esercitare una nuova attività professionale attinente per settore o competenze a quella pregressa»
TiPress
Migrazione dal pubblico al privato, quale futuro per l’EOC?
Secondo il Consiglio di Stato «non può essere impedito di esercitare una nuova attività professionale attinente per settore o competenze a quella pregressa»

BELLINZONA - Il settore privato che si rafforza di personale proveniente dall’Eoc. È quanto sollevato da Matteo Pronzini in un’interrogazione presentata a fine 2016 al Consiglio di Stato, che ha risposto nei primi giorni di maggio. Il deputato MPS sollevava nello specifico il caso di Dino Cauzza, fino all’agosto scorso e per quattordici anni alle dipendenze dell’EOC, di cui gli ultimi cinque quale responsabile dell’Area finanze e controlling. Cauzza è ora presidente di Alameda SA, società di consulenza di varia natura costituita - secondo il Governo ticinese - «allo scopo di esercitare una nuova attività professionale una volta lasciato l’EOC».

Il domenicale il Caffé solleva ora ulteriori interrogativi. Secondo il registro di commercio - come riporta stamattina il settimanale - dallo scorso 18 aprile Dino Cauzza sarebbe entrato nel Consiglio di amministrazione della Gsmn Ticino, società del gruppo Genolier che gestisce le cliniche Sant’Anna di Sorengo e Ars Medica di Gravesano. Secondo il Caffé «si vocifera che l’ex responsabile delle finanze dell’EOC dovrebbe nel futuro prossimo ottenere un ruolo dirigenziale».

Il Consiglio di Stato sottolinea come «l’EOC non prevede nei propri contratti clausole con divieto di concorrenza. Al momento della partenza di un dipendente o di un altro collaboratore non vi è di per sé un portafoglio clienti da preservare e non può essere impedito di esercitare una nuova attività professionale attinente semplicemente per settore o competenze a quella pregressa».

Il Caffé si concentra inoltre sulla moglie di Dino Cauzza, Elena Cauzza, che è stata capo clinica e caposervizio all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. La signora Cauzza è ora amministratrice di xDonna Swiss Medial SA e titolare di uno studio medico radiologico a Bellinzona. Secondo il domenicale la xDonna Swiss Medical SA ha inoltrato domanda di costruzione per posare un impianto di risonanza magnetica al Centro medico di viale Officina, struttura poliambulatoriale privata.

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COMMENTI
 

Güglielmo 6 anni fa su tio
Allora, semplice (a mio modesto parere). Vuoi fare un'intervento presso un ospedale dell'EOC ? ok la cassa malati risponde.! vuoi andare nel privato ? metà te lo paghi tu o addirittura la CM non copre nulla. Voglio poi vedere se non si tirano i remi in barca. Guadagna l'EOC, guadagnano le Casse Malati, si abbassano un attimino i premi..... no? insensato? difficile?

Liberopensiero 6 anni fa su tio
La salute, pardon, la malattia è un businnes molto redditizio ed in molti lo hanno capito. Gli studi medici tradizionali ora si associano tra loro per creare pseudo cliniche dove spremere al meglio i loro pazienti; le cliniche private, sussidiate dai cittadini, guardano al futuro con tranquillità e soddisfazione....fino a quando riusciremo a permetterci tutto questo? A quanto dovranno arrivare i premi delle casse malati perché qualcuno dica basta?

elvetico 6 anni fa su tio
Togliere i sussidi pubblici pagati dal contribuente alle cliniche private, punto.
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